I METODI DI CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI CHE USANO IL FREDDO

i metodi di conservazione degli alimenti che usano il freddo

Per potere conservare a lungo la freschezza degli alimenti, ogni frigorifero è suddiviso in diverse zone di temperatura. Ecco come usarle nel modo migliore.

La temperatura ideale del frigo si aggira tra i +2 °C e i +5 °C. A queste temperature la maggior parte dei batteri si riproduce molto lentamente. La maggior parte dei frigoriferi dispone di diverse fasce di temperatura. Alcuni tipi di alimenti vanno conservati in punti particolari del frigorifero. Controllate periodicamente la temperatura interna del vostro frigo utilizzando un termometro a parte.

IL CORRETTO UTILIZZO DEL FRIGORIFERO E DEL FREEZER 

I METODI DI CONSERVAZIONE CHE USANO IL FREDDO 

A) LA REFRIGERAZIONE 

Nella refrigerazione la temperatura usata è sempre superiore al punto di congelamento dei liquidi cellulari (da 0°C a 10°C).

A queste temperature le reazioni chimiche e l’attività dei microrganismi sono rallentate.

Vengono conservati per refrigerazione: il pesce, le carni fresche, il burro, i formaggi, la frutta, le verdure, ecc…

I tempi di conservazione non sono molto lunghi, mentre le temperature utilizzate variano a seconda dell’alimento.

B) IL CONGELAMENTO

È una tecnica di conservazione con la quale si porta l’alimento a temperature molto basse, con conseguente solidificazione dell’acqua presente all’interno dell’alimento stesso. Ogni attività microbica ed enzimatica è bloccata e le sostanze nutritive presenti nell’alimento fresco si ritrovano intatte dopo la conservazione.

Se l’alimento viene sottoposto, in 3-72 ore, a temperature superiori a -20°C, si parla di congelamento lento: si formano pochi cristalli di ghiaccio di grandi dimensioni che distruggono la parete delle cellule rovinando la tessitura dell’alimento che perde liquidi e si presenta stopposo e di sapore sgradevole (è il caso della congelazione casalinga).

Se invece l’alimento viene sottoposto a temperature di -30,-50°C (o inferiori) si parla di congelamento rapido: si formano molti cristalli di ghiaccio di piccole dimensioni che non danneggiano le cellule. Allo scongelamento l’alimento conserva la propria tessitura e i propri liquidi intracellulari.

I prodotti congelati, una volta scongelati, devono essere conservati in frigorifero e consumati entro 24 ore.

AVVERTENZE

C) LA SURGELAZIONE 

La surgelazione è un procedimento che avviene a livello industriale perché comporta un raggiungimento di temperature tali per cui sono necessari macchinari appositi.

Essa avviene in tempi rapidissimi e può raggiungere in fase iniziale anche temperature inferiori ai -80°C, non supera mai la temperature di -18°C. I cristalli di ghiaccio che si formano sono di piccolissime dimensioni e vi è il blocco totale della crescita microbica.

In ogni caso il sistema di conservazione a freddo prevede il rigoroso rispetto della catena del freddo.

L’espressione catena del freddo indica il mantenimento dei prodotti, sia refrigerati che congelati e surgelati, ad una temperatura costante lungo tutta la filiera produttiva, dalla produzione, al trasporto, alla vendita.

L’UTILIZZO CORRETTO DELLE CELLE FRIGORIFERE

D) L’ABBATTIMENTO DELLA TEMPERATURA

I cibi già cotti ed ancora caldi non devono essere mantenuti a lungo a temperatura ambiente per evitare la crescita microbica.

È, quindi, necessario abbattere la temperatura molto velocemente prima di metterli in cella frigorifera.

Ciò può avvenire:

  1. Tramite apparecchiature apposite, detti abbattitori termici.
  2. Con sistemi “casalinghi”: raffreddamento dei contenitori sotto acqua corrente fredda.
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