I PARASSITI PEGGIORI NEMICI DELLE PIANTE

Le piante dell’orto e gli alberi da frutto possono essere attaccati da numerose specie di parassiti. Per evitare di ricorrere a insetticidi e pesticidi, si raccomanda innanzitutto la prevenzione.

Nel caso di alcuni parassiti delle piante, ad esempio, è possibile intervenire rimuovendo manualmente le uova. L’agricoltura biologica suggerisce alcuni rimedi interessanti contro le diverse tipologie di parassiti. Vi elenchiamo i principali.

1) GLI AFIDI

Gli afidi sono insetti dalle dimensioni minuscole che possono attaccare facilmente sia gli ortaggi che le piante in vaso. Potrete riconoscerli per il loro colore verde brillante.

Come tanti altri parassiti, anche gli afidi sono conosciuti come pidocchi delle piante. Ne esistono diverse specie in natura, ma la più pericolosa è quella con le ali. In questo modo, infatti, gli afidi possono spostarsi anche su arbusti sani e infettarli senza troppe difficoltà. Per questo quando il parassita infetta una pianta, solitamente la malattia si diffonde anche a quelle circostanti. Come la maggior parte dei parassiti che infestano le piante, gli afidi producono la melata: si tratta di una sostanza zuccherina che viene dalle loro feci e che si deposita sulla pianta. Questa succhia il nutrimento all’arbusto che, dopo un po’ di tempo, inizia ad appassire e a perdere vigore.

COME ELIMINARE GLI AFIDI

Se l’infestazione da afidi è ancora in fase iniziale, tentate di scacciarli utilizzando semplicemente uno spruzzino con acqua fredda, preferibilmente nelle ore serali. Tra i rimedi naturali per combattere gli afidi troviamo la cannella e l’infuso d’aglio o di cipolla.

Eliminare gli afidi è possibile sia con dei rimedi naturali, sia chimici. Per quanto riguarda i primi, una soluzione efficace è quella dello spray a base di ortica. Va preparato immergendone le foglie in un recipiente d’acqua. Vanno lasciare almeno una settimana, in modo da preparare una miscela abbastanza forte per uccidere gli afidi.

Un altro rimedio naturale contro gli afidi è quello di strofinare le foglie delle piante con del cotone imbevuto di alcol. Ma una soluzione efficace – e meno invasiva – è quella che prevede l’uso del sapone di Marsiglia. Questo, infatti, crea una patina intorno all’arbusto che fa soffocare gli afidi, uccidendoli.

2) LA DORIFORA

La dorifora è un coleottero che si nutre di foglie. Attacca soprattutto le piante di patata e di melanzana. I danni provocati dalla dorifora possono essere evitati controllando di tanto in tanto la base delle foglie. Questo insetto ha diverse metamorfosi: dalle uova passa allo stato larvale fino a diventare adulto. Per svernare si rifugia sottoterra, esce quando il terreno supera stabilmente i 10-12 gradi, lo troviamo solitamente a maggio in cerca di cibo. È proprio in quel punto che l’insetto depone le proprie uova, di colore arancione e dalla consistenza gelatinosa.

COME ELIMINARE LA DORIFORA

La lotta alla dorifora in un piccolo orto biologico si fa in primo luogo con controlli manuali, questo semplicissimo metodo funziona molto bene sulle larve, l’importante è prendere per tempo l’infestazione. L’agricoltura biologica suggerisce di effettuare trattamenti preventivi a base di poltiglia bordolese.

3) LA CAVOLAIA

La farfalla cavolaia è il parassita che più di frequente colpisce i cavoli. La cavolaia ha ali di colore bianco, con piccole macchie nere, e le sue dimensioni sono piuttosto ridotte. Depone uova di colore giallo alla base delle foglie dei cavoli.  Questo insetto vive di giorno e fa la sua comparsa nel mese di maggio quando deve deporre le uova. La farfalla Cavolaia presenta un rischio per le piante in quanto le loro larve divorano tutto ciò che trovano, mettendo a repentaglio la salute di intere coltivazioni.

COME ELIMINARE LA CAVOLAIA

A partire dai primi giorni d’autunno, si consiglia di effettuare ispezioni settimanali per verificare la presenza delle uova ed eliminarle manualmente. Contro la cavolaia è utile il macerato di pomodoro. La lotta contro le Cavolaie avviene principalmente attraverso insetticidi naturali a base di piretro, adatti da utilizzare in agricoltura biologica. Questi antiparassitari sono dotati di un alto potere abbattente e un brevissimo periodo di carenza e si possono utilizzare anche sugli ortaggi, avendo cura di sospendendo il trattamento almeno due giorni prima del raccolto.

4) LE MOSCHE

Esistono alcuni tipi particolari di mosche che preferiscono attaccare determinate piante presenti nell’orto. Si può parlare così di mosca della carota, di mosca della cipolla e di mosca dell’asparago. Per evitare che questi insetti attacchino le piante dell’orto, la tradizione suggerisce di alternare agli ortaggi più a rischio delle piantine di prezzemolo.

Le mosche depongono le uova intorno le carote in via di sviluppo. il miglior metodo di prevenzione è quello di erigere una barriera intorno alla coltura di alta almeno 60 cm.  Perché la mosca della carota è attratta dall’ odore della pianta ospite, si possono piantare colture odorifere come cipolle, erba cipollina e aglio in modo da dissuadere con successo l’attacco.

5) L’ALTICA

L’altica, o pulce di terra, è conosciuta anche come pulce del cavolo o della barbabietola. È un coleottero di colore verde-dorato. L’agricoltura biologica consiglia come rimedio il piretro, che deve essere utilizzato per intervenire sugli insetti la mattina presto. Si tratta di un insetticida naturale a bassa tossicità – uno dei pochi ammessi dall’agricoltura biologica. Viene ricavato dai fiori di tanaceto.

6) GLI ACARI

Gli acari sono parassiti minuscoli. La loro presenza è riconoscibile solitamente soltanto a danneggiamento avvenuto. Sarà infatti possibile notare foglie avvizzite e, tra di esse, delle sottili ragnatele biancastre, sulle quali alcune specie di acari depongono le proprie uova. È possibile intervenire eliminandole manualmente. Non tutti gli acari sono nocivi per le piante. Alcuni di essi vengono infatti utilizzati per la lotta biologica ai parassiti dannosi.

7) LE COCCINIGLIE

Si tratta di insetti dalle dimensioni molto ridotte, pari a pochi millimetri. Un clima caldo e asciutto favorisce la loro comparsa. Causano decolorazioni e macchie sulle foglie. Le semplici piogge possono contribuire a contrastare la presenza delle cocciniglie.

Per evitare l’impiego di pesticidi tossici, si consiglia di intervenire sui punti delle piante interessati dalla presenza di cocciniglie strofinando un batuffolo di cotone imbevuto di alcol denaturato.

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