LA QUIESCENZA DEL SEME: COME DEFINIRLA

la quiescenza del seme come definirla

La quiescenza del seme è definita come il periodo in cui le funzioni vitali del seme sono sospese o molto rallentate, detto anche periodo di riposo.

È la condizione in cui un seme non germina perchè non sono favorevoli condizioni ambientali esterne (disponibilità di acqua, temperatura, ossigeno) per le attività metaboliche di quella specie. Il passaggio dalla vita alla quiescenza è caratterizzato da una progressiva disidratazione.

Un seme è un organismo in condizioni di vita sospesa o rallentata capace di rimanere vitale, pur senza svilupparsi, fino a quando non si realizzano le condizioni interne o esterne favorevoli alla germinazione.

COME È IL SEME QUIESCENTE

Un seme è quiescente se ha raggiunto la maturità morfologica e fisiologica. Si trova nella condizione di non germinare a causa di condizioni interne, anche se le condizioni ambientali esterne sono favorevoli. La quiescenza è una caratteristica controllata geneticamente che interagisce in vario modo con i fattori ambientali.

È un tratto adattativo che ottimizza la distribuzione della germinazione in una popolazione di semi quando:

La quiescenza è un mezzo estremamente efficace per assicurare la propagazione e la diffusione della specie.

La quiescenza è un efficace strumento per realizzare la capacità di restare vitale per lunghi periodi anche in presenza di condizioni avverse e di reagire prontamente alla presenza di condizioni favorevoli.

Ma non sufficiente, almeno in ambienti caratterizzati da stagionalità accentuata, con forti e anche non prevedibili variazioni ambientali.

QUAL’È IL PERIODO DI QUIESCENZA

Prima di germinare il seme passa un periodo di quiescenza, più o meno lungo secondo la specie, in cui il metabolismo è molto ridotto e il seme subisce una disidratazione iniziale, per impedire che germini mentre è ancora nel frutto.

I semi di molte piante richiedono, prima di germinare, un periodo di quiescenza. Questa necessità fisiologica assicura che il seme aspetti fino al successivo periodo favorevole di crescita: luce, buio, caldo, freddo.  Possono rimanere quiescenti ma vitali anche per centinaia di anni. Durante la quiescenza le condizioni di vita si sospendono, si congelano. Morte all’esterno, mentre qualcosa di invisibile all’interno piano piano lavora.

DIFFERENZA TRA QUIESCENZA E DORMIENZA

La quiescenza del seme è la capacità del seme di restare vitale anche dopo lunghi periodi, in presenza di condizioni sfavorevoli e di reagire prontamente al mutare di queste.

La dormienza del seme invece limita questa capacità per rimandarla nei tempi più “ragionevolmente” propizi. Ambedue sono mezzi del seme estremamente efficaci per assicurare la propagazione della specie.

La dormienza è necessaria per permettere la rottura dei tessuti che avvolgono l’embrione e che impediscono il passaggio dell’acqua e dell’ossigeno e l’eliminazione degli ormoni che inibiscono la germinazione.

I semi ortodossi, dopo la fase della disidratazione, sono quiescenti, arrestano cioè il loro sviluppo in attesa che si verifichino le condizioni esterne (luce, acqua, temperatura e ossigeno) ideali per germinare, ma spesso queste condizioni pur necessarie, non sono sufficienti a permettere la germinazione, e il seme resta in dormienza attendendo il momento più adatto per far nascere la piantina nella stagione più propizia per svilupparsi.

QUANDO I SEMI GERMINANO

I semi di molte piante non germinano se non hanno trascorso allo stato di quiescenza un certo periodo che in genere è di qualche mese.

La quiescenza, in mancanza delle condizioni adatte alla germinazione o con interventi sperimentali, può durare parecchi anni.

I semi per lo più sono molto disidratati. Poiché il primo atto della germinazione è l’imbibizione, è evidente che essa è condizionata anzitutto dall’acqua, la cui mancanza può prolungare indefinitamente la quiescenza. Questa dipende anche dalla temperatura, dall’ossigeno, dalla luce.

La quiescenza si può prolungare anche quando i semi si distaccano dalla pianta e l’embrione non è ancora maturo o è del tutto indifferenziato.

La necessità che hanno i semi di subire, per germinare, l’effetto di basse o alte temperature, o l’esposizione alla luce riflette gli svariati adattamenti ai diversi ambienti. La quiescenza è dunque legata sia a caratteristiche anatomo-morfologiche dei semi, sia all’ambiente.

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