La stalla è un edificio adibito a luogo di ricovero per animali. In particolar modo per “stalla” spesso si intende il luogo adibito alla manutenzione, foraggiatura e riposo dei bovini.
Per altri animali da fattoria la stalla assume nomi precisi per:
- I suini (maiali e simili) viene chiamata porcile.
- Gli ovini viene chiamata ovile.
- I caprini viene chiamata caprile.
- Il pollame in generale viene chiamata pollaio.
- I conigli è una conigliera.
- Gli equini è una scuderia.
- I bovini, viene comunemente chiamata “stalla”.
STRUTTURA STANDARD DI UNA STALLA
Una stalla viene solitamente progettata in base all’animale specifico che dovrà usufruirne mantenendo però alcune caratteristiche fondamentali.
Ogni costruzione del genere deve avere due scopi fondamentali: fornire all’animale tutto ciò di cui ha bisogno senza aiuto esterno ed impedire che esso scappi, oltre che preservarlo dagli agenti atmosferici.
Per poter far ciò tutte le stalle sono solitamente recintate, chiuse o provviste di aree perimetrate per singoli capi o per gruppi di capi; e provviste di una zona in cui ogni animale può nutrirsi (spesso definita mangiatoia).
COSA DEVE GARANTIRE UNA STALLA
La progettazione delle strutture di una stalla deve essere eseguita in relazione a tutto il complesso aziendale (fienili, silos, ricoveri macchine, magazzini, abitazioni ecc..)
La stalla deve garantire:
- Buone condizioni ambientali per l’animale sia sotto l’aspetto igienico che microambientale.
- Costi di realizzazione contenuti (costruzione di strutture funzionali e non eleganti dal punto di vista architettonico).
- Condizioni di lavoro ottimali per gli addetti alla stalla con il minore impiego di manodopera possibile.
Lo studio della disposizione dei fabbricati assume nella gestione del centro zootecnico, una importanza spesso maggiore rispetto al tipo di stabulazione da adottare.
LA PROGETTAZIONE DI UN RICOVERO ZOOTECNICO
- Ricercare la soluzione più razionale sia sotto l’aspetto tecnico che economico.
- Conoscenza del contesto aziendale (fabbricati esistenti, disponibilità di aree operative, manodopera disponibile).
- Garantire l’habitat ottimale per permettere all’animale di estrinsecare le proprie potenzialità produttive, siano esse carne, latte, uova o altro.
- Garantire agli addetti alla stalla condizioni di lavoro salubri e una organizzazione del lavoro razionale (minori livelli di faticosità).
- Individuare il rapporto ottimale uomo-animale-ambiente.
- Un fattore limitante per le scelte (molto spesso trascurato in fase di progettazione) è la gestione delle deiezioni.
- Economicamente bisogna considerare il costo d’uso dei ricoveri il quale dipende oltre che dal costo di costruzione anche dalla durata dell’ammortamento, dal costo del denaro, dal costo di manutenzione.
LE STALLE PER BOVINI
Nelle aziende in cui è effettuato l’allevamento dei bovini la stalla rappresenta il centro produttivo aziendale. Gran parte delle attività sono collaterali, accessorie e finalizzate a garantire il corretto svolgimento del ciclo di allevamento delle vacche in produzione e della loro riproduzione.
Le strutture classiche dell’allevamento dei bovini sono generalmente costituite da:
- Stalle per ricovero animali (comprendenti infermeria e sala parto).
- Area di esercizio scoperta (questa zona talvolta può essere assente).
I LOCALI ACCESSORI ALLA STALLA
I locali accessori alla stalla possono essere:
- Locali per la conservazione degli alimenti e dei lettimi (fienili, sili, pagliai).
- Mangimificio, ovvero un locale adibito alla preparazione dei mangimi.
- Locali per la raccolta e la conservazione dei prodotti (sala di mungitura, sala del latte).
- Strutture per lo stoccaggio delle deiezioni animali (letame o liquame).
COME PUO’ ESSERE UNA STALLA PER BOVINI
La stalla per bovini si distingue, in base alle modalità di stabulazione, in:
- Fissa: dove l’animale si trova legato a una “posta”, la mungitura può essere effettuata alla posta o in sala di mungitura.
- Libera: dove l’animale si muove liberamente all’interno di recinti. La mungitura è effettuata in sala di mungitura.
La scelta del sistema di stabulazione oltre che da ragioni ambientali e dal sistema tecnico/economico di riferimento, dipende dalle dimensioni della mandria e dal livello di meccanizzazione dell’azienda stessa.
LE STALLE A STABULAZIONE LIBERA
La pratica prevalente e largamente comune nei moderni allevamenti è la stabulazione libera del bestiame. Gli animali sono tenuti liberi in box collettivi, suddivisi per gruppi omogenei. Possono disporre, in alcuni casi, di aree di esercizio all’aperto.
Le stalle a stabulazione libera sono costituite dalle seguenti aree funzionali:
- Zona di riposo: o a cuccette, su due o più file, disposte parallelamente o perpendicolarmente, rispetto alla corsia di foraggiamento. La soluzione a cuccette è sempre più diffusa, anche a causa delle difficoltà di approvvigionamento della paglia e del suo costo di gestione; o a lettiera permanente su paglia, sempre con annessa corsia di foraggiamento.
- Zona di alimentazione: la corsia può essere pavimentata in battuto di cemento, e servita da raschiatore per l’asportazione delle deiezioni, o in pavimento fessurato con caduta e deflusso sottostante delle deiezioni.
- Zona di esercizio: generalmente scoperta, che consente agli animali di spostarsi o ricercare condizioni ambientali idonee. I recinti all’aperto, denominati paddock, sono pavimentati in battuto cementizio e caratterizzati da pendenze atte a garantire l’evacuazione dei liquami verso canalette o vasche di raccolta. Nelle stalle più recenti si tende a eliminare il paddock per evitare che gli animali si sdraino su superfici coperte da liquame (con conseguente insudiciamento delle mammelle) e per ridurre l’ammontare di acqua piovana da intercettare ed inviare a stoccaggio.
I LOCALI PRESENTI NEL FABBRICATO
All’interno del fabbricato sono presenti i locali per:
- Stabulazione delle manze.
- Stabulazione dei vitelli (i box individuali esterni servono per le prime settimane).
- Infermeria e parto.
Non esiste una tipologia di stalla prevalente; si rileva la presenza sia di strutture chiuse (con tamponamenti perimetrali), sia di strutture del tutto aperte (grandi tettoie). La tipologia dei fabbricati dipende dalle condizioni climatiche, e in particolare dalla piovosità, che gioca un ruolo determinante sulla scelta del tipo di organizzazione interna (lettiera o cuccetta) e, quindi, sui sistemi di pulizia delle stalle e di gestione delle deiezioni.
ELEMENTI CARATTERISTICI DELLE STALLE MODERNE
Elementi caratteristici delle moderne stalle, oltre alla stabulazione libera, sono:
- La dislocazione della zona di alimentazione su uno od entrambi i lati lunghi della stalla.
- La zona di mungitura, in genere dislocata su uno dei lati corti (ma in alcuni casi anche in zona baricentrica).
- La raccolta delle deiezioni sul lato corto opposto a quello della mungitura.
Le operazioni di pulizia ed asportazione delle deiezioni sono in genere affidate a macchine semiautomatiche. Vi è poi la necessità di intervento manuale all’interno dei recinti del ricovero per il rifacimento delle lettiere (dove presenti) con periodicità ed intensità di lavoro molto variabili in relazione al tipo di gestione. In alcuni casi tali operazioni sono svolte con l’ausilio di mezzi meccanici quali trattori con pala e/o macchine trincia-impagliatrici.
In tutti i casi in cui gli operatori entrano nei recinti nella zona di stabulazione, gli animali devono poter essere allontanati mediante l’uso di cancelli separatori dalla zona di operazione o intrappolati con rastrelliere catturanti (dislocate nella zona di alimentazione) e comandabili dall’esterno.
L’ALIMENTAZIONE PER I BOVINI
L’alimentazione è in genere effettuata dall’esterno dei recinti mediante appositi carri distributori semoventi o trainati che distribuiscono l’alimento direttamente nelle mangiatoie.
Esiste anche la possibilità di una distribuzione singolarizzata mediante impianti distributori fissi in grado di riconoscere il singolo animale ed erogare quantità predeterminate di alimento.
LA STALLA A STABULAZIONE FISSA
Nei piccoli allevamenti da latte i maschi, e parte delle femmine da rimonta, vengono ingrassati direttamente nella stalla.
Si distingue in base al numero di ordini di poste in:
- Stalla a una fila: da una parte vi è la piattaforma letame e dall’altra il locale latte. Se non vi è corsia di alimentazione (occorrono più di 20 capi per giustificarla), il foraggio viene messo in mangiatoia passando tra le vacche o attraverso apposite bocchette esterne. La ventilazione naturale è spesso carente.
- Stalla a due file: (indicata per più di 20 vacche) può prevedere la soluzione “groppa a groppa” o “testa a testa”; in questo secondo caso si realizza un edificio più compatto.
La posta è composta da una mangiatoia, un piano su cui si sdraia il bovino, tenuto in posizione da apposito attacco e da una cunetta, detta anche zanella, in cui si raccolgono le deiezioni.
Anteriormente alla posta vi è la corsia di alimentazione e posteriormente la corsia di servizio.
Il lavoro, in tale tipologia di stabulazione, è sicuramente difficoltoso sia per la mungitura, sia per l’alimentazione. Si riscontrano spesso bassa produttività del lavoro e problemi sanitari, sia per il permanere degli animali in condizioni vincolate sia per le precarie condizioni ambientali presenti nei ricoveri.
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