LA CONCIMAZIONE BIOLOGICA: L’HUMUS DI LOMBRICO

la concimazione biologica: l'humus di lombrigo

Da sempre, uno dei problemi fondamentali dei contadini è quello di avere un terreno fertile, sul quale far crescere le proprie colture in maniera rigogliosa e sana.

Prima della chimica in agricoltura, la ricerca della fertilità del suolo si sviluppava con le corrette pratiche agronomiche. Queste sono: la rotazione colturale, le consociazioni, la corretta e non invasiva lavorazione del terreno, la fertilizzazione naturale attraverso l’apporto di sostanza organica.

L’INTRODUZIONE DELLA CHIMICA

Con l’introduzione della chimica nel secolo scorso si sono perse di vista le buone pratiche agricole. L’agricoltura naturalmente eco-sostenibile è diminuita. Si è erroneamente creduto di poter risolvere tutto con l’utilizzo crescente di concimazioni di sintesi chimica. Questa scelta, se da un lato ha aumentato le rese, dall’altro ha determinato un graduale processo di degradazione dei suoli. Quest’ultimi, infatti, non sono stati più riforniti come un tempo di sostanza organica, fondamentale per un corretto equilibrio.

ELIMINAZIONE DEI CONCIMI CHIMICI

L’agricoltura biologica ha eliminato i concimi chimici e si propone di ritornare al passato. Di ampliare il ruolo dell’agricoltura, un’attività non solo finalizzata alla produzione di cibo, ma anche alla difesa dell’ambiente e del territorio.L’humus è il miglior concime organico del mondo: di origine completamente naturale, questa sostanza deriva da scarti vegetali, letame e altri residui organici.

COS’È L’HUMUS DI LOMBRICO

In natura, la sostanza organica proviene dai residui di origine animale e vegetale depositati sul suolo e viene trasformata dagli organismi viventi che la abitano. Questi rendono il terreno come un vero e proprio laboratorio biochimico e, attraverso varie fasi, favoriscono la formazione dell’humus.

L’Humus è la parte vitale del terreno, si forma dopo un lungo processo di trasformazione della sostanza organica e la sua presenza è fondamentale per definire l’indice di fertilità del suolo.

L’humus di lombrico è uno dei concimi organici usati in agricoltura biologica per nutrire piante, ortaggi e alberi da frutto.

L’humus di lombrico deriva da scarti vegetali, letame e altri residui organici, processati dai lombrichi. Il vermi compost è di una sostanza utilissima a fornire nutrimento alle piante ma anche a migliorare il terreno dell’orto, rendendolo soffice da lavorare e migliorandone le caratteristiche strutturali.

LA LOMBRICOLTURA

La lombricoltura, ossia dell’allevamento dei lombrichi è necessaria per ottenere questo tipo di concime naturale. La lombricoltura è un’attività che può essere fatta in casa, per hobby o per motivazioni ecologiche. Si possono tenere i lombrichi sul balcone o in una piccola porzione del giardino. Il vantaggio di avere i lombrichi adiacenti all’abitazione è quello di poterli usare per compostare i rifiuti organici domestici, una grande soddisfazione in termini di ecologia. Il vantaggio economico che ne deriva sta nell’avere un ottimo concime autoprodotto da usare nell’orto.

LA LOMBRICOLTURA DA REDDITO

Il bello dell’allevamento di lombrichi è che non necessita di un grande investimento. Per iniziare bastano alcuni attrezzi di base (badile, carriola, forca) e un terreno con possibilità di irrigare. Occorre poi la disponibilità di nutrimento (rifiuti organici, letame), un mezzo per il trasporto dell’humus. Ci sono poi i costi burocratici per iniziare un’azienda, che possono essere ridotti in caso essere ridotti in caso di finanziamenti e agevolazioni, in particolare per giovani imprenditori. Naturalmente la cosa più importante è acquistare i lombrichi con cui iniziare.

COME GUADAGNARE CON I LOMBRICHI

La lombricoltura può essere un’attività redditizia: trasforma gli scarti, che da rifiuti diventano risorse. Chi produce humus per usarlo nel proprio orto o azienda agricola trova un risparmio immediato, chi vuole fare reddito con l’allevamento deve invece avere canali per commercializzare i suoi prodotti. I lombrichi possono essere venduti come esche da pesca, come cibo per animali o per altri lombricoltori. L’humus è di interesse delle aziende agricole, di vivai, giardinieri e ortisti. La lombricoltura inoltre è un metodo per smaltire rifiuti e scarti industriali, attività che viene remunerata. È impossibile dire quanto rende la lombricoltura, dipende dalla capacità commerciale del singolo imprenditore, oltre che dalla produttività dell’impianto.

COM’È FATTO L’HUMUS DEL LOMBRICO

L’humus di lombrico ha un aspetto molto simile a quello del normale terriccio da giardinaggio.
Ha una colorazione marrone chiaro ed è molto fine e morbido al tatto.

Questo concime è ricco di enzimi ed auxine, sostanze provenienti dall’intestino dei lombrichi, che stimolano la crescita naturale delle piante.

Il prodotto si conserva a lungo, anche una volta aperta la confezione le caratteristiche chimico-fisiche non si alterano.

I BENEFICI DELL’HUMUS DI LOMBRICO

L’humus di lombrico regala diversi benefici alle nostre piante:

Tutta la vegetazione è di un bel verde brillante e le piante (a seconda della specie) sono in piena attività vegetativa (menta, salvia, rosmarino e melissa) o in fioritura (origano, lavanda, timo).

Non si segnalano attacchi di parassiti di nessun tipo e neanche segni di malattie fungine.

COME USARE L’HUMUS DI LOMBRICO

L’ humus di lombrico è un fertilizzante straordinario da usare nell’orto. Vediamo come usarlo per preparare il terreno da coltivare a ortaggi.

Le quantità da usare dipendono ovviamente da che tipo di concimazione vogliamo effettuare e quali coltivazioni stiamo realizzando nell’orto. Ortaggi esigenti come zucchine, zucche, melanzane, pomodori richiedono maggiori quantità di fertilizzante, mentre ci sono piante come i ceci che si accontentano di poco.

Un buon sistema per prendersi cura del terreno dell’orto è quello di fare due interventi con l’humus all’anno, uno a ottobre/novembre quando si lavora il terreno, l’altro a metà anno, dopo aver coltivato gli ortaggi primaverili e prima di impiantare quelli autunnali.

L’humus si mette nel terreno interrandolo leggermente, restando comunque nello strato superficiale, si usano circa 100/150 grammi di vermi compost al metro quadro, poi a seconda del tipo di terreno e di quanto è stato sfruttato dalle colture precedenti si può aumentare la dose, arrivando fino a un chilo ogni metro. Se le coltivazioni sono ancora in corso un’altra idea può essere quella di dosare il compost di lombrico a pianta (concimazione localizzata), una dose indicativa può essere di un etto ogni piantina.

L’humus si usa anche con ottimi risultati miscelandolo al terriccio da semina del semenzaio in quantità del 20/40%, oppure quando si fanno i trapianti è molto utile mettere nella buchetta un po’ di humus per favorire lo sviluppo e il radicamento della piantina, in questo caso si usano 50 grammi di humus.

Si tratta di un prodotto completo perché fornisce tutti gli elementi nutritivi necessari alla pianta e non necessita alcuna integrazione.

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