AESCHYNANTHUS
(Aeschynanthus lobbianus)
Proveniente dal Sud-est asiatico, dove cresce in natura come pianta epifita sugli alberi tropicali, l’aeschynanthus presenta difficoltà di coltivazione; le cure che richiede sono però compensate dalla splendida fioritura cremisi che compare da tarda primavera a inizio estate.
L’AMBIENTE
L’aeschynanthus necessita di una temperatura minima di 20 °C; se possibile, anche di 24 °C e oltre.
LA LUMINOSITÀ
Sistemare la pianta in piena luce, ma non al sole diretto; in estate e quando fa molto caldo è necessario collocarla in un luogo più ombreggiato.
Per una fioritura rigogliosa, è indispensabile una buona illuminazione.
LA ANNAFFIATURA
Irrorare abbondantemente e mantenere il terriccio umido durante la stagione vegetativa; in inverno il terriccio deve essere appena bagnato.
L’UMIDITÀ
Durante la stagione della fioritura è essenziale garantire a questa delicata pianta la massima umidità: è necessario quindi irrorarla regolarmente, assicurandole al contempo una buona ventilazione.
LA CONCIMAZIONE
Concimare con fertilizzante al carbonato di potassio, fornito a bagnature alterne, nella stagione della crescita.
IL RINVASO
Rinvasare le piante che risultino troppo costrette nel vaso utilizzando un miscuglio di sfagno e sabbia grossa in parti uguali per assicurare un buon drenaggio.
I CONSIGLI
Gli steli dell’aeschynanthus possono arrivare a raggiungere i 60 cm di altezza. Se lo spazio è ridotto, è possibile limitarne la crescita cimando gli steli.
Potare fino a 15 cm, a fioritura conclusa, se la pianta è cresciuta disordinatamente.
PROBLEMI E RIMEDI
- Acaro tarsonemide: apici vegetativi arricciati e bruni presenti su una pianta appena acquistata possono segnalare la presenza di questo parassita. È invisibile a occhio nudo ed è assai difficile da combattere con i normali insetticidi presenti in commercio: è necessario distruggere la pianta infettata.
- Botrytis: cause possibili possono essere una scarsa ventilazione e troppa umidità. Evitare l’eccesso di acqua, tenere in ambiente ben aerato e asportare subito le parti affette dalla malattia.
NOTE
CURA: Avendo poche radici è importante collocarli in vasi dimensionati. Evitare di dar loro troppo spazio in terra che potrebbe causare uno scarso sfruttamento del substrato e portare a marciume. Cestini e vasi appesi sono la soluzione che più le valorizza.
CURIOSITÀ’: il nome, dal greco “aischyne” (vergogna) + “ànthos” (fiore) perchè il rosso intenso ricorda quello delle guance di una persona timida e vergognosa. Per la forma del fiore viene chiamata anche “pianta rossetto o pianta dei rossetti” (lipstick plant).
LINGUAGGIO DEI FIORI
Non esiste un significato ben preciso dell’Aeschynanthus, ma riportandoci all’origine del suo nome possiamo definirla semplicemente come pianta della vergogna. Un amaro turbamento interiore reso palese proprio dal colore rosso dei fiori.
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