L’ABBATTIMENTO DEGLI ALBERI DA LEGNO
Nelle operazioni di abbattimento di un albero è necessario, prima di iniziare i lavori, avere una buona conoscenza della pianta da abbattere e quindi concentrarsi sulla sua grandezza, gli anni di vita, la specie di appartenenza e il suo attuale stato di disseccamento.
Attenzione particolare dovrà essere prestata alla sua struttura per evitare problemi al momento della caduta dell’albero: quindi controllare se il fusto è dritto o maggiormente curvo, se la chioma ha un peso uniforme o più spostato da una parte e, cosa assai importante, se i rami dell’albero non vadano a intrecciarsi alle chiome di un esemplare vicino.
Sempre a proposito dei rami è ben analizzare la loro grandezza per prevedere lo spazio della loro caduta. Tutte queste operazioni sono necessarie per poter dare limiti precisi alla cosiddetta “zona di sicurezza” che circonda l’albero su cui si lavora e preservare gli elementi vicini dai danni che potrebbero seguire il momento della sua caduta.
A questo punto si passa a stabilire la direzione della caduta dell’albero, che, se si trova associato ad altri esemplari vicini, dovrà tenere nel massimo rispetto la popolazione naturale che lo affianca, soprattutto per quanto riguarda le piante più giovani, e consentire la facilitazione delle successive lavorazioni sull’albero caduto, come le pratiche di esbosco.
LA DIREZIONE DELLA CADUTA DELL’ALBERO
Un aspetto molto importante da tenere in considerazione nelle operazioni di abbattimento è quello della direzione della caduta dell’albero. Per questioni di sicurezza sarà fondamentale determinare nella fase di progettazione una via per la fuga, nell’ipotesi che si verificasse una sua necessità al momento dell’abbattimento.
Per stabilire la direzione di caduta, poi, si va a incidere una tacca detta di “direzione”, che consiste in un intaglio a forma di cuneo che si va a effettuare alla base del tronco che indirizza più agevolmente la caduta nello spazio prestabilito. Il taglio va fatto prima orizzontalmente ad una profondità che corrisponda all’incirca a un quinto del diametro del tronco su cui si agisce.
Dopo il taglio orizzontale si opera con il taglio obliquo alla medesima profondità del precedente, in modo da dare un angolazione di 45 gradi circa come apertura tra i due tagli. Ora è il momento di occuparsi della cerniera e del suo spessore, che guida l’albero in quella direzione di caduta a cui è indirizzato l’albero attraverso la tacca.
È dunque importante a questo punto analizzare, per valutare lo spessore della cerniera, il suo peso e la sua età tenendo conto del fatto che, quasi sempre, piante con pochi anni di vita presentano fibre di maggior lunghezza ed elasticità.
Da valutare, inoltre, anche le condizioni di disseccamento dell’albero ma anche un eventuale marciume. Per analizzare queste componenti si procede scortecciando l’albero all’altezza della cerniera, valutando che se le fibre si presentano verticalmente la cerniera ha lo spessore giusto. Se invece le fibre si presentano oblique in direzione della tacca, è necessario inspessire ulteriormente la cerniera.
COSA INDOSSARE PER PROTEGGERSI DALL’ABBATTIMENTO
Per quanto concerne l’abbattimento di alberi è fondamentale prima di iniziare qualsiasi tipo di lavorazione indossare un abbigliamento adeguato.
Per abbattere un albero sicurezza devi indossare l’abbigliamento adatto a questa attività, come i pantaloni con speciali imbottiture antitaglio, le scarpe antiscivolo con punta rinforzata antischiacciamento, i guanti protettivi antitaglio, gli occhiali protettivi per gli occhi e le cuffie antirumore.
GLI STRUMENTI INDISPENSABILI PER ABBATTERE UN ALBERO
Dopo aver preso tutte le precauzioni per metterti in sicurezza dovrai, prima di procedere al taglio degli alberi, decidere da quale parte far cadere il fusto.
Una volta individuata la zona adatta, il tuo compito sarà quello di ripulirla interamente per non creare problemi di nessun genere durante la caduta del tronco.
Effettuata questa importante operazione, ti converrà procedere con la sramatura del tronco fino all’altezza di due metri.
La sramatura non è altro che l’eliminazione dei rami che possono rappresentare un intralcio per l’abbattimento. Questa operazione può essere effettuata attraverso l’utilizzo di seghetti, oppure con le più potenti motoseghe. Queste ultime saranno poi impiegate per la vera e propria abbattitura.
Acquistare e utilizzare la motosega corretta per queste occasioni può aggiungere e togliere valore al tuo lavoro, in termini di sicurezza, di efficacia e di comodità nell’utilizzo.
Se ti troverai a dover lavorare su un albero ad alto fusto infatti sarà ideale avere una motosega maneggevole, ma che possa garantire elevate prestazioni, per non incorrere in eventuali e probabili noie, come la fine di carburante o la difficoltà nel trovare la giusta stabilità.
La scelta della motosega ideale è ampia e dipende dalla tipologia di albero che si desidera abbattere; per le operazioni più impegnative e delicate, è sicuramente consigliabile affidarsi ai modelli di motosega pensati per un lavoro esperto.
LA ZONA DI CADUTA
Determinare la zona di caduta dell’albero è ancora un operazione importante, da effettuarsi prima dell’abbattimento, al fine di evitare eventuali situazioni di pericolosità. Le misure da tenere in considerazione sono: uno spazio sgombero di 45 gradi per ogni parte della direzione di caduta della pianta, due volte circa la lunghezza della pianta, lasciando liberi anche alcuni metri dalla base del suo tronco.
La zona entro lo spazio di due volte la lunghezza dell’albero sarà da considerarsi “zona di pericolo”: allontanare quindi persone e spostare oggetti che potrebbero essere danneggiati e prestare la massima attenzione se ci si trova vicino a strade o sentieri.
L’ABBATTIMENTO CON SEGA
È il momento di prendere la sega ed inserirla per il taglio all’incirca a 2 centimetri e mezzo sopra la base dall’altra parte dello scolo, ossia del vuoto nel tronco creato dalla tacca di direzione. Si continua a segare di traverso i restanti due terzi superiori dell’albero, fino a che l’albero non cade oppure fino a che la sega non resti compressa nel taglio dell’albero. In questo caso si inseriscono uno o più cunei nel taglio effettuato, guidandoli con un martello al fine di alzare il peso dell’albero dalla sega per renderla libera di muoversi come prima. L’albero adesso si trova in posizione inclinata e cadrà in quella direzione.
Se la sega resta ancora compressa, si dovranno spostare più in dentro i cunei, piegando maggiormente l’albero che comincerà a cadere. Giunti a questo punto si alzerà la sega dall’albero prossimo alla caduta, prestando la massima attenzione a mantenere la distanza di sicurezza per evitare incidenti.
L’ABBATTIMENTO CON MOTOSEGA
Nell’abbattimento con motosega, o sega a motore, si avvicina questo strumento un poco più in alto rispetto alla tacca di direzione, per creare la cerniera della larghezza voluta, e si ruota poi la punta non azionando ancora il motore.
Si inserisce quindi il cuneo, che ultimerà il taglio fino alla cerniera desiderata, battendo piano con questo e tenendo sotto controllo i movimenti della sommità dell’albero. Al momento della caduta, sgombrare lo spazio vicino attraverso la via di fuga in precedenza stabilita e visionare la traiettoria della pianta.
Una volta caduto l’albero è buona norma raccogliere una serie di informazioni date dal ceppo: la disposizione delle fibre o imprecisioni di taglio dovute a non corrette esecuzioni della tacca e rilevamenti della grandezza della cerniera o taglio che non risulta perpendicolare al fusto.
Infine si procederà pulendo il ceppo dalle schegge, e si concluderà con l’asportazione del pettine che si trova nel tronco alla sua base.
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