LA PACCIAMATURA: LA COPERTURA DEL SUOLO

la pacciamatura: la copertura del suolo

Se guardiamo alla Natura, non vi è luogo fertile senza una adeguata copertura del suolo. Nei boschi e nelle foreste c’è sempre una lettiera di foglie e nelle praterie l’erba ricopre ogni centimetro di terra.

PERCHÈ LA COPERTURA DEL SUOLO E’ IMPORTANTE

La copertura del suolo è importante per svariati motivi, basta pensare a cosa succede quando su di un terreno non cresce più nulla: il terreno si crepa e si secca sotto i raggi battenti del sole, e quando piove a dirotto il terreno viene dilavato e portato via con conseguenti frane e smottamenti.

Potremmo arrivare quindi a considerare le piante come un vero e proprio strato protettivo, come una specie di pelle o rivestimento che protegge il suolo da quasi tutti i fenomeni esterni che potrebbero risultare dannosi.

PERCHÈ IL SUOLO DEVE ESSERE PROTETTO

Il suolo è sottoposto a diverse insidie tra cui:

1) L’ESPOSIZIONE AI RAGGI SOLARI

2) LA PIOGGIA BATTENTE

3) IL VENTO

QUALI SONO I RIMEDI DI PROTEZIONE DEL SUOLO

Per ricreare le condizioni adatte affinché il nostro terreno sia protetto nello stesso modo che avviene in natura potremmo lasciare che erba ed alberi crescano indisturbati, ma questo non sempre è possibile quando l’uomo interviene in qualsiasi maniera sul paesaggio. Inoltre va tenuto conto del fatto che non tutto il cibo coltivato dall’uomo tollera la competizione con le piante selvatiche, e questo potrebbe essere un ostacolo di non poco conto per chi si accinge a realizzare un piccolo eden.

Fortunatamente esistono molti altri modi del tutto naturali per ottenere lo stesso tipo di protezione, oltre a garantire anche numerosi vantaggi per la piante che l’uomo sceglie di coltivare.

LA PACCIAMATURA

Questa copertura del suolo artificiale viene chiamata in gergo “pacciamatura”.

È una pratica molto diffusa. È una tecnica usata sia in orticoltura che nel giardinaggio, veniva usata molto in passato ed oggi sembra essere tornata di moda.

Il termine pacciamatura deriva dal termine pacciame che sta ad indicare uno strato generalmente composto da foglie secche o rami di varie dimensioni depositato nel tempo sul terreno. In effetti la pacciamatura non è nient’altro che la tecnica che riproduce questo evento naturale: depositare del materiale organico attorno alla base delle piante.

Questa pratica consiste nel fornire alla base delle piante una copertura principalmente utilizzando del materiale organico, in genere si ricopre un area pari all’estensione dell’apparato radicale. Proprio come succede in natura alla base delle piante arbustive e arboree a foglia caduca (ma anche per le sempreverdi) si ritrova spesso un letto di foglie che da diversi vantaggi alle piante.

Può essere considerato anche uno strato semipermeabile tra l’atmosfera e il sottosuolo di coltivazione, ciò significa che svolge anche una sorta di protezione con diversi aspetti a favore per le colture.

QUALI SONO I TIPI DI PACCIAMATURA

La pacciamatura può essere di diverso tipo:

Esistono anche pacciamature fatte con teli di plastica oppure ad esempio fatte con carta, cartone, tessuti, peli di animali e piume.

Questi ultimi tre tipi sono sconsigliati. Il motivo è che il classico telo di plastica nero non lascia respirare il terreno ed in più tende a riscaldarlo troppo, con tutti i problemi che ne derivano. Mentre carta, cartone e tessuti possono contenere sostanze chimiche come colle ed inchiostri che è bene non mettere a contatto con il terreno.

Per quanto riguarda i peli e le piume degli animali, bisognerebbe tosare un’ intero gregge di pecore o strappare le piume ad un intero allevamento di anatre per avere il materiale necessario a coprire un’ appezzamento di terreno, senza contare il fatto che dopo qualche tempo la pacciamatura andrebbe rinnovata.

COME SI REALIZZA LA PACCIAMATURA

Nei casi in cui si ritiene opportuno effettuare una pacciamatura bisogna ricordare che prima di applicarla le piante e il terreno devono trovarsi in condizioni ottimali. Se già presenti eliminare le erbe infestanti, livellare il terreno e applicare la pacciamatura.

Prima di procedere occorre ricordare che nella maggioranza dei casi la pacciamatura si effettua dopo la semina e la germinazione delle piante altrimenti si ostacolerà il loro sviluppo.

A seconda della dimensione dell’impianto potrebbe essere necessario l’utilizzo di una carriola una pala e un rastrello. La pacciamatura si realizza seguendo questi passi:

  1. Effettuare una leggera sarchiatura in modo da rompere la superficie del terreno.
  2. Irrigare in modo superficiale il terreno.
  3. Distribuire con una forca in modo uniforme il materiale scelto, nel caso fosse di piccole dimensioni come segatura, ghiaia o trucioli di legno si può utilizzare una pala.
  4. Usare il rastrello per distribuire la pacciamatura e livellarla.

I BENEFICI DELLA PACCIAMATURA

Oltre ad offrire protezione, la pacciamatura consente di:

1) RIDURRE IL CONSUMO DI ACQUA

A tutti sarà capitato di spostare un mucchio di foglie secche in autunno e accorgersi che il terreno sottostante è ancora umido, nonostante siano passati giorni dall’ultima pioggia.
Allo stesso modo funziona la pacciamatura: essa consente di ridurre il numero e la frequenza delle irrigazioni, l’evaporazione è ridotta poiché i raggi del sole non raggiungono direttamente il suolo.

2) FORNIRE UN APPORTO DI HUMUS COSTANTE

La pacciamatura, se di materiale organico, si disgrega lentamente e i nutrienti di cui è composta finiscono nel terreno, arricchendolo. L’umidità più o meno costante fornita dalla pacciamatura favorisce la presenza dei lombrichi, che con il loro operato arricchiscono il terreno ed lo areano per mezzo dei cunicoli.

3) TENERE LONTANO LE ERBE INFESTANTI

L’erba non riesce ad attecchire se lo strato di pacciamatura è abbastanza spesso. Questo ci consente di coltivare le nostre piante senza dover tutte le volte sarchiare o strappare le erbe infestanti. Un notevole risparmio di tempo e fatica!

QUALI SONO GLI SVANTAGGI DELLA PACCIAMATURA

Naturalmente la pacciamatura presenta anche degli svantaggi, che variano molto a seconda del luogo e del clima in cui si sceglie di operare.

Ad esempio  in seguito a prolungate precipitazioni la pacciamatura può provocare marciumi assieme alla comparsa di muffe, funghi, alghe e muschi.

Di per se questo non rappresenta un problema in natura, ma molte delle piante coltivate dall’uomo temono questi tipi di ristagni d’umidità.

Un’ altro effetto collaterale è l’aumento della presenza di lumache e limacce, che se non debitamente controllate potrebbero causare danni alle coltivazioni.

Ma nonostante questi piccoli inconvenienti, la copertura del suolo è e rimarrà sempre uno degli elementi fondamentali per la vita sul nostro pianeta.

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