AVVERSITÀ CAUSATE DA FITOPLASMI E DA VIRUS
Le avversità causate da fitoplasmi sono state ignorate o confuse con i virus fino al 1967. I fitoplasmi sono dei microrganismi simili ai batteri, con la differenza che si tratta di cellule prive di una parete rigida che li protegga, e pertanto sono racchiusi semplicemente all’interno di una sottile membrana.
Ciò comporta che possono:
- Sopravvivere solo all’interno di altri organismi viventi. Nel caso dei vegetali, solo all’interno del floema, ossia i vasi che contengono e trasportano la linfa elaborata. La linfa elaborata è ricca di sostanze nutritive, che per le piante arboree è rappresentata dalla corteccia o dalle nervature delle foglie.
- Vivere anche all’interno degli insetti che ne succhiano la linfa, permettendone quindi il trasporto e la diffusione tra piante infette e piante sane. Una volta entrati nella pianta le cellule dei fitoplasmi si possono spostare in maniera sistemica, sempre percorrendo i vasi floematici o linfatici.
COME AVVIENE L’ACCERTAMENTO
L’accertamento della presenza su piante sintomatiche, può essere effettuata attraverso sofisticate analisi del materiale genetico specifico, con la tecnica definita PCR. Il materiale da analizzare deve essere fresco, e raccolto nel periodo di massima espressione dei sintomi (per i fitoplasmi della vite dopo la metà di agosto).
- Come i virus, anche i fitoplasmi possono venire trasmessi tramite innesto di marze o gemme prelevate da piante ammalate; pertanto è necessario utilizzare materiale sano e certificato.
- Gli insetti vettori sono cicaline e psille.
QUALI SONO I SINTOMI SULLE PIANTE
I sintomi sulle piante derivano da:
- Mancato passaggio della linfa elaborata, a causa dell’ostruzione o della necrosi dei vasi del floema. Di conseguenza le foglie accumulano gli zuccheri senza riuscire a smaltirli: ciò si traduce in genere in un ispessimento e accartocciamento fogliare, con arrossamenti e ingiallimenti della foglia stessa.
- Linfa elaborata non può arrivare ai germogli in accrescimento, che rimangono esili, clorotici
- Frutti rimangono piccoli, o, nel caso della vite, i grappoli disseccano.
- Apparato radicale, essendo limitato il ritorno della linfa elaborata, si riduce, fino ad arrivare alla morte del portinnesto, come è il caso del cotogno.
COME SI EFFETTUA LA PREVENZIONE
La difesa si basa sulla prevenzione, ossia l’uso di materiale sano. Negli impianti interessati è spesso necessaria l’eliminazione delle piante colpite. Nel caso del legno nero della vite, considerato che l’insetto vettore vive e trasmette la malattia da piante ospiti erbacee a foglia larga, come ortica e convolvolo, è opportuno eliminare tali specie.
RIASSUMENDO
- I fitoplasmi sono dei microrganismi simili ai batteri che possono sopravvivere solo all’interno di altri organismi viventi.
- I fitoplasmi possono vivere anche all’interno di insetti fitofagi (cicaline e psille) che succhiando la linfa su una pianta ammalata assumono il patogeno per trasmetterlo, poi, ad una pianta sana.
- La flavescenza dorata della vite viene trasmessa da cicaline che si nutrono sulle viti.
- La difesa si basa sulla prevenzione, ossia sull’uso di materiale sano.
- In presenza del vettore possono essere effettuati interventi insetticidi mirati contro cicaline e psille; tali interventi possono essere anche obbligatori.
AVVERSITÀ CAUSATE DA VIRUS
I virus sono entità infettive di dimensioni ultramicroscopiche, costituite semplicemente da materiale genetico (DNA o RNA) rivestito da una capsula protettiva formata da proteine specifiche.
Spesso sono trasmessi da afidi o altri insetti, ma anche per semplice sfregamento meccanico.
Nel caso delle piante arboree la trasmissione può avvenire facilmente attraverso l’uso di materiale di propagazione infetto, ossia portinnesti, gemme o marze; in questo caso l’uso di materiale certificato virus esente acquista importanza fondamentale.
Una volta entrati nella cellula dell’ospite, i virus sono in grado di moltiplicarsi sottraendo le sostanze alla cellula, obbligando la stessa a riprodurre i componenti del virus, ossia sintetizzare nuovo materiale genetico e proteine virali.
L’infezione da virus può essere sopportata più o meno bene dai tessuti vegetali, che però nella maggior parte dei casi manifestano entità infettive.
Tra questi possiamo citare:
- “Mosaico”, ossia la comparsa di macchie verde chiaro sulle foglie.
- “Anellature” tipiche, decolorate o infossate, su foglie e frutti.
- Variazioni di colore, come ingiallimenti e arrossamenti.
- Deformazioni varie, accartocciamenti o arricciamenti.
- Nanismo della pianta; necrosi di tessuti.
COME AVVIENE LA DIFESA DAI VIRUS
La difesa nei confronti dei virus è esclusivamente di carattere preventivo, e consiste essenzialmente:
- Nel mettere a dimora piante sane.
- Nell’evitare che nell’ambiente, in prossimità della coltura, ci siano piante spontanee o coltivate che ospitano virus che possono essere trasportati e trasmessi da parte di insetti o altri parassiti.
Non esiste alcun prodotto chimico utilizzabile nei confronti dei virus. Diventa spesso necessaria l’eliminazione tempestiva delle piante colpite.
CLASSIFICAZIONE IN BASE AI SINTOMI
- Pero, melo (Sistemica): Avvizzimento e disseccamento di germogli e fiori (colpo di fuoco). Infezione sistemica lungo la corteccia di rami e tronco, che al taglio si presenta allessata e arrossata. Emissione di essudato batterico.
- Pesco (Maculatura): Maculature fogliari poligonali sulle foglie (confondibili con il corineo le cui macchie sono però rotonde). Maculature rotondeggianti, asciutte, brune, leggermente depresse sui frutti non prevista.
- Vite, Fruttiferi (iperplasie): Può vivere su molti ospiti, anche erbacee a foglia larga. Su arboree determina dei caratteristici ingrossamenti
- Patata, Zucchino, Carota, Ciclamino (marciumi molli): Marciume molle, con odore caratteristico, delle parti carnose colpite: tuberi, radici, bulbi. Se interessa la base del fusto si ha clorosi e avvizzimento della pianta prevista solo per batteriosi della patata
- Pomodoro: È interessato da diverse malattie batteriche, alcune si manifestano come maculature, altre hanno un comportamento sistemico.
- Mais: In genere a seguito di irrigazioni con acque contaminate il batterio si insedia tra le guaine fogliari. In breve il fusto si presenta interessato da un marciume molle e maleodorante.
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