CARDAMOMO

(Elettaria cardamomum)

cardamomo

Questa bella pianta da fogliame, originaria delle catene montuose del Malabar, in India, appartiene alla famiglia dello zenzero (zingiberacee). Le foglie lanceolate, lucide, con la pagina inferiore setosa, sono avvolte attorno a steli che crescono da robusti rizomi: se vengono pestate o schiacciate, emanano un aroma penetrante.

I fiori, bianchi, con la parte esterna contrassegnata da tenui venature blu e l’orlo giallo, compaiono, nel loro ambiente naturale, soltanto sulle piante adulte lungo steli privi di foglie.

I semi, che vengono prodotti dopo i fiori, maturano in ottobre: hanno un sapore piccante e sono usati nella cucina indiana per la preparazione di alcuni piatti. Con il tempo, anche quando è coltivato in contenitore, il cardamomo diventa un grosso arbusto, alto circa 3 m, con foglie lunghe 30 cm e larghe 9 cm.

L’AMBIENTE

In inverno, fornire una temperatura che oscilli fra i 14 °C e i 16 °C; se tenuto a temperature troppo alte durante i mesi invernali, quando la luce diminuisce, come risultato il cardamomo crescerà stentato e in modo poco attraente. In estate, questa pianta tollera temperature fino a 21 °C; se fa più caldo, ventilare l’esemplare, evitando però le correnti d’aria con molta cura.

LA LUMINOSITÀ

Necessita di buona luce, ma indiretta; in primavera e durante tutta la stagione estiva, tenere al riparo dai raggi diretti del sole per non bruciare le foglie che sarebbero gravemente danneggiate.

LA ANNAFFIATURA

Annaffiare abbondantemente il terriccio, lasciando asciugare la superficie prima di ribagnare ; non lasciare mai seccare l’apparato radicale. Nel suo ambiente naturale questa pianta riceve moltissima acqua piovana, perciò va mantenuta umida.

L’UMIDITÀ

Il fogliame del cardamomo è piuttosto robusto e conaceo, ed è in grado di tollerare molto bene l’aria secca degli ambienti con riscaldamento centralizzato. Un piattino pieno d’acqua, collocato in prossimità della pianta, aiuterà a mantenere il fogliame in buona salute.

LA CONCIMAZIONE

Concimare questo esemplare da foglia ogni 2 settimane, durante la stagione di crescita, usando un fertilizzante per piante da interno; a quelle più grandi è meglio somministrare il concime diluito a metà della concentrazione in modo da impedire che “invadano” il soggiorno.

IL RINVASO

Rinvasare la piante troppo costrette  nel vaso ogni 2 – 3 anni, a primavera; usare un terriccio a base di terra grassa, con l’aggiunta di un 30 per cento di sabbia per migliorare il drenaggio e fornire maggiore stabilità, soprattutto nel caso degli esemplari più grandi. Se non è possibile rinvasare le piante adulte, sostituire la superficie del terriccio.

I CONSIGLI

Usare un cardamomo in luogo della molto più esigente calathea: questa pianta conferirà altezza e grazia a una composizione, senza però l’inconveniente dell’intolleranza all’aria secca che pone invece dei grossi limiti all’impiego su larga scala della calathea in interno.

PROBLEMI E RIMEDI

Foglie brune in punta. Questa pianta è poco soggetta a malattie e parassiti: la principale esigenza in fatto di coltivazione è quella di mantenere sempre umide le radici, altrimenti le punte delle foglie diventano brune.

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