LA CLASSIFICAZIONE DELLE MACCHINE AGRICOLE

La classificazione delle macchine agricole

La classificazione delle macchine agricole può essere fatta in base alla sua funzione principale:

A) LE MACCHINE MOTRICI

Principale macchina motrice è la trattrice, che da macchina destinata prevalentemente a fornire forza di trazione si è via via evoluta, fino ad assumere le caratteristiche di vera e propria centrale mobile di energia.

La trattrice a ruote gommate con pneumatici a bassa pressione, che è attualmente il tipo più impiegato in tutto il mondo, risolve bene anche il problema dei trasporti agricoli, potendo passare agevolmente dai campi alla strada. Molte trattrici sono però munite di cingoli che meglio si adattano all’impiego nei terreni declivi e al traino di aratri pesanti in terreni tenaci. Mediante l’applicazione di servomeccanismi idraulici è possibile il comando dei vari attrezzi e strumenti operativi che ad esse si applicano (aratri portati, caricatori frontali ecc.).

B) LE MACCHINE OPERATRICI

In base alla finalità da raggiungere, si possono distinguere diverse macchine operatrici, a partire da quelle che servono per la messa a coltura dei terreni: macchine decespugliatrici, macchine spietratrici, macchine scavafossi, ripuntatori.

Sono trainate da trattrici cingolate di grande potenza. Servono a liberare preventivamente i terreni dagli ostacoli che si oppongono alle vere e proprie operazioni di aratura.

Le macchine operatrici, in particolare, si suddividono in ulteriori sottocategorie, che non fanno altro che individuare ogni singola fase del processo produttivo.

Le principali sono:

1) Macchine per la lavorazione del terreno (aratro, motocoltivatore, frangizolle, vangatrice, rullo compattatore, ecc).

Tra le macchine per la lavorazione del terreno, fondamentale è l’aratro. Esistono molti tipi di aratri: trainati, semiportati o portati direttamente dalla trattrice, muniti di uno o più corpi lavoranti (monovomeri o polivomeri), semplici, doppi o reversibili consentendo, nell’uno o nell’altro caso, di rovesciare la zolla sempre dallo stesso lato rispetto al senso di marcia o da tutti e due i lati.

Agli aratri si sono aggiunti strumenti atti a lavorare il terreno mediante utensili rotanti (coltivatori rotativi); ciò è reso possibile dalla presenza di un albero di presa di potenza applicato nella parte posteriore della trattrice da cui viene prelevato il moto mediante albero con giunto cardanico. Per completare e perfezionare il lavoro di aratura s’impiegano erpici di vario tipo, coltivatori, estirpatori. Molto diffusi sono i piccoli coltivatori rotativi semoventi chiamati motocoltivatori.

2) Macchine per la semina e il trapianto (seminatrice, trapiantatrice).

3) Macchine per la pulizia e la cernita delle sementi (svecciatori, vagli cernitori, decuscutatori).

La distribuzione di semi viene effettuata mediante seminatrici, generalmente trainate da trattrici, che consentono rapidità di esecuzione, uniformità di distribuzione del seme, deposizione del seme secondo schemi prestabiliti.

La messa a dimora delle piantine provenienti dal semenzaio (tabacco, pomodori ecc.) è effettuata mediante trapiantatrici, automatiche o semiautomatiche, che tracciano i solchetti, vi depongono le piantine, vi accostano il terreno e, in alcuni casi, vi lasciano anche cadere acqua contenuta in apposito serbatoio.

4) Macchine per la distribuzione di concimi, antiparassitari, anticrittogramici (spandiletame, spandiconcime, impolveratrice).

La distribuzione di concimi organici (solidi o liquidi) o minerali si effettua per mezzo di macchine spandiconcime.

Per rispondere alle esigenze di riduzione dei costi si tende inoltre a impiegare le seminatrici in combinazione con altri mezzi, come le irroratrici, per abbinare più operazioni, o ad accoppiare alla semina le nuove tecniche di distribuzione dei concimi o di inoculazione dei semi.

5) Macchine per la raccolta dei prodotti (falciatrice, mietilegatrice, mietitrebbiatrice, spandivoltafieno, imballatrici, scavapatate, ecc).

Le macchine per la raccolta dei prodotticonsentono un notevole risparmio di tempo, si rivelano estremamente importanti per tutte quelle aziende agricole interessate a ridurre i costi di produzione. Inoltre, allo stesso scopo, spesso si cerca di combinare l’attività di semina con quella di distribuzione di concimi e fitofarmaci, abbinando l’utilizzo di seminatrici a quello delle irroratrici.

6) Macchine per il trattamento dei prodotti (mulino, frantoio, essiccatoio, defogliatrice, ecc..

Tra le macchine per la prima lavorazione del prodotto vanno ricordate:

7) macchine per la difesa delle colture dai parassiti

Per la difesa delle colture da parassiti vegetali si fa uso di irroratrici azionate da motori di varia potenza; talvolta per spargere i fitofarmaci si ricorre anche a mezzi aerei (elicottero, aeroplano). Le innovazioni nell’impiego delle irroratrici sono volte a un uso più efficiente dei fitofarmaci per minimizzarne l’impatto sulla qualità delle acque, del suolo, dell’aria e sulla salute dell’operatore, oltre ad assicurare minori costi di esercizio.

ALTRE MACCHINE SONO PER:

INNOVAZIONE PER LE MACCHINE OPERATRICI

Per le macchine operatrici, le innovazioni di maggiore portata riguardano i processi di ottimizzazione e combinazione, nonché di controllo e gestione delle operazioni meccaniche (vedi agronica). Uno dei comparti produttivi in cui si tende a meccanizzare integralmente le diverse operazioni colturali, successive alla semina, è quello orticolo, dove l’impiego di macchine invasatrici viene affiancato da macchine trapiantatrici e raccoglitrici.

Naturalmente l’utilizzo di tutte o alcune di esse dipenderà dalle esigenze del coltivatore.

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