Con il termine dieta, oltre che l’astinenza dal cibo per motivi di salute, si indica un determinato regime alimentare. Tale regime alimentare prevede l’assunzione di determinate quantità e qualità di alimenti ossia la scelta e l’abbinamento corretto di particolari alimenti.
IL RUOLO DELLA DIETA
La dieta esercita un ruolo preventivo e terapeutico nelle malattie metaboliche e cardiovascolari. Gli studi confermano infatti che tra fattori ambientali che influiscono sullo stile di vita e che possono contribuire ad un netto miglioramento della qualità della vita inteso anche come prolungamento dell’esistenza, sono:
- il comportamento alimentare.
- l’attività fisica.
Analizziamo nel dettaglio cosa è consigliato mangiare durante il giorno e quali modi diversi di abbinare i cibi possono esistere.
Molti sicuramente associano la parola dieta a immagini di digiuni e sacrifici. Questo, però, è un pregiudizio da sfatare. La dieta, infatti, non è altro che la quantità di principi nutritivi che devi assumere ogni giorno perché il tuo corpo possa svolgere normalmente le sue attività e mantenersi in buona salute.
I FATTORI CHE INFLUENZANO IL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
La scelta adeguata di alimenti è soddisfare i fabbisogni nutrizionali significa tradurre gli alimenti in nutrienti. L’uomo non introduce nutrienti, ma alimenti.
I fattori che influenzano il comportamento alimentare sono:
- Fisiologici (età, sesso, patologie, stati fisiologici allattamento, gravidanza).
- Socio-economici (lavoro, stato sociale, marketing alimentare).
- Culturali (tradizioni locali, religioni, etnie).
LA DIETA COME RESTRIZIONE CALORICA
La dieta intesa come restrizione calorica aumenta:
- la longevità.
- la resistenza allo stress ossidativo.
- l’omeostasi del glucosio.
- la sensibilità all’insulina.
- una minore insorgenza di disturbi associati all’invecchiamento.
QUALE DIETA BISOGNA SEGUIRE
La dieta è l’alimentazione razionale ed equilibrata. La parola dieta significa “modo di vivere” ed intende un regime alimentare definito. Le abitudini alimentari costituiscono una parte importante del nostro modo di vivere.
I fabbisogni nutrizionali variano da persona a persona. Non esiste una sola dieta che vada bene per tutti: ogni dieta va fatta su misura delle necessità individuali, che sono molto diverse.
In ogni caso, è importante che la dieta comprenda una grande varietà di cibi, anche se ce ne sono alcuni che è bene che si mangino in piccole quantità, come i dolci, le merendine e le caramelle. Oltre a contenere molti grassi saturi e a dare troppe calorie, tutti questi cibi contengono infatti molto saccarosio, lo zucchero che favorisce più di tutti la carie ai denti.
Se poi sono di quelli che rimangono attaccati a lungo ai denti dopo che li hai masticati, come i biscotti, la marmellata o il cioccolato, è ancora peggio. Lo stesso vale per le bevande acide, come le bibite analcoliche e i succhi di frutta. Non mangiare nemmeno troppi formaggini.
I formaggini, infatti, vengono trattati con polifosfati, che possono rendere difficile l’utilizzazione del calcio, e, quindi, influire negativamente sullo sviluppo delle ossa. Inoltre hanno scarso valore nutritivo: più del 50% è costituito da acqua, mentre solo il 12% da proteine. Se vuoi mangiare sano, bevi più latte e mangia più formaggi e ricotta.
CHE COSA E’ LA DIETA, LA DIETOLOGIA E LA DIETETICA
- Dieta: Generalmente, la parola “dieta” viene intesa in senso restrittivo o curativo: infatti, è associata alla necessità di limitare l’assunzione di cibo in seguito a un particolare stato patologico o a un eccessivo accumulo di “grasso” nel corpo. Ciò limita il significato letterale della parola (daita, di antica origine greca), corrispondente al più ampio concetto di “norme di vita” (alimentazione, attività fisica, riposo, ecc.), atte a mantenere lo stato di salute. Una dieta, pertanto, non deve essere intesa come un regime alimentare ipocalorico, ma, in maniera più ampia, come l’insieme degli alimenti e delle bevande assunti da un soggetto per soddisfare il proprio fabbisogno.
- Dietologia: La disciplina che studia gli effetti dell’assunzione dei nutrienti nei processi fisiologici, metabolici, psicologici e comportamentali dell’individuo viene definita dietologia.
- Dietetica: L’attività di elaborazione delle diete in base a un equilibrio tra i costituenti biochimici e le calorie nelle diverse età e condizioni fisiologiche in assenza di patologie viene definita.
DIETOTERAPIA
Quando una dieta è in grado di influenzare la terapia (cioè la cura) di una determinata patologia, interviene una specifica disciplina, la dietoterapia o dieta terapeutica, che consiste nella modificazione delle abitudini alimentari di un paziente allo scopo di correggere un certo quadro patologico. Di norma, infatti, l’alimentazione deve essere intesa come un aiuto alla terapia; tuttavia, in alcuni casi, la dieta diventa l’unico vero intervento terapeutico indispensabile e necessario, come nel caso della celiachia (intolleranza permanente al glutine) o nella galattosemia (incapacità a metabolizzare il galattosio). Una dieta influisce sull’evoluzione di una malattia nello spazio di mesi e, oltre ad agire come coadiuvante di terapie farmacologiche, può svolgere anche altre importanti funzioni:
- Preparare l’organismo all’esecuzione di esami clinico-diagnostici.
- Contrastare gli effetti indesiderati di alcuni farmaci.
- Consentire la diagnosi delle allergie alimentari (dieta di eliminazione).
- Ristabilire l’equilibrio metabolico in pazienti malnutriti a seguito di malattie tumorali o intestinali.
- Prevenire molte patologie, soprattutto nei pazienti a rischio.
CARATTERISTICHE DELLE DIETOTERAPIE
Ogni dieta terapeutica deve essere sempre personalizzata e adeguata alle particolari esigenze dell’individuo in questione; deve essere elaborata esclusivamente da un nutrizionista o da un dietologo ed essere corredata da un menu che specifichi qualità e quantità (in peso) degli alimenti da assumere. Inoltre, è necessario che riporti chiaramente gli alimenti permessi, quelli da usare con moderazione e quelli proibiti, nonché alcune avvertenze generali relative alle norme da seguire nel comportamento alimentare e nello stile di vita.
La personalizzazione del programma alimentare dovrà tenere conto di:
- Cibi più o meno graditi.
- Eventuali intolleranze e ipersensibilità alimentari.
- Abitudini alimentari (pranzo fuori casa, in mensa, orari dei pasti, ecc..).
- Particolari abitudini di vita (per esempio diete vegetariane).
- Eventuali restrizioni di natura religiosa.
- Motivazioni e coinvolgimento.
- Necessità energetiche e di particolari nutrienti.
- Necessità di eventuali integrazioni dietetiche.
- Durata della prescrizione dietetica.
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