IL METODO DI AGRICOLTURA NATURALE DI FUKUOKA

il metodo di agricoltura naturale di fukuoka

FUKUOKA ha dimostrato come un’agricoltura contadina, senza macchine, basandosi solo sulla natura, possa essere l’unica vera attività ecologista, capace di risanare la terra.

Col suo metodo, che ha chiamato agricoltura naturale o «del non fare», ha sfidato l’agricoltura industriale dimostrando che l’uomo con le sue sole  mani, un falcetto e poco più, è in grado di battere in produttività le macchine, i concimi chimici, i diserbanti, le varietà scientifiche e tutte le multinazionali agroalimentari, con costi quasi nulli e quindi praticando prezzi al pubblico più bassi dei supermercati e producendo alimenti di una qualità praticamente irraggiungibile da qualsiasi altro metodo.

L’agricoltura naturale impone di uscire dalla dipendenza meccanica, di trasformare i semplici atti di seminare, mietere manualmente, spargere la paglia, in modi d’essere, restando fedeli alla loro semplicità.

Sono poche cose da fare: avvolgere i semi in palline di argilla, impiantare trifoglio nano nei campi di grano, dopo la battitura del grano ributtare nel campo tutta la paglia, mietere a mano e battere con una piccola macchina a pedale, seminare ortaggi come piante selvatiche… Queste semplici azioni, anche se capaci di grandi risultati, non bastano a sfamare l’ansia che abbiamo di combattere quelli (multinazionali ecc.) che stanno facendo più male.

CHI ERA MASANOBU FUKUOKA

Masanobu Fukuoka, microbiologo, negli anni ’40 del secolo scorso, stanco della progressiva industrializzazione che stava uccidendo l’antica cultura contadina giapponese, decise di applicare all’agricoltura alcune sue intuizioni.
Dimostrò che era possibile aumentare la produzione di riso e renderla resistente alle malattie seguendo dei ritmi naturali, senza arare il terreno, usando pacciamature e sovesci, senza usare macchinari e mantenendo intatta la biodiversità locale.

LA PRATICA DEL MU

Non convinto dell’effettiva utilità delle tradizionali e moderne pratiche agricole, sviluppa un metodo di coltura chiamato agricoltura naturale, o meglio: agricoltura del non-fare data la sua radice filosofica nella tradizione della pratica del Mu.

La pratica del Mu deriva dal taoismo; è una filosofia del “non fare”, del “lasciar fare”. Sperimentata la applica nel suo podere con risultati sorprendenti da più di cinquant’anni. L’agricoltura naturale è anche un cammino spirituale il cui scopo non è solo la coltivazione delle piante, ma soprattutto la coltivazione ed il perfezionamento degli esseri umani.
In fondo è un modo di essere, un modo di concepire la vita per cui risulta assurdo sventrare con un aratro la Terra, sterilizzarla con battericidi per poi rifertilizzarla con concimi (chimici) e poi coltivarci sopra: un solo prodotto.
La filosofia del Mu ci insegna ad arrenderci e a non aggredire più: la terra, gli insetti, i vermi, i funghi, ma a sviluppare la biodiversità necessaria a creare un sistema – naturale – in equilibrio dinamico.

L’ESPERIENZA DI FUKUOKA

L’esperienza di FUKUOKA, dopo la pubblicazione del libro La rivoluzione del filo di paglia, fece il giro del mondo. Fukuoka fu chiamato in più paesi a portare la sua testimonianza.
Il suo lavoro ispirò movimenti quali l’australiana permacultura e divenne tra i maggiori esponenti dell’agricoltura sostenibile. Non solo: fu chiamato a portare le sue metodologie in progetti di rinverdimento del deserto in Africa negli anni ’80, ottenendo buoni risultati in Somalia, Etiopia e Tanzania. 

Si è riusciti a creare anche piccoli orti e, in alcuni casi, dopo sei mesi sono spuntate piante di papaia e banane.

QUALI ERANO I METODI DI FUKUOKA

Il metodo di coltivazione di Fukuoka non comprende aratura, fertilizzanti, pesticidi, diserbanti, potature e richiede poco lavoro!

Riesce a portare a termine tutto questo (con alte rese) attraverso un attento tempismo nelle semine e un’accurata combinazione di piante.
In breve, ha portato l’arte pratica del lavoro assieme alla natura ad un alto grado di raffinatezza.

LE AFFERMAZIONI DI FUKUOKA

Il riso, principale prodotto della fattoria di Fukuoka, viene coltivato in alternanza con cereali invernali, in modo semplice e rilassante: si getta il seme a spaglio e si sparge la paglia. Si raccoglie usando un falcetto. Nient’altro.

Mi ci sono voluti più di trent’anni per arrivare a questa semplicità (…) Questo è l’ecosistema del campo di riso in equilibrio. Le popolazioni di piante ed insetti qui mantengono fra loro dei rapporti stabili. Non è raro che qualche malattia delle piante venga a devastare questa regione, lasciando intatti i raccolti dei miei campi“.

LA FATTORIA DI FUKUOKA

Nella fattoria di FUKUOKA:

Spesso quando vado nell’orto e raccolgo la mia verdura rimango sempre stupito nell’osservare con quanta gente l’ho condivisa: quanti insetti ci sono passati e se ne sono nutriti. Eppure ne resta ancora molta anche per me. Ed è allora che mi rendo conto di quanto la terra sia generosa e ricca e di quanto potremmo essere fortunati se solo riuscissimo a vederlo!

La mia fattoria non adopera coltivazione, fertilizzanti prodotti chimici, molti insetti e animali ci vivono dentro.

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