I LAVORI DA FARE NELL’ORTO FAMILIARE

i lavori da fare nell'orto familiare

Le generazioni che ci hanno preceduto avevano una familiarità con le cose della natura che noi moderni sembriamo aver perduto. L’orto familiare non era soltanto una possibilità di coltivarsi il proprio cibo, ma anche una bellezza e una ricchezza che ci è stata tramandata più con degli atti che con parole. È possibile ritrovare quella familiarità perché è sempre presente in ognuno di noi.

Terreno da orto

COME SCEGLIERE IL TERRENO DA ORTO

Il terreno prescelto per la coltivazione degli ortaggi deve essere:

PREPARAZIONE DEL TERRENO

A) Letamazione

La letamazione è la distribuzione di sostanza organica (letame, stallatico, pollina, compost) sulla superficie del terreno spoglio. Si esegue in autunno-inverno e serve per arricchire il terreno di elementi fertilizzanti, migliorare la sua struttura fisica e la sua composizione biologica (microrganismi utili). La sostanza organica non è prontamente assimilabile dalla pianta; deve essere prima umificata e mineralizzata da questi microrganismi. È un concime completo perché contiene tutti gli elementi fertilizzanti, ed è in grado di nutrire la pianta per molto tempo. Dosi di impiego: letame bovino kg 50 in 10 mq.

B) Vangatura

La vangatura serve per interrare la sostanza organica e per iniziare a “rompere” la crosta superficiale del terreno che si è formata nel precedente anno di coltivazione e si esegue in inverno quando il terreno è in tempera (né fradicio né asciutto).

Si rivoltano le zolle di terreno metodicamente. Nell’orto familiare questo lavoro si esegue manualmente con la vanga o la forca vanghetto, in azienda con l’aratura. Profondità massima cm. 30/40.

C) Concimazione

La concimazione è la cosparsa sul terreno di concimi granulari ternari (N-P-K) contenenti elementi fertilizzanti prontamente assimilabili dalla pianta e serve per integrare terreni “poveri”. Si esegue a fine inverno/inizio primavera prima della semina o del trapianto. Dosi di impiego: da 3 a 10 kg in 100 mq.
Il concime deve essere interrato poco perché deve essere raggiunto presto dalle radici delle giovani piante.

D) Calcitazione

La calcitazione è la distribuzione sul terreno di calce agricola o carbonato di calcio (CaCo3) e serve per correggere l’acidità dei terreni da adibire ad orto. L’apporto di calcio innalza il pH portandolo vicino a valori neutri (pH7) favorevoli alla crescita degli ortaggi. È un ‘operazione facoltativa.

E) Rastrellatura o fresatura

La rastrellatura ha lo scopo di interrare il concime granulare e, se presente, la calce agricola. Serve anche per sminuzzare le zolle, affinare e spianare la superficie del terreno da coltivare e negli orti familiari è eseguita manualmente. La fresatura è eseguita nell’azienda orticola da macchine a zappe rotanti semoventi (motocoltivatore, motozappa) trainate dal trattore e azionate dalla presa di forza.

F) Preparazione delle prode

La proda è la superficie di terreno dove sono coltivati gli ortaggi ed è leggermente rialzata rispetto ai passaggi che la affiancano. Con picchetti e corde si delimitano prode e passaggi. La proda è larga cm 100, i passaggi 50-70 cm.
Con il badile si toglie uno strato di terra dal passaggio e lo si aggiunge alle prode adiacenti che si innalzano leggermente (10-15 cm) per evitare che si verifichino ristagni d’acqua pericolosi per le radici e la pianta. I passaggi più bassi servono da scolo per l’acqua in eccesso. Sulla superficie della proda viene eseguita una rastrellatura per livellare il terreno aggiunto e per rompere le zolle rimaste.

G) Posa manichetta e pacciamatura

La manichetta è un tubo plastico forato ad intervalli regolari utilizzato per l’irrigazione; si adagia sulla superficie del terreno e si chiude con un nodo nella parte terminale. Lo scopo è che non si bagnino le foglie degli ortaggi e i passaggi, inoltre consente di ridurre il numero delle irrigazioni settimanali a 1-2 in estate.

La pacciamatura utilizzata in orticoltura è un telo plastico di polietilene nero (larghezza 120-150 cm) che si stende sulla proda interrandolo in corrispondenza delle testate e dei bordi laterali con i seguenti vantaggi: non crescono erbe infestanti e il terreno rimane più soffice, più caldo e umido più a lungo. La pacciamatura viene forata per il trapianto degli ortaggi con un foraplastica a gas (azienda orticola) o manualmente con forbici, coltelli, taglierini (orto familiare).

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