COME E QUANDO PRATICARE L’INNESTO

come e quando praticare l'innesto

Le piante si riproducono, oltre che per talea, per propaggine, margotta e semina, anche con l’innesto.

L’innesto è una pratica colturale di moltiplicazione che consiste nell’unire una parte viva di una pianta (marza) su un’altra pianta di specie molto affine (portainnesto). Al momento dell’innesto è necessario verificare che sia la marza che il portainnesto siano nella fase vegetativa: l ‘attecchimento dell’innesto sarà poi caratterizzato dalla ripresa della crescita da parte della marza. Il periodo migliore per procedere ad un innesto è tra l’inizio della primavera e il mese di agosto. In condizioni di aria molto secca e temperatura elevata è preferibile innestare in prima mattinata.

LE INDICAZIONI UTILI PER L’INNESTO

Vediamo nel dettaglio quando innestare una pianta, dandovi alcune indicazioni utili.

Il periodo migliore per praticare l’innesto alle piante cade generalmente in primavera o in autunno.

Deve essere eseguito utilizzando delle gemme ancora dormienti, le marze, che generalmente si prelevano con la potatura invernale.  Il classico esempio di innesto piante è dato da una pianta di agrumi che produce in una metà arancia e nell’altra metà limoni.

L’EPOCA E IL TIPO DI INNESTO

Epoca e tipo di innesto sono due elementi fortemente correlati. Innanzitutto bisogna chiarire che il momento per praticare l’innesto va individuato non tanto sul calendario quanto  dall’osservazione dello stadio vegetativo in cui si trova la pianta.

Per la stessa pianta lo stadio vegetativo può variare a seconda della latitudine, altitudine, esposizione (che sono elementi di individuazione del piano climatico) e dell’andamento stagionale più o meno precoce.

Gli innesti possono essere praticati infatti con la pianta in piena fase vegetativa, con la piantala in fase di pre-riposo o con la pianta a riposo… naturalmente con tecniche e accorgimenti diversi!

In piena vegetazione o in pre-riposo si preferiscono gli innesti sotto corteccia in tale fase vegetativa infatti, grazie all’abbondanza della linfa in circolazione, la corteccia si solleva facilmente, rendendo accessibile la sottostante zona cambiale.

Per questi tipi di innesto la saldatura tra la porzione di nesto e il portainnesto avviene quasi subito. Se la pianta in piena vegetazione (a tarda primavera o all’inizio dell’estate) le gemme dal nesto cominceranno a vegetare subito, dando luogo a germogli e rametti erbacei che a tarda estate dovranno lignificare.

Se la pianta è in pre-riposo (a fine estate), dopo la saldatura tra porzione di nesto e portainnesti la gemma del resto entra a riposo, e comincerà a vegetare solo una successiva primavera.

COME SI FA L’INNESTO PIANTE: INDICAZIONI GENERALI

Se si desidera praticare un innesto a primavera, bisogna preventivamente raccogliere le marze (una porzione di ramo provvista di una o più gemme). La raccolta delle marze avviene a fine inverno, prima della ripresa vegetativa delle piante: sarà sufficiente conservarle in frigorifero avvolti in semplici fogli di giornali e poi chiusi in sacchetti della spazzatura.

Durante il periodo autunnale gli innesti attraverseranno un periodo di riposo, nel quale dovranno essere riparati dal freddo e dal gelo.

CONSIGLI

COME DEVE ESSERE LA MARZA PER INNESTO

La marza deve essere un ramo di 15 cm. Le marze dovranno essere prelevate da rami giovani con corteccia ancora tenera e lucente. I rami, infatti, non dovranno essere più vecchi di un anno.

QUAL’E’ IL PERIODO D’INNESTO

Il periodo migliore per eseguire tali operazioni corrisponde a quello di piena attività delle piante in quanto la linfa circola abbondantemente e rende molto semplice il distacco della corteccia.

Quando innestare una pianta? In realtà l’innesto può essere diviso in due fasi, nella prima si preleva la marza e nella seconda si impianta la marza nel portainnesto.

La marza si preleva tra i mesi di gennaio e febbraio. La marza si va a innestare sul portainnesto dal mese di marzo, con la ripresa vegetativa delle piante.

I VARI TIPI DI INNESTO

Esistono molti tipi di innesto e si differenziano per la forma del taglio. Per citare solo alcuni tipi di innesto vi segnaliamo:

LE REGOLE BASE PER L’INNESTO

Per garantire l’attecchimento dell’innesto, a prescindere dal tipo di taglio adottato, bisogna rispettare queste tre regole di base:

  1. Fissare le due estremità con dell’apposito mastice per innesto.
  2. Far combaciare i due margini fermandoli con l’apposita rafia (in mancanza della rafia utilizzare del semplice nastro isolante).
  3. Nell’attesa dell’attecchimento, proteggere l’innesto dal freddo. Il segnale più eclatante sarà la comparsa di nuovi germogli.

Per aumentare le possibilità di attecchimento, oltre all’impiego di un mastice stimolante e protettivo, è necessario praticare un taglio netto, pulito e senza sbavature. Un taglio non netto potrebbe causare sofferenze alla pianta e compromettere il successo dell’intera operazione.

COME FARE UN INNESTO A UN ALBERO DA FRUTTO

  1. Scegliere portainnesto e marza.
  2. Regolare le forbici al tipo di taglio (e innesto) desiderato.
  3. Tagliare la marza e il ramo del portainnesto dove si desidera impiantare la marza.
  4. Congiungere la marza al portainnesto aggiungendo del mastice.
  5. Sigillare con rafia o nastro da innesto.
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