CHE COSA È L’INNESTO

L’innesto è una pratica agronomica per la moltiplicazione agamica delle piante realizzata con la fusione anatomo-fisiologica di due individui differenti detti bionti.

Con l’innesto si ottiene lo sviluppo della pianta aerea della pianta prescelta (fusto e foglie) su parte del fusto (a volte estremamente ridotto) di un altro soggetto destinato a conferire l’apparato radicale.

La pianta che fornisce l’apparato aereo si chiama nesto, e non è altro che una porzione staccata dalla pianta madre che si vuole moltiplicare.

La pianta che fornisce l’apparato radicale si chiama portainnesto e può provenire, a seconda delle necessità, sia da propagazione gamica (da seme) che agamica (talea, propagaggine ecc..).

I BIONTI

I bionti sono detti:

Talvolta, l’innesto si realizza con tre individui, interponendo fra il portinnesto e il nesto un terzo bionte, detto intermediario.

Una pianta innestata è un albero, un arbusto o, meno frequentemente, una pianta erbacea, ottenuta dall’unione di due o più individui, detti bionti.

IN CHE COSA CONSISTE L’INNESTO

L’innesto consiste nel saldare, sul portinnesto una parte di pianta del nesto, detta marza, rappresentata da una porzione di ramo o da una gemma. In quest’ultimo caso detta occhio o scudetto. Si ottiene in questo modo un’unica pianta formata da due porzioni diverse. La fusione istologica avviene grazie al callo che si forma fra le due superfici tagliate, precisamente dove combaciano i meristemi cambiali.

SCOPO DELL’INNESTO

L’innesto permette la riproduzione agamica, con tutti i suoi vantaggi, di quelle specie o varietà che non possono essere moltiplicate per talea o per margotta.

Permette inoltre di sommare i vantaggi di un apparato radicale particolarmente valido e resistente all’avversità, atmosferiche o parassitarie, alle qualità dell’apparato aereo della pianta o varietà prescelta.

Se l’innesto viene praticato su portainnesto di appropriate dimensioni, può consentire uno sviluppo rapido della pianta prescelta come nesto.

Le parti destinate a costituire la nuova pianta (nesto e portainnesto) vengono commercialmente definite materiale di propagazione o nesto. Il materiale di propagazione più innovativo può essere protetto da brevetto.

DOVE VIENE ADOTTATO

L’innesto viene diffusamente adottato per la moltiplicazione di piante legnose, raramente per quelle erbacee, in floricoltura, nel giardinaggio e nella frutticoltura. La buona riuscita dell’innesto dipende da una tecnica perfetta, che consiste nel creare tagli dell’innesto e del portainnesto il più possibile uguali o talvolta perfettamente coincidenti (come nel caso dell’innesto a doppio spacco inglese) nel giusto periodo (solitamente in primavera o alla fine dell’estate, quando cioè le piante sono ‘in succhio’).

FUNZIONI DELL’INNESTO

Le funzioni dell’innesto sono molteplici:

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