LO STORDIMENTO E L’ABBATTIMENTO DEGLI ANIMALI
- Lo stordimento: è qualsiasi procedimento che, praticato sugli animali, determina rapidamente uno stato di incoscienza che si protrae fino a quando non intervenga la morte.
- L’abbattimento: è qualsiasi procedimento che produca la morte dell’animale.
- La macellazione: è l’uccisione dell’animale mediante dissanguamento.
L’AUTORITÀ COMPETENTE
L’autorità competente è il Ministero della sanità, il servizio veterinario della regione o provincia autonoma, il veterinario ufficiale.
Per le macellazioni secondo determinati riti religiosi, l’autorità competente in materia di applicazione e controllo delle disposizioni particolari relative alla macellazione secondo i rispettivi riti religiosi è l’autorità religiosa per conto della quale sono effettuate le macellazioni.
I titolari degli stabilimenti di macellazione presso i quali si intende macellare secondo determinati riti religiosi comunicano all’autorità’ sanitaria veterinaria territorialmente competente, per il successivo inoltro al Ministero della sanità, di essere in possesso dei requisiti prescritti.
I METODI AMMESSI PER LO STORDIMENTO DEGLI ANIMALI
I metodi ammessi per lo stordimento degli animali sono:
- Pistola a proiettile captivo
- Commozione cerebrale
- Elettronarcosi
- Esposizione al biossido di carbonio
LE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER LO STORDIMENTO
Lo stordimento non deve essere praticato se non è possibile l’immediato dissanguamento degli animali.
- LA PISTOLA A PROIETTILE CAPTIVO
- Gli strumenti devono essere posizionati in modo che il proiettile penetri nella corteccia cerebrale. In particolare per i bovini è proibito sparare il colpo dietro le corna nello spazio tra le orecchie.
- Per gli ovini e i caprini il colpo può essere sparato nel punto suddetto qualora le corna impediscano di accedere alla parte alta della fronte. In tal caso il colpo deve essere sparato immediatamente al di sotto della base delle corna, in direzione della bocca; il dissanguamento deve iniziare entro i 15 secondi che seguono.
- Quando si usa uno strumento a proiettile captivo, l’operatore deve controllare che il proiettile ritorni effettivamente in posizione dopo ogni colpo. In caso contrario lo strumento non può essere riutilizzato fino a che sia stato riparato.
- Gli animali non devono essere sistemati in un box per lo stordimento se l’operatore incaricato di stordirli non è pronto a operare fin dal momento in cui l’animale vi è introdotto. Un animale non deve avere la testa immobilizzata finché l’operatore non è pronto a stordirlo.
- LA PERCUSSIONE
- Questo metodo è ammesso soltanto se si utilizza uno strumento a funzionamento meccanico che procuri una scossa al cervello. L’operatore accerta che lo strumento sia posto in posizione corretta e che venga applicata la cartuccia avente la forza adeguata, secondo le istruzioni del fabbricante, per produrre un colpo efficace senza frattura del cranio.
- Tuttavia nel caso di piccole quantità di conigli, qualora li si colpisca al cranio in modo non meccanico, l’operazione deve essere effettuata in maniera che l’animale passi immediatamente ad uno stato di incoscienza perdurante fino alla morte.
- L’ ELETTRONARCOSI
A) GLI ELETTRODI:
Gli elettrodi devono essere posti intorno al cervello in modo da consentire alla corrente di attraversarlo. Occorre inoltre prendere le misure appropriate per ottenere un corretto contatto elettrico e segnatamente rimuovere il vello in eccedenza o umidificare la pelle.
Se gli animali sono storditi individualmente, l’apparecchio deve essere:
- Munito di un dispositivo che misuri l’impedenza del carico ed impedisca il funzionamento dell’apparecchio se la corrente elettrica minima prescritta non può essere trasmessa.
- Munito di un dispositivo acustico o luminoso che indichi la durata della sua applicazione ad un determinato animale.
- Collegato ad un dispositivo, collocato in modo perfettamente visibile all’operatore, che indichi il voltaggio e l’intensità di corrente utilizzata.
B) I BAGNI D’ACQUA
- Qualora si utilizzi il metodo di stordimento con bagni d’acqua per i volatili da cortile, il livello dell’acqua deve essere regolabile in modo da consentire un corretto contatto con la testa degli stessi. L’intensità e la durata della corrente utilizzata in questo caso sono determinate dall’autorità competente in modo da garantire che l’animale passi immediatamente a uno stato di incoscienza persistente fino alla morte.
- Qualora i volatili da cortile siano storditi in gruppo in un bagno d’acqua, sarà mantenuto un voltaggio sufficiente a produrre una corrente che abbia un’intensità efficace per garantire lo stordimento di ciascuno dei volatili.
- Occorre prendere le misure appropriate per garantire un buon passaggio della corrente e segnatamente un contatto corretto e l’umidificazione di detto contatto tra le zampe e i ganci di sospensione.
- I bagni d’acqua per i volatili da cortile devono presentare dimensioni e profondità appropriate per il tipo di volatili da macellare, e non devono traboccare al momento dell’entrata. L’elettrodo immerso nell’acqua deve avere la lunghezza della vasca.
4. L’ESPOSIZIONE AL BIOSSIDO DI CARBONIO
- La concentrazione di carbonio per lo stordimento dei suini non deve essere inferiore al 70% in volume.
- La cella nella quale i suini sono esposti al gas e i dispositivi utilizzati per convogliarvi gli animali devono essere concepiti, costruiti e mantenuti in condizioni tali da evitare che gli animali si possano ferire o possano subire compressioni al petto e da permettere loro di restare in piedi prima di perdere i sensi. Il meccanismo di instradamento e la cella devono essere adeguatamente illuminati, in modo che un suino possa vedere altri suini o l’ambiente circostante.
- La cella deve essere munita di dispositivi di misurazione della concentrazione di gas nel punto di massima esposizione. Essi emetteranno un segnale di allarme perfettamente visibile ed udibile se la concentrazione di biossido di carbonio scende al di sotto del livello dovuto.
- I suini devono essere disposti in recinti o in contenitori in modo tale che un suino possa vedere altri suini ed essere convogliato nella cella contenente gas entro trenta secondi dal momento dell’entrata nell’impianto. Essi devono essere convogliati il più rapidamente possibile dalla soglia al punto di massima concentrazione di gas ed essere esposti al gas per un tempo sufficiente per rimanere in stato di incoscienza fino a che la morte sopraggiunga.
I METODI AMMESSI PERL’ABBATTIMETO DEGLI ANIMALI
I metodi ammessi per l’abbattimento degli animali sono:
- Pistola o fucile a proiettile libero.
- Elettrocuzione.
- Esposizione al biossido di carbonio.
L’autorità competente può tuttavia autorizzare la decapitazione, la dislocazione del collo e l’impiego del cassone a vuoto come metodo di abbattimento per talune specie determinate.
LE DISPOSIZIONI SPECIFICHE PER L’ABBATTIMENTO
- PISTOLA O FUCILE A PROIETTILI LIBERI
Questi metodi che possono essere impiegati per l’abbattimento di varie specie e segnatamente per la grossa selvaggina d’allevamento e i cervidi, sono subordinati all’autorizzazione dell’autorità competente che dovrà in particolare assicurarsi che vengano utilizzati da personale abilitato a farlo.
- DECAPITAZIONE E DISLOCAZIONE DEL COLLO
Questi metodi, utilizzati unicamente per l’abbattimento di volatili da cortile, sono subordinati all’autorizzazione da parte dell’autorità competente che dovrà segnatamente assicurarsi che vengano utilizzati da personale abilitato a farlo.
- ELETTROCUZIONE E BIOSSIDO DI CARBONIO
L’autorità competente può autorizzare l’abbattimento di varie specie mediante tali metodi sempre che siano rispettate l’intensità e la durata della corrente utilizzata, nonché la concentrazione di biossido di carbonio e la durata di esposizione ad esso.
- CASSONE A VUOTO
Questo metodo, riservato all’abbattimento senza dissanguamento di taluni animali da consumo appartenenti a specie di selvaggina da allevamento (quaglie, pernici e fagiani) è subordinato all’autorizzazione dell’autorità competente che si accerta che:
- Gli animali siano posti in un cassone a tenuta stagna nel quale viene raggiunto rapidamente il vuoto mediante una potente pompa elettrica.
- La depressione d’aria sia mantenuta fino alla morte degli animali.
- Gli animali siano sottoposti a contenzione in gruppo, in contenitori da trasporto inseribili nel cassone a vuoto, di dimensioni proporzionate allo scopo.
IL DISSANGUAMENTO DEGLI ANIMALI
- Per gli animali che sono stati storditi, l’operazione di dissanguamento deve iniziare il più presto possibile dopo lo stordimento, in modo da provocare un dissanguamento rapido, profuso e completo. Il dissanguamento deve essere effettuato prima che l’animale riprenda coscienza.
- Il dissanguamento degli animali deve essere ottenuto mediante recisione di almeno una della due carotidi o dei vasi sanguigni da cui esse si dipartono.
- Dopo la recisione dei vasi sanguigni, non vanno effettuate altre operazioni sugli animali nè alcuna stimolazione elettrica prima della fine del dissanguamento.
- Il responsabile dello stordimento, impastoiamento, carico e dissanguamento degli animali, deve eseguirle consecutivamente su un solo animale prima di passare a un altro animale.
- Se i volatili da cortile vengono dissanguati mediante decapitazione eseguita automaticamente, dev’essere possibile l’intervento manuale diretto, in modo che, in caso di mancato funzionamento del dispositivo, l’animale possa essere macellato immediatamente.
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