I CONSIGLI PER LA COLTIVAZIONE DEI FAGIOLI

i consigli per la coltivazione dei fagioli

Le piante di fagioli, il cui nome botanico è Phaseolus, appartengono alla grande famiglia delle fabacee, o leguminose. In Europa si coltivano da millenni i Phaseolus, anche se i primi fagioli coltivati sul nostro continente sono di origine Africana, mentre la maggior parte dei fagioli coltivati oggigiorno sono ibridi di specie di origine Americana.

Con l’arrivo delle prime piante al seguito dei conquistadores, i fagioli africani vennero soppiantati in coltivazione, in quanto i cugini americani sono molto più produttivi.

COSA BISOGNA SAPERE PRIMA DI COLTIVARE I FAGIOLI

LE CURE COLTURALI DEL FAGIOLO

Le cure colturali si basano sulle scerbature per eliminare le erbe infestanti e zappature per arieggiare il terreno.

I fagioli nell’orto richiedono acqua solo al momento della fioritura, pronti quindi con l’innaffiatoio appena compaiono i fiori. Per le varietà nane ci si limita a irrigare due volte, mentre i fagioli rampicanti che hanno fioritura continua richiedono di essere bagnati ogni 7-10 giorni con poca acqua.

I fagioli beneficiano di una buona concimazione organica, da effettuarsi con letame maturo o pellettato che va interrato a media profondità nel terreno dell’orto. Per quanto riguarda l’apporto di azoto, il terreno va poco concimato perchè essendo una pianta leguminosa è lo stesso fagiolo a pensarci e serve quindi solo nella fase iniziale. Se l’azoto è poco la pianta assorbe meno acqua e diventa anche meno appetibile per gli afidi. I fagioli richiedono invece una buona dose di potassio.

Come avviene per altre fabacee, anche i fagioli vivono in simbiosi con batteri azotofissatori, quindi la loro coltivazione tende ad arricchire il terreno; esistono infatti varietà di fagioli che vengono coltivate soltanto come sovescio: a maturazione dei frutti viene rilavorato il terreno, mescolando le piante al terreno stesso, per arricchirlo. Prima di porre a dimora i Phaseolus è importante comunque lavorare a fondo il terreno, arricchendolo con dello stallatico ben maturo; la semina avviene in genere ai primi tepori primaverili, tra marzo- aprile.

LE ESIGENZE COLTURALI

Si lavora il terreno dell’appezzamento preparando delle postarelle poco profonde, a distanza tra di loro di circa 40 cm, con distanza di circa 50 cm tra le file; in ogni postarella si pongono 3-5 semi, si copre con il terreno e si annaffia abbondantemente; la germinazione avviene in un terreno abbastanza umido.

Quindi è fondamentale annaffiare l’appezzamento anche quando si è soltanto seminato, per poi continuare quando saranno germogliate le piante. Annaffiamo solo quando il terreno è ben asciutto.

Periodicamente zappettiamo il terreno attorno alle giovani piante, per smuoverlo e rimuovere le piante infestanti. La fioritura avviene nell’arco di un paio di mesi, e continua per alcune settimane; quindi avremo una produzione di frutti continuativa per circa un mese, che matureranno a scalare.

Per ottenere un migliore raccolto è bene rimuovere periodicamente i baccelli già grossi e turgidi, in modo che la pianta impieghi e sue energie per sviluppare i baccelli ancora piccoli. Se la raccolta avviene in ritardo i baccelli tendono a disseccare; nel caso dei fagiolini inoltre, baccelli eccessivamente maturi tendono a divenire coriacei, e in tal caso vanno utilizzati come fagioli, ovvero estraendone soltanto i semi.

I FAGIOLI RAMPICANTI E LA RACCOLTA

Le piante di fagiolo sono rampicanti, tendono a svilupparsi per almeno un paio di metri; se coltiviamo fagioli rampicanti è fondamentale disporre tra le file della rete da orto per rampicanti, in modo che le piante possano aggrapparvisi durante il loro sviluppo.

Per chi non ama le piante di grandi dimensioni esistono numerose varietà nane: invece di uno sviluppo rampicante, presentano uno sviluppo arbustivo, producendo una vegetazione bassa e tondeggiante. Si ottiene così uno sviluppo più compatto, e meno lavoro in fase di preparazione dell’appezzamento, visto che non necessitano di reti o tutori; i baccelli però, invece di svilupparsi in alto, saranno tutti a livello del terreno, richiedendo quindi un maggiore sforzo in fase di raccolta rispetto ai fagioli rampicanti.

QUANDO RACCOGLIERE I FAGIOLI

I fagioli si raccolgono maturi, col baccello completamente colorato che tende ad appassire, a differenza dei fagiolini mangiatutto che vanno colti verdi. Possono essere conservati per il consumo tenendoli in freezer, mentre se si vuole tenere il seme secco per piantarlo l’anno successivo o per conservarlo non congelato bisogna lasciar seccare sulla pianta almeno il 60% del raccolto.

C’è un parassita, il tonchio, che depone le uova sul baccello del fagiolo a fine stagione o durante l’essicazione, per prevenire questo attacco si può coprire il raccolto con una rete a maglia fine. Come tempistiche i fagioli sono pronti da raccogliere dopo 80 – 120 giorni dalla semina.

LE VARIETÀ DI FAGIOLI DA COLTIVARE

I fagioli sono presenti in centinaia di diverse varietà, molto diverse tra loro per dimensione, forma e colore. Se volete qualche consiglio su quali piantare nel vostro orto ecco alcune delle migliori cultivar e dei fagioli più gustosi da cucinare e produttivi da coltivare.

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