Agricoltura biologica significa sviluppare un modello di produzione che eviti lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali, del suolo, dell’acqua e dell’aria. Si utilizzando tali risorse all’interno di un modello di sviluppo che dura nel tempo.
Per salvaguardare la fertilità naturale di un terreno gli agricoltori biologici utilizzano materiale organico. Ricorrono ad appropriate tecniche agricole, non sfruttando il terreno in modo intensivo.
Per il sistema di allevamento, si fa la attenzione al benessere degli animali che si nutrono di erba e foraggio biologico, non assumono antibiotici, ormoni o altre sostanze. Queste sostanze stimolano artificialmente la crescita e la produzione del latte. Nelle aziende agricole devono esserci ampi spazi perché gli animali possano muoversi e pascolare liberamente.
COSA SI USA IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
1) In agricoltura biologica si usano fertilizzanti naturali come:
- Il letame opportunamente compostato.
- Sostanze organiche compostate (sfalci, ecc..).
- Sovesci (incorporazioni nel terreno di piante appositamente seminate, come trifoglio o senape).
2) In caso di necessità, per la difesa delle colture si interviene:
- Con sostanze naturali vegetali, animali o minerali: estratti di piante, insetti utili che predano i parassiti.
- Con farina di roccia o minerali naturali per correggere struttura e caratteristiche chimiche del terreno e per difendere le coltivazioni dalle crittogame.
3) Il ricorso a tecniche di coltivazione biologiche:
- Ricostruisce l’equilibrio nelle aziende agricole.
- Si intervenire per la difesa delle coltivazioni da parassiti e altre avversità.
- L’agricoltore può fare ricorso esclusivamente alle sostanze di origine naturale espressamente autorizzate e dettagliate dal Regolamento europeo.
IL LAVORO DEI CONTADINI BIOLOGICI
Gli agricoltori biologici fertilizzano i terreni utilizzando materiali organici, come il letame, e attuano tecniche agricole tradizionali, come la rotazione delle colture, che prevede di lasciare periodicamente a riposo una parte del terreno coltivato. È un modo per incoraggiare la naturale fertilità delle terre, senza necessità di sfruttarle in modo intensivo.
Altra tecnica usata dai contadini biologici è la consociazione: si piantano in parallelo piante sgradite ai parassiti della pianta accanto per evitare che vengano mangiate.
Oltre a questi sistemi, gli agricoltori biologici usano fertilizzanti naturali, escludendo così l’uso di sostanze sintetiche e pesticidi, in grado di alterare i prodotti coltivati, e naturalmente bandiscono anche l’uso di organismi geneticamente modificati (OGM).
Per garantire la sopravvivenza e il benessere dei terreni coltivati biologicamente, gli addetti al settore piantano piante in grado di ospitare tutti quegli animaletti che mangiano i parassiti pericolosi per le coltivazioni. In questo modo si garantisce anche una barriera protettiva e naturale contro l’inquinamento.
In caso di malattie, per la cura del terreno, gli agricoltori biologici usano:
- Sostanze vegetali, animali o minerali.
- Estratti di piante, insetti predatori di parassiti, farina di roccia o minerali naturali, che correggono chimicamente il terreno.
- Medicinali tradizionali molto raramente e solo nei casi previsti dai regolamenti europei.
QUALI SONO I SAPORI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA
Il gusto è qualcosa di estremamente soggettivo e non esiste una certificazione sul gusto e sui profumi dei prodotti biologici. La varietà di specie animali e vegetali curati da agricoltori (e allevatori) biologici permettono ai consumatori di testare sicuramente prodotti nuovi e genuini, dal sapore autentico.
QUAL’È IL COSTO DEI PRODOTTI BIOLOGICI
I prodotti biologici costano più di quelli tradizionali. Tuttavia, il costo maggiorato non dipende soltanto da una scelta di marketing, che posiziona in alto il prodotto biologico, ma anche da tempi di produzione più lunghi, maggior lavoro, economie di scala ridotte sia nella trasformazione che nella distribuzione, controlli rigidi e certificazioni nella produzione biologica.
Naturalmente tutti questi sforzi e queste spese gravano sul consumatore, che in cambio ottiene un prodotto altamente qualitativo ed ecosostenibile.
Nel 2008 infatti, i produttori americani e soprattutto la California, hanno dedicato alla produzione biologica circa 1,9 milioni di ettari di superficie agricola.
Anche i mercati per ortaggi, frutta ed erbe aromatiche prodotti con il metodo biologico hanno avuto uno sviluppo decennale. I prodotti freschi rappresentano ancora oggi la categoria biologica più diffusa nella vendita al dettaglio.
PERCHÈ C’È STATA LA PERDITA DELLA BIODIVERSITÀ
La perdita della biodiversità nel nostro paese avanza a ritmi incalzanti. Infatti sta aumentando molto velocemente il numero di specie a rischio estinzione.
Negli ultimi 25 anni sono dimezzate 33% varietà di uccelli tipici degli ambienti agricoli, tra cui: l’allodola, il balestruccio e la rondine. Il 23% degli uccelli e il 15% dei mammiferi rischiano di scomparire per sempre.
Molto grave anche la situazione delle specie vegetali.
I motivi di tale situazione va ricercata:
- Nella pesca illegale.
- Nel bracconaggio.
- Nelle attività agricole responsabili dell’inquinamento delle acque.
- Nella perdita di stabilità dei suoli.
- Nell’ uso eccessivo di fertilizzanti e prodotti fitosanitari.
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