I FATTORI DI STRESS E GLI AGENTI DI MALATTIA DELLE PIANTE

Lo stress è una situazione di sofferenza dell’organismo, indotta da condizioni esterne non ottimali, che si manifesta sotto forma di alterazioni metaboliche, fisiologiche o morfologiche, che implicano l’allontanamento dallo stato “normale” (armonico) della pianta (o di una sua parte, o dei suoi prodotti) e che riduce in termini quantitativi e/o qualitativi le sue prestazioni produttive e quindi riduce il suo valore economico, o la valenza ecologica, o la qualità estetica, o comunque compromette la sua utilizzazione.
I FATTORI DI STRESS PER LE PIANTE: ABIOTICI E BIOTICI
Poiché i processi biologici avvengono in maniera ottimale entro un ristretto intervallo di condizioni ambientali sono fattori di stress abiotici:
- Fattori fisici: estremi termici, idrici e luminosi.
- Fattori chimici: carenze minerali, tossicità minerale od organica, estremi di pH.
Sono fattori di stress biotici quelli connessi con le interazioni tra specie differenti:
- Parassiti: un organismo che vive a spese di un altro essere vivente, senza fornire in cambio alcun beneficio; e quindi una simbiosi antagonistica, in cui una delle due specie riceve dall’associazione tutti i vantaggi; di norma il parassita non uccide l’ospite (“vittima”), e non conduce una vita “libera”. Quando un parassita induce una stato di malattia nell’ospite, si definisce “patogeno”.
- Predatori: il predatore uccide la vittima, per cibarsene.
- Parassitoidi sono quegli organismi che inizialmente si comportano come parassiti (rispettando gli organi vitali delle vittime) ed alla fine del loro sviluppo si comportano come predatori.
- Competitori: membri di due (o piu specie) che ricercano attivamente una stessa risorsa ambientale limitante (es. spazio, luce, acqua).
GLI AGENTI DI MALATTIA
Le malattie delle piante possono essere infettive (parassitarie) e non infettive (non parassitarie), in base alla capacita del patogeno di riprodursi e di stabilire rapporti simbiotici con l’ospite.
I più comuni ed importanti agenti di malattie infettive delle piante sono:
- Funghi
- Virus
- Batteri
- Fanerogame parassite
- Fitoplasmi
1) I FUNGHI
I funghi sono organismi (saprofiti o parassiti) eucariotici, eterotrofi, privi di clorofilla, absorbotrofici, la cui struttura somatica e costituita (salvo alcune eccezioni) da elementi tubolari, le ife (filamenti con organizzazione cellulare o cenocitica).
L’insieme delle ife costituisce il micelio (soma o tallo fungino).
Si moltiplicano agamicamente per produzione di conidi (eventualmente portati in strutture complesse, come coremi, sporodochi, acervuli, picnidi) e si riproducono sessualmente con strutture teleomorfe.
Grande capacita del micelio di organizzarsi e creare organi di persistenza (strutture utili per la sopravvivenza in condizioni avverse), come lo sclerozio.
2) I VIRUS
I virus sono entità submicroscopiche, strettamente intracellulari, potenzialmente patogene e infettive, costituite essenzialmente da un ben definito aggregato macromolecolare formato da un solo tipo di acido nucleico e da proteine.
Questi due componenti vengono sintetizzati separatamente dalla cellula ospite, ma su informazione dell’acido nucleico virale, e quindi si assemblano formando la particella virale completa.
LE CARATTERISTICHE DEI VIRUS
Alcune caratteristiche:
- Non sono organismi, perché non hanno né struttura cellulare né co-presenza di DNA e RNA.
- Non sono visibili al microscopio ottico, ma solo a quello elettronico a trasmissione.
- Hanno un proprio genoma (ssRNA, dsRNA, ssDNA, dsRNA).
- Sono parassiti obbligati (né crescita, né metabolismo autonomo; richiedono la presenza di cellule vitali dell’ospite).
- Sono incapaci di penetrare autonomamente la vittima (necessitano di vettori per gli spostamenti e per l’inoculazione).
… ed ancora
- Tra i vettori spiccano insetti e nematodi; il traffico di piante infette è un fondamentale elemento di diffusione; si trasmettono anche per innesto.
3) I BATTERI
I batteri sono organismi procariotici, unicellulari, con moltiplicazione asessuale per scissione binaria. Delle circa 1600 specie conosciute, circa 300 causano malattie alle piante e la maggior parte sono incluse nei generi Xanthomonas e Pseudomonas.
Ad eccezione di quelli cosiddetti esigenti per fonti nutrizionali, tutti i batteri fitopatogeni sono saprofiti facoltativi, asporigeni ed hanno per lo più forma a bastoncino.
LE CARATTERISTICHE DEI BATTERI
Rispetto ai funghi, i batteri sono relativamente meno importanti per le perdite che possono causare.
Ciò per diversi motivi:
- Non formano particolari strutture di resistenza.
- Non sono capaci di penetrazione diretta (sfruttano solo le aperture naturali o le ferite).
- Sono termofili e preferiscono ambienti sub-alcalini (il pH dei liquidi cellulari della pianta e generalmente acido).
- La loro diffusione a lunga distanza e ostacolata dall’aggregazione in masse mucillaginose (difficilmente staccabili e trasportabili dal vento).
Nonostante le limitazioni, i batteri possono essere molto distruttivi anche per la loro capacità di produrre, in un breve periodo, un elevato numero di cellule.
La loro pericolosità è, poi, accresciuta dal fatto che, tra i fitofarmaci consentiti, solo i composti rameici hanno un minimo effetto nel prevenire le infezioni.
4) LE FANEROGAME PARASSITE
Le fanerogame sono piante parassite obbligate, in cui la funzione clorofilliana e completamente assente.
Nei vasi e nelle cellule perivasali dell’ospite viene inviato l’austorio per asportarne acqua, sali minerali ed idrati di carbonio. Di importanza agraria, oltre al vischio, sono specie appartenenti alla famiglia delle Orobancaceae e al genere Cuscuta.
5) I FITOPLASMI
I fitoplasmi sono organismi procariotici privi di parete (pleomorfi), appartenenti alla classe dei Mollicutes.
Alcune caratteristiche:
- Parassiti completamente obbligati, intracellulari ed infeudati al floema.
- Riproduzione per scissione e gemmazione.
- Isolamento e coltivazione difficili.
- Patogenicità accertata per la loro costante associazione con le piante malate, per gli effetti nocivi sulle cellule invase, per la trasmissione dei sintomi da un individuo ad un altro e per la loro regressione dopo trattamento con antibiotici.
- Trasmissione per cicaline in modo persistente propagativo.
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