COME SI DISTINGUONO I CEREALI
I cereali sono piante a ciclo annuale ed il loro areale di coltivazione può essere identificato in relazione al clima. Frumento, segale, avena, orzo e farro sono i cereali amanti della stagione fredda, detti appunto autunno-vernini.
TIPOLOGIA DI CEREALI
I cereali più coltivati al mondo sono il frumento, il riso e il mais, di cui vengono utilizzate abitualmente le cariossidi (ossia i frutti) raccolte in spighe (frumento, orzo, segale e mais) o in pannocchie (riso e mais).
Nella pratica agricola i cereali si distinguono in:
- Cereali della stagione fredda.
- Cereali della stagione calda.
Queste due definizioni si riferiscono al diverso ciclo vegetativo della pianta. I primi hanno un ciclo più lungo e devono essere seminati prima dell’inverno, da metà ottobre a metà novembre. I secondi hanno un ciclo vegetativo più breve e vengono seminati in marzo. In Italia si dà la preferenza ai frumenti a lungo ciclo vegetativo e di norma si ripiega su quelli a breve ciclo solo quando l’andamento stagionale in autunno è stato così sfavorevole da impedire gran parte delle semine in tempo utile.
QUALI SONO I CEREALI DELLA STAGIONE FREDDA
I cereali autunno-vernini sono: frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e segale. Sono piante robuste che preferiscono climi moderati e cessano di crescere in climi caldi.
Vengono definiti quali colture depauperanti, sfruttatrici del terreno e quindi di per sé stessi non tollerano la mono successione. I cereali autunno-vernini traggono quindi enorme beneficio se seminati a seguito di colture miglioratrici.
Nelle regioni a clima temperato freddo si coltiva il grano tenero. Nelle regioni a clima temperato caldo si coltiva invece il grano duro. La resa per ettaro può variare sensibilmente in dipendenza di diversi fattori tra cui principalmente l’andamento climatico stagionale e la rotazione colturale effettuata. In media la resa è 25-90 q/ha (quintale/ettaro) per il grano tenero, 15-50 q/ha per il grano duro.
L’orzo e la segale sono i cereali più robusti, capaci di sopravvivere agli inverni rigidi della Siberia. Molti cereali della stagione fredda crescono tuttavia ai tropici, mentre alcuni crescono solo nelle più fredde zone montuose, dove è possibile più di un raccolto in un anno. I cereali della stagione fredda crescono spesso in climi temperati.
VARIETÀ DEI CEREALI
La maggior parte delle varietà di una particolare specie sono entrambi tipi da:
- Inverno: La varietà invernale viene seminata in autunno, germina e si sviluppa, quindi diventa dormiente durante l’inverno. Riprenderà crescere durante la primavera per maturare a inizio estate. Questo tipo di coltivazione consente un ottimale utilizzo dell’acqua e libera la terra per un’altra coltivazione durante il periodo di sviluppo della pianta. La varietà invernale non fiorisce fino alla primavera poiché necessita di esposizione a basse temperature per una lunghezza di tempo geneticamente determinata.
- Primavera: Dove gli inverni sono caldi gli agricoltori coltivano le varietà più adatte alla primavera. I cereali della stagione primaverile vengono seminati all’inizio della primavera per maturare più tardi la stessa estate. Richiedono più irrigazione ma producono meno raccolto rispetto al tipo invernale.
Nei paesi freddi come Russia e Canada la semina è comunque di tipo invernale sfruttando la neve come coperta durante l’inverno e come acqua nel periodo primaverile garantendo così raccolti abbondanti.
QUALI SONO I CEREALI DELLA STAGIONE CALDA
I cereali amanti della stagione calda, detti primaverili estivi, sono più delicati e si adattano appunto climi caldi (es.: mais).
I cereali della stagione calda sono più delicati e preferiscono climi caldi. Crescono nelle pianure tropicali tutto l’anno e nelle zone a clima temperato durante i periodi un po’ meno freddi. Il riso cresce in campi allagati nonostante in qualche caso cresca anche in zone asciutte. Altri cereali da clima caldo, come il sorgo crescono nei climi aridi.
DIFFUSIONE E CONSUMO
I cereali sono diffusi in tutto il mondo, le diverse condizioni climatiche hanno fatto prevalere l’una o l’altra specie:
- Alcune si sono originate nei climi caldi della zona tropicale e quindi hanno forti esigenze termiche (mais, riso, miglio); queste specie nei climi temperati possono essere coltivate solo nel periodo caldo dell’anno.
- Altre specie non esigono temperature elevate e sono tipiche delle zone a clima temperato (frumento, orzo, avena, segale), vengono seminate in autunno e raccolte in estate.
Oltre la metà della superficie agricola mondiale è coltivata a cereali: le caratteristiche che giustificano tanta diffusione sono la grande adattabilità a diversi ambienti, la conservabilità dei semi e l’altissimo contenuto di carboidrati. Mais, frumento e riso sono i cereali più coltivati, infatti la loro produzione raggiunge l’85% della produzione di cereali mondiale
Seguono l’orzo e altri cereali minori (sorgo, miglio, avena.).
ZONE DI COLTIVAZIONI DI ALCUNI CEREALI
- Il mais è largamente coltivato negli Stati Uniti e in Europa, dove però viene utilizzato prevalentemente nel settore zootecnico; in Sud America e in Africa è invece una delle principali fonti di sostentamento.
- Il riso è il cereale principale per le regioni a clima tropicale, infatti ama il calore e l’umidità. La regione di maggiore coltivazione del riso è l’Asia. È coltivato anche in alcune zone dell’Africa, del Sud America e in misura minore in Europa (Italia settentrionale, Spagna e Francia meridionale).
- Il frumento (a cui appartengono le sottospecie frumento tenero, frumento duro, farro etc.) è usato in tutto il mondo ed è uno dei cereali più coltivati nelle regioni temperate (in particolare in Nord America, Europa e Australia).
- L’orzo, l’avena e la segale sono coltivati in zone a clima freddo, per esempio nell’Europa Settentrionale.
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