COME DEFINIRE L’ALLEVAMENTO BIOLOGICO

come definire l'allevamento biologico

L’allevamento biologico, o zootecnia biologica, nasce in tempi recenti come risposta ai difetti dell’allevamento intensivo.

Per allevamento biologico si intende un allevamento che rispetti gli animali, l’ambiente e il consumatore finale.

LE CARATTERISTICHE DELL’ALLEVAMENTO BIOLOGICO

Le caratteristiche principali dell’allevamento biologico sono:

IL METODO BIOLOGICO È LEGATO ALLATERRA

L’allevamento degli animali con metodo biologico è fortemente legato alla terra; il numero dei capi di bestiame che possono essere allevati in una fattoria biologica è infatti strettamente legato alla superficie disponibile. I sistemi di allevamento adottati devono soddisfare i bisogni etologici e fisiologici degli animali. Pertanto essi devono consentire agli animali allevati di esprimere il loro comportamento naturale e debbono garantirgli sistemi di vita adeguati. In base a ciò che stabilisce la legge in tema di allevamento biologico, sono vietati il trapianto degli embrioni e la manipolazione genetica per produrre razze più efficienti, mentre durante il trasporto da un luogo all’altro gli allevatori devono garantire il benessere degli animali. Per questo si consiglia di effettuare brevi spostamenti, che non affatichino o disturbino troppo il bestiame.

LE NORME DELL’UNIONE EUROPEA

Anche l’allevamento biologico segue delle norme ben precise stabilite dall’Unione Europea, attraverso il Regolamento CE 1804/99, convertito in decreto ministeriale nel 2000. Gli addetti utilizzano tecniche conformi alle esigenze degli animali – ad esempio allevandoli all’aperto e nutrendoli, secondo il loro fabbisogno nutritivo, con foraggio biologico coltivato sui loro stessi terreni o nelle zone limitrofe. Evitano tecniche o sostanze che possano forzare la crescita degli animali, bandiscono alcuni metodi industriali di gestione dell’allevamento e per la cura delle malattie utilizzano soprattutto rimedi omeopatici e fitoterapici.

LA PRODUZIONE ANIMALE DA AGRICOLTURA BIOLOGICA

Anche se meno conosciuta di quella vegetale, anche la produzione di alimenti di origine animale può essere fatta seguendo le regole del biologico. Se si sceglie di avviare un allevamento biologico, bisognerà prima di tutto scegliere razze autoctone, che si adattano meglio all’ambiente e al clima del luogo dove vogliamo allevarli.

Occorrerà inoltre fare attenzione a queste 5 regole:

  1. Il numero degli animali che vogliamo allevare dovrà essere proporzionato alla superficie dei pascoli che abbiamo a disposizione. Lo spazio vitale infatti è la prima cosa di cui tenere conto se si vuole garantire agli animali una vita sana e felice.
  2. L’alimentazione dovrà essere bilanciata e equilibrata in accordo con i fabbisogni nutrizionali degli animali. I mangimi dovranno essere di provenienza biologica (preferibilmente dall’azienda stessa che alleva gli animali) e di origine vegetale.
  3. Curare gli animali che si ammalano con metodi etici e rispettosi della vita dell’animale malato e anche di quella degli altri animali dell’allevamento, evitando di distribuire a tappeto farmaci preventivi e isolando i malati per poterli curare al meglio.
  4. Sono vietati metodi violenti e brutali nei confronti degli animali, in particolare nel caso questi vengano trasportati in camion e furgoni, il tragitto dovrà essere il più breve possibile e non dovranno essere somministrati agli animali calmanti e farmaci.
  5. Il trattamento degli animali al momento della macellazione o dell’abbattimento deve limitarne il più possibile la tensione e la sofferenza nel rispetto delle condizioni igienico sanitarie delle strutture dove avviene questo processo.

IL TRASPORTO DEGLI ANIMALI

Il trasporto del bestiame deve essere quanto più breve possibile ed effettuarsi in modo da affaticare il meno possibile gli animali. Le operazioni di carico e scarico devono effettuarsi senza brutalità. E’ vietato l’uso di calmanti durante il tragitto.

Il trattamento degli animali al momento della macellazione o dell’abbattimento deve limitare la tensione e, nello stesso tempo, offrire le dovute garanzie rispetto all’identificazione e alla separazione degli animali biologici da quelli convenzionali Naturalmente, gli allevatori, al momento della macellazione o dell’abbattimento degli animali, devono far in modo di limitare il più possibile la tensione durante il processo e garantire la possibilità di identificare chiaramente l’animale proveniente da allevamento biologico e quello da allevamento tradizionale.

LA SCELTA DELLE RAZZE

È preferibile allevare razze autoctone, che siano ben adattate alle condizioni ambientali locali, resistenti alle malattie e adatte alla stabulazione all’aperto.

I RICOVERI E LE NORME IGIENICHE

Le condizioni di allevamento devono tenere conto del comportamento innato degli animali. In particolare. le strutture per l’allevamento devono essere salubri, correttamente dimensionate al carico di bestiame e devono consentire l’isolamento dei capi che necessitano di cure mediche. Inoltre devono essere assicurati sufficiente spazio libero a disposizione degli animali. Per ogni specie e categoria di animali il Regolamento CE 1804/99 definisce degli spazi minimi che devono essere garantiti sia al coperto (in stalle, ricoveri) sia all’aperto (paddock e altro).

L’ALIMENTAZIONE

Gli animali devono essere alimentati secondo i loro fabbisogni con prodotti vegetali ottenuti con metodo di produzione biologico, coltivati di preferenza nella stessa azienda o nel comprensorio in cui l’azienda ricade.

La dieta deve essere bilanciata in accordo con i fabbisogni nutrizionali degli animali. Il 100% degli alimenti dovrebbe essere di origine biologica controllata. Tuttavia, poiché ci possono essere delle difficoltà nell’approvvigionamento di alimenti biologici, è consentito l’impiego di alimenti non biologici fino al limite massimo del 10 % per i ruminanti e del 20% per gli altri animali, calcolati sulla sostanza secca della razione alimentare.

Non possono comunque mai essere somministrati agli animali allevati con metodo biologico: stimolatori di crescita o stimolatori dell’appetito sintetici; conservanti e coloranti; urea; sottoprodotti animali (es. residui di macello o farine di pesce) ai ruminanti e agli erbivori monogastrici, fatta eccezione per il latte e i prodotti lattiero-caseari; escrementi o altri rifiuti animali; alimenti sottoposti a trattamenti con solventi (es. panelli di soia o altri semi oleosi) o addizionati di agenti chimici in genere; organismi geneticamente modificati; vitamine sintetiche.

Gli animali vengono allevati con tecniche che rispettino il loro benessere e nutriti con prodotti vegetali biologici. Sono vietate tecniche di forzatura della crescita e metodi industriali di gestione dell’allevamento, mentre per la cura di eventuali malattie si utilizza una medicina veterinaria basata principalmente sull’uso di rimedi omeopatici e fitoterapici.

Vi consiglio l’acquisto dei libri “Produzioni animali”:   CLICCA QUI - CLICCA QUA
Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUA

Questo articolo contiene link di affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie )

La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL

Vuoi abilitare le notifiche?
Attiva