COME DEFINIRE LE MACCHINE AGRICOLE
Le macchine agricole sono macchine o meccanismi costruiti per svolgere uno o più lavori agricoli.
Sono così chiamati tutti quegli apparecchi, strumenti, attrezzi e macchinari, fissi o mobili, adoperati in agricoltura sia per lavori sul terreno sia per operazioni sui prodotti agricoli. Lo sviluppo delle macchine nell’agricoltura è stata meno intenso e molto meno rapido che nell’industria.
La differenza tra macchine industriali e macchine agricole è questa:
- Le macchine industriali lavorano con continuità e consentono di ammortizzare le spese in un tempo relativamente breve.
- Le agricole vengono impiegate saltuariamente (in genere per alcune settimane e, talvolta, per alcuni giorni all’anno).
LA DIFFUSIONE DELLE MACCHINE AGRIGOLE
Nei paesi come l’Italia si ha una relativa abbondanza di manodopera agricola. La proprietà è piuttosto frazionata e i terreni spesso poco adatti all’impiego di macchine; le macchine agricole hanno stentato per lungo tempo a diffondersi. Con il passare del tempo il loro impiego si è intensificato per far fronte alla necessità di abbassare i costi di produzione e alla riduzione della manodopera impiegata in agricoltura.
L’EVOLUZIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE
L’arte di coltivare la terra si è modificata nel tempo. Negli ultimi 50 anni, c’è stata una rivoluzione nelle campagne:
- Le vecchie attrezzature dei contadini sono state sostituite da macchine agricole. Queste sono sempre più perfezionate, dei veri e proprio robot che seminano, irrigano, mietono, raccolgono e imballano a tempo record.
- I chimici hanno scoperto fertilizzanti e pesticidi sempre più potenti in grado di difendere il raccolto e produrre grandi quantità.
La produzione è così aumentata fortemente, spesso a scapito della qualità.
COME POSSONO ESSERE LE MACCHINE AGRICOLE
Le macchine agricole possono essere fisse come l’essiccatoio, semovente come la mietitrebbiatrice, oppure portate da trattori; in quest’ultimo caso le macchina possono essere semplicemente trainate (come l’aratro) o collegate alla presa di potenza (come lo spandiconcime).
Nel corso dei millenni, le macchine agricole si sono evolute di pari passo con l’evoluzione della tecnologia e delle fonti energetiche. Queste sono diventate sempre più efficienti e in grado di svolgere più operazioni contemporaneamente.
COME SI DISTINGUONO LE MACCHINE AGRICOLE
Le macchine agricole vengono distinte in:
- Macchine motrici: sono semoventi e vengono impiegate per trainare, spingere o azionare altre macchine: appartiene a questa categoria il trattore agricolo.
- Macchine operatrici possono essere:
- Semoventi (come la mietitrebbiatrice).
- Portate (come l’erpice).
- Trainate/semiportate (se hanno ruote od analoghi dispositivi che poggiano al suolo) e vengono impiegate per l’esecuzione di operazioni agricole.
- Rimorchi agricoli: vengono impiegati per il carico ed il trasporto.
Le macchine operatrici vengono a loro volta classificate a seconda del tipo di operazione svolta, per la:
- Lavorazione del terreno.
- La semina.
- La raccolta.
- ecc..
Per comodità di studio si è soliti distinguere le macchine motrici dalle macchine operatrici, benché la distinzione non sempre risulti netta sotto l’aspetto funzionale.
LE MACCHINE MOTRICI
La trattrice è una macchina motrice destinata prevalentemente a fornire forza di trazione. Si è via via evoluta, fino ad assumere le caratteristiche di vera e propria centrale mobile di energia. La trattrice a ruote gommate con pneumatici a bassa pressione risolve bene anche il problema dei trasporti agricoli. E’ attualmente il tipo più impiegato in tutto il mondo è può passare agevolmente dai campi alla strada. Molte trattrici sono però munite di cingoli che meglio si adattano all’impiego nei terreni declivi e al traino di aratri pesanti in terreni tenaci. Mediante l’applicazione di servomeccanismi idraulici è possibile il comando dei vari attrezzi e strumenti operativi che ad esse si applicano (aratri portati, caricatori frontali ecc..).
LE MACCHINE OPERATRICI
Le macchine operatrici sono trainate da trattrici cingolate di grande potenza servono a liberare preventivamente i terreni dagli ostacoli che si oppongono alle vere e proprie operazioni di aratura.
Sono diverse è si possono distinguere in base alla finalità da raggiungere.
A) Per la messa a coltura dei terreni:
L’aratro è fondamentale per la lavorazione del terreno. Esistono molti tipi di aratri:
- Trainati, semiportati o portati direttamente dalla trattrice, muniti di uno o più corpi lavoranti (monovomeri o polivomeri).
- Semplici, doppi o reversibili, consentendo, nell’uno o nell’altro caso, di rovesciare la zolla sempre dallo stesso lato rispetto al senso di marcia o da tutti e due i lati.
Agli aratri si sono aggiunti strumenti atti a lavorare il terreno mediante utensili rotanti (coltivatori rotativi); ciò è reso possibile dalla presenza di un albero di presa di potenza applicato nella parte posteriore della trattrice da cui viene prelevato il moto mediante albero con giunto cardanico. Per completare e perfezionare il lavoro di aratura s’impiegano erpici di vario tipo, coltivatori, estirpatori. Molto diffusi sono i piccoli coltivatori rotativi semoventi chiamati motocoltivatori.
B) ALTRE TIPI DI MACCHINE Per:
- Semina: La distribuzione di semi viene effettuata mediante seminatrici, generalmente trainate da trattrici. Queste consentono rapidità di esecuzione, uniformità di distribuzione del seme, deposizione del seme secondo schemi prestabiliti.Si impiegano le seminatrici per rispondere alle esigenze di riduzione dei costi.
- Trapianto: La messa a dimora delle piantine provenienti dal semenzaio (tabacco, pomodori ecc.) è effettuata mediante trapiantatrici, automatiche o semiautomatiche. Queste tracciano i solchetti, vi depongono le piantine, vi accostano il terreno e, in alcuni casi, vi lasciano anche cadere acqua contenuta in apposito serbatoio.
- Concimazione: La distribuzione di concimi organici (solidi o liquidi) o minerali si effettua per mezzo di macchine spandiconcime.
Queste macchine si combinano con altri mezzi come le irroratrici, per abbinare più operazioni, o ad accoppiare alla semina le nuove tecniche di distribuzione dei concimi o di inoculazione dei semi.
C) ALTRI TIPI DI MACCHINE SONO:
- Decespugliatrici.
- Spietratrici.
- Scavafossi.
- Ripuntatori.
MACCHINE PER LA RACCOLTA DEI PRODOTTI
Le macchine a. di maggior interesse, per le quali si registra una continua evoluzione, sono quelle per la raccolta dei prodotti. Esse consentono di comprimere fortemente il costo di operazioni che altrimenti sarebbe elevatissimo.
- Macchine per la fienagione
Esistono macchine per la fienagione (falciatrici, motofalciatrici, ranghinatori, carri autocaricanti, imballatrici). Riducono moltissimo i tempi del ciclo di raccolta garantendo un fieno meno privo di foglioline e più ricco di valore nutritivo.
- Macchine per la raccolta dei cereali
Per la raccolta dei cereali vengono utilizzate mietitrebbiatrici semoventi. Provvedono contemporaneamente al taglio del cereale, alla trebbiatura, alla pulizia e crivellazione, all’insacco della granella o al suo accumulo in apposito serbatoio.
- Macchine per la raccolta di tuberi
Ci sono macchine specifiche per la raccolta di tuberi (patate) e radici (barbabietole) e di taluni ortaggi (come fagiolini, pomodori). L’impiego di queste macchine, per essere economico, richiede però lo sfruttamento di grandi superfici (non meno di 50-80 ettari di terreno “ha”). Tra le macchine per la prima lavorazione del prodotto vanno ricordate le macchine raccogli-imballatrici per il fieno e la paglia. Queste operano trainate direttamente sui campi; le macchine per la pulizia e la cernita delle sementi (svecciatori, vagli cernitori, decuscutatori); le macchine per la preparazione degli alimenti per il bestiame (tritapannelli, schiacciabiada ecc..).
- Macchine per la difesa da parassiti
Per la difesa delle colture da parassiti vegetali si fa uso di irroratrici azionate da motori di varia potenza; talvolta per spargere i fitofarmaci si ricorre anche a mezzi aerei (elicottero, aeroplano). Le innovazioni nell’impiego delle irroratrici sono volte a un uso più efficiente dei fitofarmaci. Queste minimizzano l’impatto sulla qualità delle acque, del suolo, dell’aria e sulla salute dell’operatore, oltre ad assicurare minori costi di esercizio.
- Macchine operatrici
Per le macchine operatrici, le innovazioni di maggiore portata riguardano i processi di ottimizzazione e combinazione, nonché di controllo e gestione delle operazioni meccaniche. Il comparto orticolo ha subito diversi miglioramenti per le diverse operazioni colturali, successive alla semina. Qui si sono impiegati macchine invasatrici affiancate da macchine trapiantatrici e raccoglitrici.
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