LE CARATTERISTICHE DELLE PIANTE
Con il nome generico di pianta si designano tutti i vegetali che nascono, crescono, si nutrono, si riproducono, muoiono. Possono essere sia organismi unicellulari sia organismi multicellulari molto complessi.
Secondo particolari caratteristiche si distinguono: p. annue e perenni; p. erbacee e legnose; p. a foglie caduche o sempreverdi; p. longidiurne e brevidiurne; p. acquatiche e terrestri; piante parassite; p. alpine; p. carnivore; p. officinali o medicinali; p. pioniere; p. succulente o grasse; secondo l’utilizzazione che ne fa l’uomo si distinguono: p. ornamentali, da foraggio, da frutto.
LE CARATTERISTICHE GENERALI DISTINTIVE DELLE PIANTE
Particolarità generali distintive delle piante sono:
- Le piante e gli organismi vegetali hanno la capacità di accedere a fonti esterne di energia e convertirla in energia chimica potenziale utile per i processi metabolici.
- Sono inoltre capaci di sintetizzare composti organici notevolmente ridotti, partendo da composti inorganici semplici e notevolmente ossidati (acqua, anidride carbonica, sali minerali solubili).
- Massima superficie del corpo adibita alla nutrizione che, a differenza degli animali, si compie attraverso grandi superfici a contatto con l’ambiente esterno.
- Presenza di vari plastidi di cui quelli clorofilliani sono alla base dei processi fotosintetici.
- Presenza, in aggiunta alla membrana citoplasmatica (plasmalemma), di una robusta parete cellulare solida ed elastica, di natura chimica diversa dal protoplasma che la produce (parete pectico-cellulosica, eventualmente lignificata, cutinizzata, suberificata, silicizzata, calcificata ecc.., o raramente chitinosa).
- Tolleranza osmotica reversibile di gran lunga superiore a quella della cellula animale permessa dalla parete cellulare, e ciò costituisce un mezzo per superare fortissime variazioni ambientali.
- Accrescimento indefinito, dovuto all’attività dei meristemi apicali e intercalari (e, eventualmente, avventizi), per cui continuano a formarsi nuove parti dell’individuo per tutta la vita.
- Alternanza tra una generazione sessuale o gametofitica (con individui aploidi che producono gameti) e una asessuale o sporofitica (diploide monoica o dioica, che, per meiosi, produce spore).
- Assenza di separazione tra linea somatica e linea germinativa, per cui qualsiasi cellula vegetale è totipotente e capace di produrre un nuovo individuo intero, come in molti casi avviene nelle colture in vitro.
- È stato inoltre dimostrato, nelle Solanacee e nelle Poacee, che anche una cellula aploide, quale un granello pollinico, possiede tutta l’informazione genetica necessaria a esprimere uno sporofito, e perciò è in grado di dare origine a una pianta intera, ma aploide.
- Le piante fabbricano da sé tutto quanto è necessario alla propria alimentazione.
- Le piante, mentre si nutrono, depurano l’anidride carbonica e la arricchiscono di ossigeno.
- Anche le piante per vivere hanno bisogno dell’ossigeno presente nell’aria.
- Esse respirano attraverso gli stomi ( sono aperture microscopiche sulla superficie delle foglie), quindi anche loro hanno sempre bisogno di ossigeno, sia di giorno che di notte.
LA DIFFUSIONE DELLE PIANTE
Le piante sono diffuse pressoché in tutte le regioni della Terra dove popolano quasi tutti gli ambienti svolgendo un ruolo ecologico fondamentale.
Sono infatti produttori cioè, attraverso il processo di fotosintesi, forniscono gli zuccheri e le sostanze organiche di cui tutti i viventi, direttamente o indirettamente, si nutrono e liberano l’ossigeno che la maggior parte di questi, piante comprese, usa per la respirazione.
Nonostante la grande varietà di forme che vanno dal filo d’erba alle gigantesche sequoie e l’elevato numero di specie, le piante possiedono caratteristiche comuni: sono autotrofe, cioè capaci di procurarsi il cibo da sole, trasformando l’energia solare in energia chimica; presentano organi e strutture specializzate a vivere sulla terraferma. Allorché alcune alghe verdi passarono dall’acqua alla terra, comparvero delle strutture che permisero a questi organismi di superare le difficoltà connesse al nuovo ambiente. Sistemi sempre più complessi per effettuare il trasporto dell’acqua e dei nutrienti all’interno della pianta, per mantenersi erette e per realizzare la riproduzione hanno consentito alle piante terrestri di differenziarsi in un numero di specie molto più elevato di quello delle piante, la cui riproduzione è legata all’acqua.
Oggi il gruppo più diffuso è quello delle piante con seme(Gimnosperme e Angiosperme), delle quali la maggioranza è rappresentata da piante con fiori o Angiosperme, distinte in Dicotiledoni e Monocotiledoni, in base alla struttura del loro seme. Queste piante hanno anche un forte impatto sull’uomo poiché lo sviluppo della civiltà umana dipende dalla produzione di cereali, frutta, verdure, foraggio per gli animali, legno, fibre, composti chimici, sostanze medicinali che si ricavano dalle piante.
LE STRUTTURE DELLE PIANTE
Le piante hanno una struttura detta cormo, nel quale si riconoscono un apparato vegetativo e un apparato riproduttivo.
Il primo è composto dal sistema radicale e dal sistema del germoglio, a sua volta costituito da fusto e foglia; il secondo è formato dai fiori che permettono l’incontro fra i gameti, dai semi che proteggono e nutrono l’embrione e sono contenuti o sorretti dai frutti. Nel linguaggio comune le 350.000 specie che appartengono al regno delle piante vengono distinte in alberi, arbusti, cespugli ed erbe.
L’UTILITA’ DELLE PIANTE
Gli alberi assolvono molti compiti, indispensabili per la sopravvivenza dell’uomo e del pianeta terra.
- Le foglie assorbono l’anidride carbonica e restituiscono ossigeno.
- Senza le piante l’aria diventerebbe irrespirabile.
- Influenzano la temperatura.
- (Regolano l’umidità e rinfrescano la temperatura troppo calda ).
- Proteggono il terreno (le radici arricchiscono il terreno di sostanze organiche riducono il rischio di frane e smottamenti).
- Producono frutti.
- Sono indispensabili per una corretta alimentazione.
- Dalle foglie e dalle cortecce si ricavano essenze curative Si produce la carta.
- Si producono mobili, cesti, attrezzi, giocattoli.
LE CARATTERISTICHE DELLE PIANTE MEDITERRANEE
Le piante della macchia mediterranea sono prevalentemente dei sempreverdi, la caduta delle foglie risulta infatti inutile in zone in cui gli inverni sono miti. Queste piante devono soprattutto difendersi dalla siccità e dal vento per cui si sono adattate alle condizioni climatiche delle zone in cui vivono.
- L’altezza bassa permette di resistere al vento forte.
- Le lamine fogliari ridotte e ricoperte da cuticole impermeabili e cerose (leccio) o da un rivestimento peloso (cisto) permettono di diminuire la traspirazione e di combattere la siccità.
- Alcune foglie sono state trasformate in spine per resistere ai morsi degli animali.
- Le piante mediterranee sviluppano anche radici estese e profonde che consentono loro di assorbire l’acqua dal suolo anche in condizioni di forte aridità.
- Le piante più alte che possiamo trovare nella macchia sono il leccio, il pino marittimo, la quercia da sughero e la quercia spinosa.
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