COME PROGETTARE UN GIARDINO CON I GIUSTI ACCOSTAMENTI

come progettare un giardino con i giusti accostamenti

La progettazione dei giardini, o garden design, è una pratica di confine tra giardinaggio, botanica, architettura e design. Può essere praticata dai proprietari stessi del giardino o da professionisti di vario livello. La maggior parte dei quali hanno competenze specifiche in materia di orticoltura, design o anche architettura.

L’ACCOSTAMENTO DELLE PIANTE

Per avere un bel giardino armonioso bisogna saper accostare tra loro le piante, questo richiede gusto, le piante perenni e annuali hanno un ruolo molto importante nel architettura del verde, nel creare le macchie fiorite si possono associare tra loro con buon successo specie tuberose e rizomose.

Su come progettare un giardino bisogna usare come criterio generale la collocazione di due elementi: altezza e accostabilità di colori. Le piantine più alte si inseriscono al centro o ai bordi, quelle più basse formano le bordure.

VALORIZZARE I PENDII

I pendii possono venire valorizzati dal fogliame e dal colore dei fiori, si ha inoltre il vantaggio di trattenere il terreno e limitare le infestanti. E sempre meglio che un pendio non abbia un aspetto troppo regolare, nella progettazione bisogna valorizzare le asperità e la conformazione senza entrare in conflitto con il resto del giardino.

COME PROGETTARE UN GIARDINO FAI DA TE

ll giardino viene sempre più diffusamente concepito come una cornice della casa, eletto a spazio godibile, legato ad una situazione di carattere prettamente oggettiva. Un progetto viene elaborato tenendo conto di valori biometrici strutturali e di simmetria ambientale, budget di cui si dispone, il tipo d’utilizzo che s’intende farne.

Elemento estremamente importante su come progettare un giardino fai da te è la definizione dei colori base e il loro accostamento cromatico delle diverse specie arboree.

GLI ACCOSTAMENTI DI COLORE, UNA SCELTA DIFFICILE

Gli accostamenti di colore sono una scelta difficile da effettuare, per cui è meglio tracciare su carta il progetto da realizzare a matita, in bianco e nero, per poi passare all’applicazione dei colori per cercare di simulare l’effetto finale. Operando in questo modo, è certamente più facile evitare errori, perché un conto è cancellare con la gomma un risultato poco soddisfacente, ben altra cosa è dover spostare le piante nel momento meno favorevole al trapianto.

Chiunque può decidere di accostare due o più piante particolarmente decorative che gli piaccia vedere vicine, oppure può apprezzare il portamento o il genere di una pianta mai vista prima, ma un bel giardino è fatto anche di aggiunte casuali. Gli accostamenti possono essere fatti in base a uno o più schemi, a seconda dell’elemento che si vuole evidenziare, si tratti delle dimensioni, della tonalità, della struttura oppure dei volumi, ma perché questi siano interessanti e ben assortiti, è necessario fare delle prove, e la soluzione su carta resta sempre la migliore.

LE RAGIONI DELL’ACCOSTAMENTI DI SPECIE E DI COLORE

Le ragioni per cui nell’impiantare un giardino si devono considerare gli accostamenti di specie prima ancora di quelli di colore, sono infinite. Bisogna anche ricordare che i colori scuri sono meno visibili dei colori chiari che, ovviamente, spiccano di più e, inoltre, che il contrasto ripetuto continuamente non è per nulla riposante.

Il giardino, così come il terrazzo anche se in dimensioni decisamente diverse, deve essere un luogo dove trascorrere del tempo in assoluto relax, per cui la sensazione che esso deve trasmettere deve essere di serenità, distensione. Quindi, vanno sempre evitati degli accostamenti un po’ troppo arditi, ma bisogna cercare di realizzare tavolozze di colori complementari, ovvero di colori simili e non troppo contrastanti tra loro.

LE PIANTE INCOMPATIBILI

Potrebbe succedere, ad esempio, che due piante accostate nel modo che sembrerebbe più adatto risultino poi essere incompatibili tra loro anche se possono essere piante molto simili e al tempo stesso molto diverse, come accade per piante dalle stesse sfumature di verde, ad esempio, ma dalle proporzioni completamente differenti. Un esempio di questa situazione potrebbe essere dato dalle Bergenie accostate all’Eliotropio all’inizio della primavera.

Le foglie di entrambe le specie sono grandi, robuste e tondeggianti, ma mentre le prime sono lucide, le seconde invece sono opache. Un altro accostamento di piante di questo tipo è dato dall’abbinamento della Francoa ramosa con la Dierame pulcherrima, due specie grandi, esili, che ondeggiando possono intrecciarsi mescolando le infiorescenze bianche con le campanule purpuree.

In un certo senso ci vuole organizzazione, in modo da accostare tra loro piante dello stesso tipo.

GLI ACCOSTAMENTI NEL BORDO

Nel bordo misto esistono per forza contrasti e accostamenti che di per se stessi potrebbero non essere compatibili, ma nell’insieme diventano gradevoli. Il segreto sta nel saper scegliere un motivo e farne quindi un tema. Il colore, che è indubbiamente il motivo dominante in un giardino, sia che sia rappresentato dai fiori, dal verde dell’erba, dal grigio dei lastricati o quant’altro, deve tornare e ritornare nell’armonia dell’insieme, proprio come un singolo accordo nell’armonia di una composizione musicale. Solo così il giardino saprà acquisire una sua precisa personalità ed eleganza.

COME PROGETTARE UN GIARDINO CON VARIABILI CROMATICHE

Gli elementi che vanno ad influenzare gli accostamenti, sono molteplici, ne elencherò alcuni:

Valutate queste variabili si possono tracciare alcune regole di massima per iniziare ad elaborare il nostro progetto. Le aiuole situabili al margine del prato, superficie che deve rimanere incontaminata, che si può interrompere nella sua continuità solo qualora l’area superi i quattrocento metri quadri, per evitare i cosiddetti miraggi para desertici.

Sempre più si realizzano aiuole attorno alla casa, lungo i viali d’accesso, bordure a sintesi di gruppi di cespugli o muretti a secco, in qualità d’amplificatori pluricromatici.

Bisogna reinterpretare lo spazio che banalmente viene definito aiuola, realizzandola senza inserirne interruzioni o frazionamenti antiestetici, devono essere poco profonde, allungate snelle, con piante in ordine d’altezza decrescente dal margine esterno verso quello interno.

La scelta che c’è data tra le specie perenni, vivaci, annuali, biennali, con colori epoche di fioritura, ed esigenze d’esposizione così varie, ci lasciano una libertà di scelta estremamente ampia. Gli schemi di base dell’architettura paesaggistica ricercano l’armonia delle linee dando un largo spazio alle pluricromie dei colori stilizzati, derivanti dall’edificio in cui andranno ad inserirsi.

Per ottenere un progetto che risponda alle nostre aspettative e bene affidarsi, a persone esperte che sappiano progettare il giardino che corrisponda a pieno alle nostre aspettative.

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