LA MATURAZIONE E LA RACCOLTA DEI SEMI

la maturazione e la raccolta dei semi

Con l’arrivo del freddo, piante e ortaggi iniziano a perdere vigore e a ingiallire per poi lasciare il terreno alle varietà che nasceranno l’anno successivo. Per questo, l’autunno e l’inverno sono le stagioni giuste per selezionare e raccogliere i semi che daranno vita alle piante future.

Ma come procedere alla raccolta e poi alla conservazione dei semi? 

Si tratta di operazioni abbastanza semplici da eseguire ma che richiedono alcune attenzioni particolari.

Per una buona raccolta, è necessario osservare le caratteristiche delle piante da cui si intende prelevare i semi: le specie migliori, da cui ricavare ottime semenze, che si tratti di fiori o di ortaggi, sono senza dubbio quelle più forti e più vigorose e che hanno dimostrato, più delle altre, resistenza alle avversità e alle condizioni climatiche difficili. 

Anche la qualità delle sementi è determinante per la salute dei frutti e dei fiori che nasceranno l’anno successivo: i semi ideali si presentano maturi, sani, senza rugosità e con un bel colore.

Riguardo alla varietà di semenze da prelevare, è consigliato raccogliere semi diversi da ogni tipo di pianta, per garantire una discreta semina per la stagione a venire.

LA MATURAZIONE E LA RACCOLTA 

Prima di raccogliere qualsiasi seme, accertatevi sempre che vadano a maturazione, ovvero che il fiore, il frutto o la pianta secchino e maturino completamente: quello sarà il momento adatto.

Inoltre, se volete essere molto precisi e fare le cose con metodo, non dimenticatevi mai che il momento della giornata più adatto per raccogliere è la mattina, quando la rugiada è evaporata e le piante iniziano ad assorbire i primi raggi solari.

UN CONSIGLIO

Se nel vostro orto casalingo avete delle piante ibride, ovvero incroci tra due o più varietà, non ne raccogliete i semi non porterebbero a nulla. Coltivate piante che potranno dare molti semi anche in vista dei raccolti futuri come: cetrioli, cocomeri, meloni e zucchine. Avere un piccolo orto non solo è un ottimo hobby, ma anche un modo per risparmiare e avere sempre verdure biologiche freschissime

Le stupende piante ibride che possediamo si sviluppano attraverso piante madri specifiche e hanno un bagaglio genetico molto complesso, il seme non riprodurrà mai piante identiche alla pianta madre ma qualcosa di molto simile.

LA DIVERSITÀ DI SEMI

I semi non sono tutti uguali e non si raccolgono tutto nella stessa maniera.

Ogni pianta ha il suo sistema di riproduzione e ogni contenitore di semi ha una strategia tutta sua. Se i semi delle euforbie scoppiettano, altri, come l’ailanto, volano come fossero eliche; altri ancora funzionano come veri e propri paracadute, come nel caso del tarassaco. I frutti della bardana, invece, sono dotati di strutture a uncino che si ancorano al pelo degli animali, oltre che ai nostri abiti. 

Esistono poi capsule contenenti una grandissima quantità di piccoli semi, garantendo così una riproduzione ampia e sicura.

COME RACCOGLIERE I SEMI

In generale, per raccogliere correttamente i semi dovete aspettare che siano giunti a maturazione (non devono essere né troppo verdi né troppo secchi).

In vivaio molte piante si auto-disseminano con grande facilità, come per esempio le acquilegie. Raccogliere i loro semi è molto facile, bisogna:

COME EFFETTUARE LA RACCOLTA

La raccolta dei semi viene effettuata sia manualmente (ad esempio per i semi di fiori) sia per battitura dei portatori di semi maturi. Solo un piccolo numero di specie può essere raccolto direttamente sul campo per mietitura-battitura, come per i cereali.

LA BATTITURA

Quando la pianta arriva a maturazione è comune che i semi cadano da soli o che vengano saccheggiati dagli uccelli. Ecco perché i portatori di semi da fiore, da erbe aromatiche e da verdure sono spesso raccolti ad uno stadio immaturo. Successivamente vengono messi a seccare sotto un tunnel o in un essiccatore. Una volta secchi, possono essere battuti utilizzando macchine diverse. Questo è il caso di piselli, fagioli, lattuga, ravanelli, cavolo e finocchio. 

L’ESTRAZIONE UMIDA

In caso di estrazione umida dei semi (ad esempio per pomodori, cetrioli, zucchine o zucca), i frutti molto maturi devono essere innanzi tutto aperti o schiacciati, manualmente o con l’aiuto di una macchina. Al fine di separare i semi dalla polpa, si ricorre ad una fermentazione che favorisce anche la maturazione del seme. Dopo alcuni giorni le sementi vengono lavate con abbondante acqua ed infine essiccate.

SETACCIARE, SPAZZOLARE, SELEZIONARE

Le sementi così raccolte vengono poi preparate con l’aiuto di tecniche e macchinari specifici. In un primo momento, i resti delle piante, le polveri e i semi estranei vengono eliminati. Secondariamente, i semi piccoli e malformati vengono allontanati. Questi passaggi hanno l’effetto di aumentare la capacità di germinazione e di levata dei semi. 

I metodi di pulizia più comuni sono lo smistamento per peso (separatore pneumatico), per dimensione (setaccio), per forma (separatore), per peso specifico (separatore di gravità) e per colore (selezione visiva). Solo i semi migliori sono in grado di superare questa selezione rigorosa per raggiungere il test di germinazione e, infine, gli scaffali di vendita.

QUANDO RACCOGLIERE I SEMI

Una delle condizioni fondamentali per poter procedere alla raccolta del seme, è che questo sia maturo; un seme che non abbia raggiunto uno sviluppo adeguato sulla pianta, infatti, non potrà garantire buoni germogli.
A segnalare che è giunto il momento della raccolta, è anche l’aspetto del fiore e della pianta, che si presenteranno secchi mentre i frutti, invece, saranno maturi.

LA RACCOLTA E LA CONSERVAZIONE

Con la fine dell’estate è arrivato il momento di raccogliere i semi delle piante preferite.

Ricordati di etichettare ogni contenitore con i nomi delle piante. La maggior parte dei semi così conservati si manterranno vitali per diversi anni e potranno essere seminati nel periodo primaverile successivo. Alcuni semi invece richiedono in ogni caso la vernalizzazione ovvero devi tenerli al freddo nel freezer per alcune settimane per simulare il periodo di riposo invernale.

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