COME SI COLTIVA IL POMODORO

come si coltiva il pomodoro

Il pomodoro è di gran lunga l’ortaggio più amato dagli italiani. La sua coltivazione è semplice, tanto che con poche (ma giuste) cure si possono a raccogliere in abbondanza per tutta l’estate.

Come per tutti gli ortaggi, anche per il pomodoro è necessario iniziare a coltivare nel momento opportuno e seguire le piante quel poco che basta per assicurargli condizioni ideali di crescita. Ecco tutti i consigli, dalla semina alla raccolta, per chi coltiva il re degli ortaggi.

CARATTERISTICHE DELLA PIANTA DI POMODORO

Originario del Sud America, il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una specie perenne coltivata come annuale. È un ortaggio che ama il caldo e la luce del sole mentre soffre così tanto il freddo e l’umidità da preferire ambienti secchi piuttosto che zone soggette a piogge frequenti. Si adatta a molte tipologie di terreno, purché si tratti di suoli ben drenati in cui non ristagni acqua.

COME PREPARARE IL TERRENO PER IL POMODORO

Il pomodoro può essere coltivato direttamente in campo o nel vaso definitivo, oppure può esser messo a germinare in semenzaio e trapiantato successivamente.

A prescindere da semina o trapianto, dovrete comunque ripulire e lavorare bene il suolo destinato a ospitare le piante. Il pomodoro inoltre ha bisogno di un’abbondante disponibilità di nutrienti, ecco perché mentre si prepara il terreno è d’obbligo incorporare nel suolo circa 2,5 Kg di letame maturo ogni metro quadrato (il momento migliore per questa concimazione di fondo è sempre l’autunno). Si può utilizzare anche dello stallatico pellettato, più facile da reperire e gestire, seguendo le indicazioni riportate in etichetta per i dosaggi.

COME SI SEMINA IL POMODORO

Il pomodoro si semina nei primi mesi dell’anno, l’epoca precisa dipende dalle condizioni climatiche del territorio in cui si opera. In zone a clima rigido (come quelle del Nord Italia) potete iniziare a coltivare il pomodoro in semenzaio già da metà febbraio fino agli ultimi giorni di marzo; se invece avete intenzione di seminare direttamente in campo, dovrete aspettare la seconda settimana di aprile e avrete tempo fino a metà di maggio per terminare i lavori.

Chi abita nelle regioni del Centro Italia, potrà cominciare le semine a inizio febbraio in semenzaio e inizio aprile all’esterno; al Sud Italia, dove fa ancora più caldo, tali epoche possono essere anticipate di una settimana. Sia in contenitore che in pieno campo, il pomodoro si semina in buchette profonde circa mezzo centimetro. Utilizzate due semi per foro e ricopriteli con il terriccio, quindi bagnate in abbondanza, ma delicatamente, per evitare di scalzare la semente.

Se avete deciso di anticipare la semina avvalendovi di un semenzaio, sistemate i contenitori alla luce diretta del sole in un ambiente con temperature costanti intorno ai 20 °C. Con il suolo mantenuto sempre omogeneamente umido (non zuppo!), i semi germineranno nel giro di 10 giorni.

Se avete scelto di coltivare il pomodoro direttamente in pieno campo, seminate in buchette disposte a 50 cm l’una dall’altra lungo una fila. Se avete bisogno di più file, distanziatele tra loro di circa 1 m. Il rispetto delle distanze minime tra le piante consente loro di avere a disposizione sufficiente spazio per svilupparsi ed evita il formarsi di pericolose sacche di umidità, caratteristiche di impianti troppo fitti.

COME SI TRAPIANTA IL POMODORO

Chi ha iniziato a coltivare il pomodoro in semenzaio, dovrà eseguirne il trapianto nella sede definitiva (in pieno campo o in un vaso sufficientemente grande). Questa operazione si svolge a fine aprile o durante i primi 10 – 15 giorni di maggio se, e solo se, le piante hanno raggiunto i 15 – 20 cm di altezza.

Scavate delle buchette e inseritevi al centro il pane di terra in cui si sono sviluppate le radici delle piantine. Riempiti gli spazi vuoti con il terriccio smosso e bagnate in abbondanza per far attecchire le piante. Ricordate di trapiantate mantenendo, sia sulla fila che tra le file, le stesse distanze suggerite nel paragrafo precedente.

COME SI COLTIVA IL POMODORO

Dopo che i pomodori avranno attecchito, dovrete seguirne lo sviluppo per evitare incidenti di percorso.

Come prima cosa, interrate dei tutori a lato di ogni pianta e legateci i fusti dei pomodori mano a mano che si sviluppano in altezza. Sistemate i tutori ad almeno 5 cm dai fusticini, non più vicino, per non danneggiare le radici, ma nemmeno troppo distanti, altrimenti non saranno utili ai vostri scopi.

Anche eliminare le malerbe è essenziale; tra le file aiutatevi con una zappa mentre estirpate a mano quelle nate alla base delle piante.

Una pratica classica nella coltivazione del pomodoro è la sfemminellatura (anche detta “scacchiatura”). Per migliorare la qualità del raccolto e scongiurare alcune malattie, è opportuno eliminare i germogli laterali che crescono nelle intersezioni tra fusto e ramo. Toglieteli a mano non appena li vedete spuntare, di sicuro prima che raggiungano i 3 cm di lunghezza, altrimenti dovrete cimarli con l’uso di una forbice. Non scordate di utilizzare i germogli asportati per preparare un utilissimo macerato capace di allontanare afidi e cavolaie, acerrimi nemici delle piante di pomodoro.

E non appena inizia la fioritura, favorite l’impollinazione percuotendo delicatament il tutore, a cui è legato l’ortaggio con un bastoncino. Per tutta la durata della coltivazione, dovrete essere sicuri che le piante abbiano a disposizione acqua a sufficienza, annaffiatele con regolarità ma senza esagerare.

In particolare da quando sono visibili i primi frutti alla raccolta, un’irrigazione eccessiva in questo periodo potrebbe danneggiare irrimediabilmente la buccia dei pomodori.

Bagnate il terreno e non le foglie, per questa pianta è consigliabile un’irrigazione per infiltrazione laterale.

COME RACCOGLIERE IL POMODORO

Indicativamente, potrete raccogliere i primi pomodori già a luglio, quando la buccia della frutta si colora omogeneamente di rosso, o del colore tipico della varietà messa a dimora.

Raccoglieteli a mano oppure, se le piante hanno prodotto dei grappoli e volete recuperare il rametto intero, affidatevi a delle forbici ben affilate.

Continuate a raccogliere finché la pianta non smette di produrre, solitamente verso la metà di settembre.

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