I REQUISITI DELLA STALLA E DEI RECINTI

i requisiti della stalla e dei recinti

I recinti o le aree destinate a funzioni specifiche, quali la zona infermeria, la zona parto e simili, devono essere realizzati e dislocati in modo razionale per l’esecuzione delle relative pratiche.

Sul percorso di uscita dalla zona destinata alla mungitura devono essere previsti corridoi di smistamento verso questi recinti, tenendo presente di prevedere sempre sistemi di contenimento del bestiame (rastrelliere catturanti, cancelli di contenimento e di immobilizzazione) e varchi di fuga.

Nel caso sia praticata la fecondazione naturale si devono prevedere appositi accorgimenti in ragione della presenza e gestione dei tori.

Nel caso in cui il toro sia lasciato libero all’interno del recinto delle vacche, si deve disporre dei necessari sistemi auto catturanti, comandati a distanza, per evitare in modo assoluto che si renda necessaria la presenza dell’operatore all’interno del recinto con animali liberi.

LE GABBIETTE PER L’ALLEVAMENTO DEL VITELLO

Sono generalmente in legno con dimensioni 1,7 x 1,05 m.; sono disposte in file lungo una corsia di alimentazione larga circa 2 m. Posteriormente vi è una corsia di servizio larga circa 1 m.

Il latte viene versato nei secchi posti sul fronte delle gabbie, a mezzo di sistemi manuali o di condutture apposite.

LE GABBIE DI CONTENZIONE PER ANIMALI

Per interventi specifici è utilizzata l’arla (travaglio), attrezzatura costituita da una struttura in tubolari metallici, dotata di funi o sistemi per il sollevamento degli arti e fasce per la sospensione e l’immobilizzazione degli animali.

Le pareti dei locali in cui vengono ricoverati i bovini devono essere costruite con materiali facilmente lavabili e disinfettabili.

LA PAVIMENTAZIONE DELLA STALLA

Indipendentemente dal tipo di stabulazione adottata la pavimentazione della stalla deve garantire prestazioni antiscivolo con “coefficienti di scivolamento” non inferiori a R 11 (secondo la norma DIN 51130–ZH1/571), o valori del “coefficiente di attrito” non inferiori a 0,7 (secondo il metodo inglese B.C.R.–Tortus).

Per le aree con pavimentazione piena in cemento (stabulazione libera, paddock, zone di esercizio, zone di alimentazione, corsie di smistamento, corridoi vari, aree di attesa, ecc) è consigliabile la rigatura in sede di realizzazione, da ripetersi periodicamente.

Nei locali in cui gli animali vengono stabulati su lettiera permanente, la pavimentazione deve garantire l’impermeabilità e la tenuta dei liquami, che devono essere convogliati, mediante idoneo sistema (pendenze del pavimento e canaline di raccolta), in appositi contenitori (vasca di raccolta) a tenuta.

LA TIPOLOGIA DEL PAVIMENTO

I moderni metodi di stabulazione prevedono una diversa tipologia di pavimento tra la zona per il riposo e le altre. La zona di riposo (cuccette con lettiera) prevede sempre una pavimentazione piena.

Per le altre zone ed aree di servizio destinate all’alimentazione ed al passaggio degli animali possono essere adottati sistemi di pavimentazione con grigliato e fossa sottostante destinata esclusivamente alla veicolazione delle deiezioni e non alla loro permanenza e maturazione, oppure pavimentazioni piene con sistemi meccanici (nastri, palette) di asportazione delle deiezioni.

Per la zona mungitura, in cui sono da prevedersi frequenti operazioni di lavaggio, sono consigliabili soluzioni diverse quali l’impiego del porfido, mattonelle in gres lavorato con rilievi antiscivolo, tappeti in gomma, resine epossidiche con trattamento antiscivolo, ecc..

Le fosse sottostanti le pavimentazioni in grigliato devono avere una profondità inferiore ad 1 m ed essere destinate esclusivamente alla veicolazione delle deiezioni per evitare possibili produzioni di gas pericolosi.

Nella progettazione della pavimentazione occorre evitare, per quanto possibile, i dislivelli. I dislivelli indispensabili (ad es. alloggiamento delle ruspette) devono essere chiaramente segnalati, individuabili, percepibili e dislocati in modo omogeneo e razionale. Occorre evitare i dislivelli sui percorsi di emergenza e di fuga dai recinti, a meno che questo sia giustificato da esigenze di contenimento degli animali. I pavimenti devono essere mantenuti esenti da protuberanze ed avvallamenti.

I SISTEMI DI ALLONTANAMENTO DELLE DEIEZIONI

I sistemi di allontanamento delle deiezioni: sono rappresentati da impianti per l’allontanamento delle deiezioni generalmente costituiti da sistemi di tipo meccanico a ruspetta.

In merito agli aspetti connessi con la prevenzione infortuni, è necessario che tali macchine siano progettate, realizzate ed installate in maniera da escludere possibili contatti con organi in movimento in grado di determinare pericolo di taglio, escoriazione, trascinamento, intrappolamento o schiacciamento.

Particolare attenzione deve essere posta alle zone di recapito delle deiezioni in vasche o cunicoli. I sistemi di raccolta devono essere progettati tenendo presenti e “risolvendo” i seguenti punti critici:

Gli eventuali cunicoli interrati, destinati ad ospitare sistemi di veicolazione delle deiezioni, devono essere dimensionati e progettati in modo da evitare intasamenti e conseguenti necessità di frequenti aperture per le manutenzioni.

Le componenti che necessitano di interventi di manutenzione devono essere dislocate in posizioni tali che per conformazione del luogo, siano agevolmente accessibili per consentire gli interventi in condizioni di sicurezza.

LE STALLE CON RECINTI POSTI A LATO DI UNA CORSIA DI ALIMENTAZIONE

I recinti sono caratterizzati dal tipo di pavimentazione che può essere dotato di lettiera permanente o di pavimento fessurato.

Il recinto è così strutturato:

LE STALLE PER LA LINEA VACCA – VITELLO E PER L’ALLEVAMENTO BRADO

Nel caso di allevamento basato sul pascolo, vi può essere un’area coperta ristretta in cui vengono raggruppate le fattrici al momento del parto per facilitare eventuali interventi degli addetti. Le strutture servono alla raccolta degli animali e all’effettuazione degli interventi veterinari; includono la gabbia di contenzione o travaglio.

Nelle zone fredde si possono prevedere:

Nelle aree in cui si somministra l’alimento alle bovine vi è una zona coperta, con superficie di 8-10 m2/capo incluso il vitello, dotata di lettiera permanente.

Il recinto può essere dotato (obbligatoriamente per gli allevamenti biologici) di zona di esercizio scoperta – paddock- che consente agli animali di spostarsi per ricercare condizioni ambientali idonee. I paddock non sono pavimentati, ma inerbiti e accessibili a rotazione.

I recinti di raccolta vengono dimensionati sulla base di 1,0-1,7 m2/capo (1,85 m2/capo se si considera la vacca più il vitello).

I recinti possono essere di tipo fisso o amovibile. In quest’ultimo gruppo rientrano i recinti elettrici.

LE RECINZIONI PER IL PASCOLO

Gli animali in fuga dal pascolo possono causare danni a se stessi e a terzi (esempio incidenti stradali), provocare disturbo ai vicini e comportare numerosi pericoli durante l’inseguimento e la cattura.

È quindi importante installare recinzioni solide ed efficaci; in questo senso la rete metallica a maglia quadrata di tipo annodato e il recinto elettrico a tre o quattro ordini di filo metallico di idonee dimensioni sono da considerare le migliori soluzioni per i pascoli permanenti.

Il filo spinato non dovrebbe più essere utilizzato perché rovina il cuoio degli animali ed è pericoloso per l’uomo. Fettucce sintetiche e fili metallici sottili sono sicuri soltanto finché l’alimentazione elettrica e il sistema di messa a terra funzionano; in caso di guasto non offrono più alcuna garanzia permettendo la fuga del bestiame.

GLI APPARECCHI ELETTRIFICATORI

Gli apparecchi elettrificatori necessari per fornire energia ai recinti sono di vario tipo e di diversa potenza; essi convertono l’energia elettrica in impulsi di brevissima durata e di elevatissima tensione, molto dolorosi, ma distanziati nel tempo, in modo che l’animale possa indietreggiare dopo avere ricevuto la scarica.

Questi apparecchi possono funzionare direttamente collegati alla rete elettrica a 220 V, oppure mediante pila a 9 V o accumulatore a 12 V (per esempio, batteria da autoveicolo o da trattore) con eventuale pannello solare per la ricarica. Gli elettrificatori alimentati da corrente a 220 V sono consigliati in tutti i casi in cui è possibile il collegamento alla rete elettrica, poiché non richiedono alcuna manutenzione particolare come, per esempio, il cambio della pila o la ricarica dell’accumulatore. Anche se il recinto non si trova nelle immediate vicinanze della rete, spesso è possibile trasmettere l’alta tensione di uscita a distanze di uno o più chilometri.

Un’interruzione momentanea della corrente ha buone possibilità di passare inosservata. Tuttavia, è consigliabile utilizzare robusti fili d’acciaio temperato del diametro di 2,5 mm che sono in grado di resistere abbastanza efficacemente alle sollecitazioni indotte dalla spinta dei bovini.

In ogni caso, è sempre opportuno dotarsi di apparecchi di potenza sovradimensionata, considerando le possibili e frequenti cause di dispersione di corrente (contatto del filo con la vegetazione o il terreno).

L’INSTALLAZIONE DELLA PRESA A TERRA

Si deve prestare particolare attenzione nell’installazione e nel controllo frequente dei dispositivi di messa a terra, soprattutto nei periodi in cui il terreno è molto asciutto e, quindi, caratterizzato da scarsa conduttività elettrica. Infatti l’impulso trasmesso dalla recinzione all’animale ne attraversa il corpo e per mezzo del suolo raggiunge la presa di terra. Per questo motivo, qualunque sia la potenza di un elettrificatore, è possibile migliorare le prestazioni dell’impianto curando la presa di terra.

Per l’installazione di un’efficiente presa a terra è consigliabile:

Sul lato esterno dei recinti elettrificati è necessario installare cartelli di avvertimento con pittogramma nero su fondo giallo, indicanti il pericolo di contatto con elementi in tensione (almeno uno ogni 50 m di lunghezza della recinzione).

Vi consiglio l’acquisto dei libri “Produzioni animali”:   CLICCA QUI - CLICCA QUA
Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUACLICCA QUICLICCA QUA

Questo articolo contiene link di affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie )

La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL

Vuoi abilitare le notifiche?
Attiva