CALLISIA

(Callisia repens)

callisia

È una pianta dall’aspetto insolito e dal fogliame delicato: il suo portamento prostrato la rende ideale da coltivare in vasi pensili.  Si può impiegare nei luoghi dove la tradescanzia, più comune e dalle foglie più larghe, risulterebbe sproporzionata, oppure accostandola ad altre piante dalle foglie minute, in decorazioni di piccole dimensioni. Maggiore è la quantità di luce che l’esemplare riceve, migliore e più compatta sarà il suo fogliame. Come la tradescanzia, la callisia ha la tendenza a crescere in modo disordinato: questo inconveniente può comunque essere evitato se la poterete decisamente in primavera. Si può inoltre moltiplicare per talea apicale in un vaso pieno d’acqua.

L’AMBIENTE

Mantenere la callisia in una posizione ben arieggiata a una temperatura di 15 °C: se fa molto caldo, bisogna aumentare le dosi d’acqua.

LA LUMINOSITÀ

Può tollerare un’illuminazione intensa, tuttavia una quantità eccessiva di luce solare diretta può far scolorire le foglie, mentre un’illuminazione debole causerà una minore compattezza del fogliame.

LA ANNAFFIATURA

La callisia resite abbastanza bene alla mancanza di acqua. Per una crescita ottimale, bagnare accuratamente in estate, lasciando che la superficie del terriccio si asciughi prima di annaffiare di nuovo; ridurre la quantità di acqua durante il periodo invernale.

L’UMIDITÀ

L’umidità non è importante, e ciò rende l’esemplare ideale per ambienti con riscaldamento centralizzato.

LA CONCIMAZIONE

Concimare le piante adulte ogni 2 mesi con un fertilizzante per specie da interni a metà dose. Evitare di eccedere: il fascino della callisia è dovuto alle sue dimensioni minute.

IL RINVASO

Rinvasare ogni primavera utilizzando un terriccio a base di terra grassa, che assicura un buon apporto di sostanze nutritive.

I CONSIGLI

In estate, potare energicamente le piante più vecchie, riducendole fino al livello del terriccio e rinvasarle in una composta fresca.

PROBLEMI E RIMEDI

I ragnetti rossi possono attaccare la callisia: pochi sono però gli insetticidi efficaci contro questi parassiti. Gli esemplari meno colpiti possono essere curati con bastoncini impregnati di antiparassitario, mentre quelli più infestati vanno scartati e sostituiti da piante nuove.

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