I CONSIGLI PER RIDURRE IL RISCHIO DI RESIDUI DI PESTICIDI

i consigli per ridurre il rischio di residui di pesticidi

E’ ormai dimostrato che l’uso quotidiano di alimenti contaminati da pesticidi sia nocivo per la salute.

Poichéi pesticidi hanno l’obiettivo di combattere organismi nocivi, sono spesso pericolosi per tutti gli essere viventi. Ma questo non si traduce automaticamente in un rischio concreto per l’uomo: dipende dalle quantità.

Per ogni sostanza sono stabilite dosi giornaliere accettabili, almeno cento volte più basse della quantità che ha dimostrato di non avere alcun effetto negativo sugli animali.

Mangiare sano e far di tutto per non mettere a repentaglio il proprio corpo e la propria persona non è solo un dovere morale ma un obbligo personale.

I PRINCIPALI CONSIGLI PER RIDURRE IL RISCHIO DEI PESTICIDI

Ecco quali sono i principali consigli da seguire per ridurre il rischio di residui di pesticidi:

1) Agricoltura organica:

E’ ovvio che se vogliamo esser certi di evitare sostanze nocive il primo passaggio è quello di acquistare frutta coltivata con metodi e processi che non considerano l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici. Certo in tempi di incertezza economica, ciò porterebbe all’aumento dei costi dedicati al cibo,

2) Lavare il prodotto:

Un normale lavaggio con acqua salata dovrebbe rimuovere circa l’80% dei residui di pesticidi sul prodotto. Secondo il report per alcuni prodotti basterà un lavaggio, su altri (quelli caratterizzati da maggior rischio: uva, mele, pere, insalata), sarà necessario procedere al lavaggio una, due e tre volte per garantirsi maggiori probabilità di successo

3) Eliminare la buccia:

La buccia andrebbe sempre eliminataquando non si è certi della provenienza o sappiamo che il prodotto non è stato coltivato attraverso agricoltura biologica. E’ li infatti che le probabilità di residui aumentano. A parte i pesticidi sistemici (quelli che penetrano all’interno del frutto) la maggior parte dei pesticidi rimane sulla scorza.

Infatti tra i banchi della frutta, alcune volte si trovano indicazioni relativamente al fatto che la scorza non è edibile per il motivo che oltre ai pesticidi, sono stati utilizzati altri agenti chimici per favorirne la conservazione.

4) Variare e privilegiare prodotti a minor rischio di contaminazione:

In natura esistono prodotti che rispetto ad altri sono più soggetti a rischio contaminazione per determinate caratteristiche che aumentano la capacità di assorbimento di tali agenti chimici. Sviluppando una dieta varia ed alternando frutta e verdura di diverso tipo si evita l’effetto accumulo, con il risultato che si è meno esposti al rischio di residui di pesticidi. Per esempio, studi dimostrano come sedano, peperoni, pesche e fragole siano tra gli alimenti più irrorati di pesticidi, mentre cipolla, mais e ananas tra quelli che per natura ci espongono al minor rischio.

LE RACCOMANDAZIONI PER DIFENDERSI DAI PESTICIDI

I PERICOLI DEI FITOFARMACI

Non preoccupano solo i fitofarmaci che rimangono negli alimenti, ma anche quelli che persistono nell’ambiente, i pesticidi che rimangono nelle acque superficiali e in quelle profonde.

C’è anche un’evidente esposizione in chi vive vicino ad aree intensamente coltivate, come vigneti o frutteti. L’esposizione cronica anche a quantità limitate di pesticidi risulta correlata a un aumento del rischio di numerose malattie. 

LA PRUDENZA NON È MAI TROPPA

Che cosa possiamo fare allora? Acquistare prodotti bio, chiudere le finestre durante le “disinfestazioni” in campagna”, usare pochi prodotti per l’orto di casa.

Le istituzioni dovrebbe agire secondo il principio di precauzione, evitando deroghe che permettono di utilizzare prodotti messi al bando, vietando l’impiego di fitofarmaci sul suolo pubblico, esigendo il rispetto dell’uso sostenibile dei pesticidi, e preferendo, quando possibile, il ricorso ad alternative non chimiche (fisiche, meccaniche o biologiche).

IL RISCHIO DEL CONSUMO DI FRUTTA E VERDURA FUORI STAGIONE

I rischi di assumere pesticidi nella dieta non sono legati solo al consumare prodotti che vengono dall’estero, ma anche al consumare frutta e verdura fuori stagione coltivata in serra, perchè la scelta di produrre industrialmente in serra implica l’impiego di una dose massiccia di prodotti antiparassitari.

Con questo metodo di produzione si va ad alterare in qualche modo il processo naturale di crescita dei prodotti. Le piante infatti, costrette a crescere al di fuori dei loro cicli biologici naturali, sono più deboli e per questo l’industria agroalimentare deve ricorrere all’impiego di massicce dosi di fitofarmaci (erbicidi, diserbanti, pesticidi ecc..)

Tutto questo per il capriccio di mangiare frutta e verdura fuori stagione (coltivata in serre) o che proviene da altre parti del mondo.

I VANTAGGI NUTRIZIONALI DI MANGIARE STAGIONALE

Sicuramente nei prodotti di stagione, non coltivati in serra, la presenza di vitamine e sostanze antiossidanti nel frutto è maggiore. Questo essenzialmente perchè in serra non c’è la luce naturale, che è il fattore più importante per l’arricchimento della frutta e della verdura in vitamine e antiossidanti.

Per correre meno rischi possibili quando si acquistano frutta e verdura è buona regola innanzitutto scegliere solo prodotti di stagione, di origine italiana e possibilmente messi nel circuito di vendita da agricoltori locali che producono con metodo biologico o con una attenzione particolare all’impiego di pochi trattamenti chimici sul terreno.

L’acquisto di cibi di stagione rimane uno dei punti fermi di tutti quei modelli di consumo consapevole e soprattutto locale.

LA PROTEZIONE CON IL MIELE

Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUA 

Questo articolo contiene link di Affiliazione icona Amazon (Grazie di sostenerci)

Utilizza un link, cerca quello che vuoi comprare, compra ^_^

La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL

Vuoi abilitare le notifiche?
Attiva