COLTIVAZIONE, MALATTIE E VARIETÀ DELLA MELANZANA
La melanzana è un ortaggio rustico e semplice da coltivare, resistente alla siccità. Insieme a patata, peperone e pomodoro appartiene alla famiglia delle solonacee, si tratta di una pianta di origine asiatica, diffusa oggi in diverse varietà, con frutti che vanno dal bianco puro al nero intenso, è una verdura interessante da portare in tavola per i suoi molti usi in cucina.
Si tratta di una pianta che potete seminare molto semplicemente e far crescere nel vostro orto.
LA SEMINA, IL TERENO E LA CONCIMAZIONE
- Come preparare il terreno e come concimare per coltivare la melanzana: il terreno dell’orto va preparato con una lavorazione molto profonda, si possono interrare 6-8 kg di letame maturo a metro quadro (0,6-0,8 se si usano pollina o stallatico in pellett). Non deve esserci un eccesso di azoto, per evitare la cascola di fiori (caduta anormale e prematura dei fiori).
- Sesto di impianto: in pieno campo la melanzana si mette a 80 cm tra le file e 60 cm lungo la fila. Si semina a marzo in semenzaio protetto, mentre il trapianto a dimora nell’orto va fatto quando le temperature superano i 9 gradi (in genere fine aprile), sotto ai 9 gradi la piantina subisce stress climatico e rimane nana. Una temperatura superiore ai 15 gradi è poi necessaria all’allegazione dei fiori (mutazione dei fiori in frutto), mentre temperature superiori a 32 – 33° C causano la cascola dei fiori.
LE FASI DI COLTIVAZIONE DELLA MELANZANA
- Coltivazione: Le operazioni di coltivazione della melanzana da orto sono un normale controllo delle erbe infestanti, su cui la pianta comunque domina senza troppi problemi, la predisposizione di tutori per sostenere la pianta, e un’operazione rincalzatura.
- Quanto e quando irrigare la melanzana: la pianta della melanzana è resistente alla siccità perché ha un apparato radicale che si spinge molti in profondità. L’irrigazione deve essere progressiva, ideale l’irrigazione a goccia, ma la melanzana ama anche quella a pioggia, che tiene lontano il ragnetto rosso, a differenza di peperone e pomodoro in cui irrigare a pioggia favorisce la peronospera.
- Quando si raccoglie Le melanzane si raccolgono circa una decina di giorni dopo l’allegazione dei fiori, prima che il frutto diventi duro, si tratta di un ortaggio che produce a partire dall’estate fino a novembre. La pianta muore alla prima brinata diffondendo un odore simile al tabacco. I semi sono maturi quando la buccia è brillante, il frutto poi invecchia quando perde lucentezza, da qui assume un colore giallastro marrone sulla buccia, che diventa dura e legnosa.
CONSOCIAZIONI, SUCCESSIONI E ROTAZIONE
Si sconsiglia la successione a un’altra pianta della stessa famiglia (solanacee), la melanzana inoltre non deve seguire una leguminosa (l’eccesso di azoto provoca la cascola dei fiori).
MALATTIE DELLA MELANZANA
La melanzana è molto rustica come pianta da orto e sono poche le malattie che possono attaccarla. Peronospora e fusarium causano qualche inconveniente, la peronospora si riconosce per l’ingiallimento delle foglie che poi la secca. La malattia peggiore per la melanzana è il verticillium daliae che ne ostruisce i vasi (tracheomicosi) e la porta alla morte rapidamente.Tutte queste malattie sono funginee e in orticoltura biologica si combattono con il rame.
PARASSITI DELLA MELANZANA
Afidi: vanno a posizionarsi sotto le foglie e spesso diffondono virosi alla pianta. Servono nel caso diversi trattamenti, anche 5-6, ma se ci sono coccinelle nell’orto se ne occupano loro.
Dorifora, come per la patata, conviene controllare manualmente durante la seconda metà di maggio.
Ragnetto rosso: si tiene lontano annaffiando le foglie e si può combattere con lo zolfo, l’aglio o il sapone di Marsiglia. Anche un controllo manuale può fermare la diffusione di questi acari delle piante se presa per tempo.
PROBLEMI E FITOPATOLOGIE
Cascola dei fiori: spesso la produzione si arresta a luglio e riprende a settembre, perché la melanzana richiede temperature tra i 15 ed i 30 gradi, mentre sopra ai 32-33 gradi si causa la cascola dei fiori. Questo problema si può manifestare anche per eccesso di azoto nel terreno o per carenza d’acqua.
VARIETÀ DI MELANZANA
Vi sono numerose qualità di melanzana e si differenziano per forme e colori della verdura: bianca, viola, nera, gialla, verde, allungata, rotonda, globosa, a lampadina.
Ricordiamo tra le più coltivate negli orti italiani la violetta di Firenze di forma tonda, la Black Beauty conosciuta per i frutti grandi, la White Egg di colore chiaro e la melanzana riminese, color viola scuro dalla forma allungata molto precoce.
Come scegliere le sementi di melanzana: vediamo alcune delle migliori varietà di melanzana che vi consigliamo di provare a seminare nel vostro orto:
- Melanzana White Egg (uovo bianco). Frutto tondo ovale, non molto allungato, polpa soda con pochissimi semi. Gusto delicato, privo di amaro, con pochissimi semi e buccia sottile. Si tratta di melanzane ottime grigliate, fritte, sottolio e nella parmigiana. L’insolito colore totalmente bianco stupisce favorevolmente, la pianta diventa molto alta ed è robusta (si possono metter dei sostegni perché produce tanto ma comunque si sviluppa bene anche senza).
- Melanzana viola bianca sfumata. Melanzana viola chiaro lilla dal frutto tondo leggermente costoluto. Il frutto è grande e con pochi semi, per niente amaro. La pianta è vigorosa e decisamente produttiva, tra le più semplici da coltivare.
- Melanzana lunga violetta. Pianta che produce molto bene (conviene pensare dei supporti) e raggiunge gli 80 cm di altezza, melanzane dal frutto pendente viola scuro quasi nero, cilindrico e allungato, molto buone.
- Melanzana lunga nera. Il frutto può arrivare anche a 30 cm, tipica melanzana da friggere o grigliare, le piante producono molto e richiedono un sesto di impianto largo e sostegni robusti.
- Melanzana seta. Frutto di color violetto chiaro tendente al marrone, che schiarisce sul bianco in corrispondenza dell’attacco. La melanzana seta è una varietà locale ricercata in cucina per la sua polpa morbida e la buccia sottile.
- Melanzana violetta palermitana. Varietà dal frutto nero e tondo molto dolce, cultivar poco resistente al freddo.
I DIFFERENTI ASPETTI DELLE VARIETÀ DELLE MELENZANE
Le varietà di melanzane si differenziano per tanti aspetti: il più vistoso è il colore, ci sono melanzane nerissime, varietà viola e violette e persino melanzane bianche come uova. Si caratterizzano poi per la dimensione del frutto e per la sua forma che può essere allungata o tonda, e per una serie di caratteristiche interessanti per chi cucina (gusto, grado di amarezza, presenza di sementi, spessore della buccia).
Le varietà di melanzana differiscono anche dal punto di vista della coltivazione: cambia la dimensione delle piante, che necessiteranno o meno di supporti adeguati e di diverse distanze tra le file, cambia la resistenza al freddo e alla siccità e il ciclo colturale (ci sono melanzane precoci che fruttificano rapidamente o tardive, che restano più a lungo nell’orto). Nello scegliere quale melanzana coltivare dovete tener presente il clima della vostra zona, una buona idea può essere quella di preferire le varietà locali o comunque di chiedere ai vecchi contadini dalle vostre parti che tipi di melanzane si usa coltivare.
UTILIZZO DELLA MELANZANA
Le melanzane sono una verdura preziosa in cucina, in uso come contorno, fritte, nei sughi (tra cui la pasta alla norma) e in tanti piatti sostanziosi come la celebre caponata, si tratta di una pianta che può regalare molte soddisfazioni nell’orto.
Si tratta di una pianta della famiglia delle solanacee, parente di pomodori e peperoni.
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