CHE COSA È L’AGRICOLTURA SIMBIOTICA

Per agricoltura simbiotica, si intende un nuovo processo di coltivazione ed allevamento, che prevede per il suolo agricolo l’uso di una microbiologia positiva (funghi, batteri e lieviti). Tutto ciò, favorisce la crescita, lo sviluppo delle piante, dei loro frutti, la fertilità del terreno e la sua salubrità.

Prevede l’impiego di bioti microbici e di sostanze naturali, che mantengono e sviluppano la sostenibilità microbiologica dei suoli e delle piante.

Ovviamente questa non è una definizione universalmente riconosciuta, ma è in primo tentativo di valorizzazione un concetto di agricoltura che va oltre il concetto di biologico proprio perché si parte dall’uso più razionale della chimica, ma anche al rispetto del biota microbico delle piante e del suolo che è l’elemento cardine della salute umana.

PERCHÈ VIENE DEFINITA AGRICOLTURA SIMBIOTICA

Per agricoltura simbiotica, intendiamo un processo all’interno del quale, diversi elementi come l’uomo, gli animali ed i vegetali, riescono a co-esistere in un rapporto di mutua soddisfazione in ideale equilibrio biologico. Infatti, si tratta di una simbiosi all’interno della quale, ogni elemento di tale processo, trasferisce e riceve vantaggi e benefici.

All’interno del terreno, si sviluppano in modo sinergico e simbiotico, a contatto con le radici, delle comunità microbiche, i cui principali attori sono i funghi micorrizici, che aumentano l’assorbimento delle sostanze nutritive da parte delle piante. Quest’ultime, contribuiscono al superamento di quegli stress cosiddetti “abiotici” come ad es. la siccità e lo sbalzo termico.

In tal modo, vi è uno scambio reciproco tra la pianta e i micro-organismi. La pianta fornisce a questi micro-organismi sostanze energetiche, e loro ricambiano, fornendo alla pianta un maggior apporto nutritivo. Tale legame funzionale, prende il nome di micorriza.

CHE COSA È LA SIMBIOSI

La simbiosi è un’associazione tra più individui da cui ognuno trae beneficio.

Ed è proprio partendo da questo legame esistente in natura che è nata l’agricoltura simbiotica. Si tratta di un nuovo metodo di coltivazione e di allevamento che si fonda sul rispetto e la valorizzazione della simbiosi tra gli attori della catena alimentare: la terra, gli animali e l’uomo.

I VANTAGGI DELLA SIMBIOSI

Il principio di partenza è un nuovo metodo di coltivazione e di allevamento che si fonda sul rispetto della simbiosi tra terra, animali e uomo, per questo viene detta anche eco-simbiotica. La nuova frontiera dell’Agricoltura simbiotica infatti, evitando l’utilizzo di fertilizzanti e fitofarmaci chimici di sintesi, salvaguarda meglio il terreno, ricco di micorrize e batteri buoni e di conseguenza anche l’uomo: un’alimentazione corretta protegge il nostro intestino. La presenza di molti batteri buoni è infatti funzionale per la risposta immunitaria. Allo stesso modo questo vale anche per gli animali la cui alimentazione prevede il latte della madre e i prodotti della terra, senza ormoni, medicinali di sintesi chimica e antibiotica.

LA SIMBIOSI NELLA TERRA

La terra è un microcosmo tanto grande quanto sconosciuto. Sotto i nostri piedi abitano miliardi di microrganismi come funghi e batteri che vivono in simbiosi con le piante.

Per un grammo di terra, si contano circa cento milioni di microrganismi. La presenza di questi microrganismi buoni e utili non permette a quelli cattivi di insediarsi perché il posto è già occupato.

L’insieme di questi microrganismi si chiama biota microbico.

Tra questi si annoverano i funghi simbionti, i funghi buoni, che si legano alle piante e hanno il fondamentale ruolo di amplificare l’apparato radicale e di mettere in comunicazione tutte le piante del sistema. Il legame che si crea tra il fungo simbionto e la pianta si chiama micorriza.

I VANTAGGI PER LA TERRA:

Grazie all’agricoltura simbiotica, il terreno agricolo viene trattato con prodotti del tutto naturali, quali i funghi simbionti, batteri e lieviti, che rendono la rizosfera (lo spazio da 1 a 3 millimetri che avvolge le radici delle piante), estremamente ricca di micro-organismi cosiddetti “buoni”.

Tali microorganismi, costituiscono il biota microbico, necessario ai fini di un contrasto efficace verso i micro-organismi dannosi. Tutto ciò, favorisce la colonizzazione da parte delle radici, dei micro-organismi utili, con il relativo antagonismo dello spazio sottratto ai loro cugini nocivi.

Inoltre, svolgono e supportano ogni attività finalizzata al benessere delle piante che li ospitano.

I funghi micorrizici (micorrize) per piante incrementano la tolleranza agli stress, prevengono le patologie radicali, ottimizzano l’uso dei fertilizzanti, aumentano gli antiossidanti nei prodotti della filiera agroalimentare, bonificano i suoli.

LA SIMBIOSI NEGLI ANIMALI

Gli animali si nutrono di foraggi e cereali. Questi sono caratterizzati dagli stessi microrganismi che popolano la terra su cui sono cresciuti. Gli animali, a differenza dell’uomo che non è in grado, trasformano la cellulosa presente nei foraggi in proteine nobili facili alla digestione umana.

In questo modo, i microrganismi buoni si trasferiscono dalla terra alle piante e poi dalle piante, attraverso l’alimentazione, agli animali e quindi all’uomo.

I VANTAGGI PER GLI ANIMALI:

All’interno di tale processo simbiotico, traggono notevoli benefici anche gli animali. Di fatti, i principali elementi nutritivi degli animali, composti in gran parte da vegetali, saranno coltivati con l’agricoltura simbiotica, che permette di trasferire nell’animale che se ne ciba i benefici nutrizionali.

LA SIMBIOSI NELL’UOMO

Attraverso il cibo, i microrganismi vengono trasmessi all’intestino, il nostro secondo cervello. Il biota della terra raggiunge quindi il biota intestinale.

Ed è proprio il biota dell’intestino ad influenzare la salute dell’uomo. Da questo dipendono alcune importanti patologie dell’età contemporanea: il diabete, l’obesità e fino alla massima contraddizione l’obeso rachidico.

I VANTAGGI PER L’UOMO

L’aspetto fondamentale è il principio della micorizzazione, attraverso cui i prodotti agricoli, e di conseguenza gli alimenti ottenuti con essi, si arricchiscono dal punto di vista nutritivo in particolare di microelementi.

La tecnica dell’agricoltura simbiotica, mira ad un arricchimento del sistema microbiologico del sottosuolo, e di ciò che viene prodotto e coltivato in quei terreni. E’ evidente, che la salubrità di quel terreno, è strettamente collegata a quella dell’alimento che andremo ad introdurre dentro di noi, e conseguentemente alla nostra salute.

L’uomo completa questo triangolo virtuoso e di simbiosi con l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente.

LE CARATTERISTICHE DELL’AGRICOLTURA SIMBIOTICA

Gli animali si nutrono di foraggi e cereali. Questi sono caratterizzati dagli stessi microrganismi che popolano la terra su cui sono cresciuti. Gli animali, a differenza dell’uomo che non è in grado, trasformano la cellulosa presente nei foraggi in proteine nobili facili alla digestione umana.In questo modo, i microrganismi buoni si trasferiscono dalla terra alle piante e poi dalle piante, attraverso l’alimentazione, agli animali e quindi all’uomo.Attraverso il cibo, i microrganismi vengono trasmessi all’intestino, il nostro secondo cervello. Il biota della terra raggiunge quindi il biota intestinale.

L’agricoltura simbiotica:

L’INOCULO DEI CONSORZI MICROBICI NEL TERRENO

In caso di perdita di fertilità biologica dei suoli, per limitare l’utilizzo agrofarmaci e per superare momenti di stress dovuti a cambiamenti climatici, bisogna inoculare dei consorzi microbici, un insieme di funghi e batteri buoni, nel terreno. Questo è uno dei principi dell’agricoltura simbiotica.

L’inoculo deve avvenire in fase di semina e di trapianto.

Per quanto concerne il come, invece, ci sono molteplici risposte. Si può trattare il seme ricoprendolo di una polvere di microrganismi. Si possono inoltre inoculare i composti microbici nel terreno tramite dei micro-granuli che vanno inseriti nell’omonimo macchinario durante la fase di semina. Nel caso in cui vada trapiantato un albero da frutta, invece, nel buco del trapianto si inseriscono i granuli o, in ultimo, durante la fertirrigazione.

COME CAMBIANO LE PRODUZIONI AGRICOLE

Le produzioni cambiano. Inoculando composti microbici nel terreno, la pianta riesce ad esprimere le sue massime potenzialità intrinseche sia per quanto riguarda la resistenza alle avversità e alle malattie sia per ciò che concerne la produttività. Questo si riflette in una maggior resa produttiva con una dimensione più omogenea dei frutti, una riduzione sensibile negli scarti e proprietà gustative e nutrizionali superiori alla media.

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