LA SEMINA DEGLI ORTAGGI NELL’ORTO

la semina degli ortaggi nell'orto

Dopo aver fatto i preparativi necessari per il terreno e tutta la procedura completa indispensabile prima della semina, avrete la terra, friabile, concimata al punto giusto e con i vari solchi e potete procedere con la semina del vostro prodotto.

Cominciamo col dire che possiamo scegliere tra utilizzare la piantina o il seme quindi vi parlerò di trapianto o di semina.

COME EFFETTUARE LA SEMINA

La semina è un’operazione tanto importante quanto semplice. Che vogliate creare un manto erboso, coltivare in vaso, in giardino o nell’orto, ecco una serie di consigli per evitare di sbagliare, perché si sa, chi ben comincia è pur sempre a metà dell’opera.

Si può indubbiamente dire, che da come si semina dipenderà il raccolto. Le principali tecniche della semina sono l’uso del semenzaio e la semina direttamente nel terriccio. La prima può essere effettuata in una piccola area dell’orto oppure in una cassetta dotata di piccoli contenitori. Solo quando i semi germoglieranno, si potranno piantare le piantine nel terriccio e collocarle nel posto esatto. L’altro tipo di seminagione, comprende diverse tecniche che vanno adottate a seconda degli ortaggi che si vogliono coltivare. I contadini non piantano sempre ma solo secondo quello che viene indicato nel calendario delle semine.

A) LA SEMINA A SPAGLIO

La principale tecnica di semina è lo spaglio che si effettua di solito per gli ortaggi a vegetazione rapida come insalate, carote o ravanelli.

Probabilmente la tecnica di semina più antica, sicuramente quella più comune. Si procede manualmente, lanciando i semi mischiati a segatura o sabbia a ventaglio tramite un rapido, quanto calibrato, colpo di polso. Unica accortezza, distribuire in modo omogeneo i semi su tutto il terreno. Eh si, perché l’inesperienza spesso porta a concentrare la semente in poche zone, lasciando vuote alcune aree.

Sul terriccio poi, viene collocato un leggerissimo strato di terreno molto fine.

Il terreno verrà annaffiato con un’irrigazione molto particolare infatti dovrà essere a pioggia come quella che si pratica tramite l’uso di un innaffiatoio

Questa tecnica è l’ideale quando si decide di seminare un prato all’inglese oppure di coltivare la camomilla o l’alisso nano, in vaso come in aiuole informali. In orto invece sono molte le specie che prediligono questa semina, tra le tante citiamo la rucola, l’erba cipollina e il prezzemolo.

B) LA SEMINA A RIGHE

Esiste poi la semina a file che è quella molto ordinata e precisa che si nota spesso nelle nostre campagne. I contadini prediligono questa semina perché è ordinata e permette l’innaffiatura con i normali sistemi di irrigazione. Questa semina si attua facendo un solco nella terra e impiantando il seme e dopo una determinata distanza che varia a seconda dell’ortaggio, si pianta il secondo seme.

La semina a righe è la migliore quando si ha la necessità di mantenere una certa distanza tra le file delle piante. Si procede scavando un solco (apertura lunga, dritta e stretta) profondo qualche centimetro dentro cui si distribuiscono i semi.

Una volta richiuso il solco, si annaffia abbondantemente. Seminata la prima riga, si ripete l’operazione in una seconda parallela e distanziata sulla base delle necessità della coltura. 

Una volta germinate le piantine, servirà effettuare il “diradamento”, ovvero si elimineranno quelle di troppo, privilegiando le più sane e quelle meglio sviluppate. In questo modo, anche sulla fila, si assicurerà ad ogni pianta lo spazio ottimale per crescere in salute. 

Questo tipo di semina è particolarmente utilizzata nell’orto: ravanelli, fagioli, piselli, carote, sono solo alcuni dei moltissimi ortaggi che si prediligono questa tecnica. 

In giardino la semina a righe trova poca applicazione visto che l’effetto troppo geometrico che ne deriva si scontra con la resa ornamentale che è più efficace e naturale se l’aspetto è un po’ disordinato.

C) LA SEMINA A BUCHETTE (O A POSTARELLE)

Un’altra tipologia di semina è quella a buca detta anche a postarelle. Questa di solito viene effettuata per i legumi. Si praticano delle piccole fosse con un fora terra ed in esse si piantano tre o quattro semi per ogni fosso.

Le buche vengono fatte seguendo una fila precisa e poi verranno ricoperte di terriccio usando un rastrello che coprirà il terreno usandolo sempre nella stessa direzione. Il terreno andrà poi compresso da un rullo o da un badile e ricoperto da un telo. Le innaffiature dovranno essere frequenti ma mai abbondanti.

Questo tipo di semina va bene per zucchini, zucche, fagioli, fave e piselli.

La semina a buchette si esegue praticando un foro nel terreno esattamente nel punto in cui si vuole far crescere la pianta. Al suo interno si sistemano 2 o 3 semi, quindi si richiude la buca con la terra appena smossa. Non appena le piante cresceranno si manterrà solo la più vigorosa eliminando prontamente le altre. 

La semina a buchette è particolarmente usata nei giardini e nelle coltivazioni in vaso. Il consiglio, per migliorare l’effetto estetico, è quello di scavare le buche a zig-zag, trucchetto che donerà movimento e naturalezza al vostro spazio verde.

D) LA SEMINA IN CASSONE

 Infine c’è la semina in cassone che si applica in cassette chiuse o anche nelle serre. Questa tipologia di semina viene effettuata quando si vogliono produrre gli ortaggi più in fretta. Infatti, il calore delle serre permette alle colture di crescere in minor tempo

GLI SBAGLI PIU’ COMUNI DURANTE LA SEMINA

La semina dell’orto è tutto sommato un’operazione facile, ma per farla bene è indispensabile conoscere alcune semplici regole. Se avete provato queste metodologie nel vostro orto e non avete avuto i risultati sperati, dovete ricercare la causa in diversi fattori.

Comunque, prima di procedere alla seminagione, abbiate l’accortezza di mettere alcuni semi in un bicchiere colmo d’acqua. Se questi galleggiano e affiorano in superficie, è inutile seminarli perché non sono buoni se invece vanno a fondo, potete procedere.

Vediamo, quali sono gli sbagli più comuni durante la semina e come evitarli per permettere la germinazione e non compromettere la crescita delle piante.

A) Seminare gli ortaggi a profondità scorrette 

I semi degli ortaggi vanno posti a una profondità tale che permetta loro di germinare senza problemi: se si esagera non avranno energia a sufficienza per permettere alle piantine di raggiungere la luce, se invece si resta troppo in superficie verranno facilmente scalzati o comunque non si troveranno nelle condizioni ambientali idonee alla germinazione.

La regola generale vuole che, durante la semina degli ortaggi, i semi si coprano con uno strato di terra pari alla loro altezza.

B) Irrigazioni insufficienti

Dopo aver seminato, è d’obbligo mantenere umido il terreno per permettere alle piante di svilupparsi. Senza la dovuta dose d’acqua, infatti, le sementi non attivano i processi di germinazione. Innaffiare l’orto è quindi fondamentale, fatelo con costanza ma non esagerate, al termine dell’irrigazione il suolo dovrà essere umido ma non zuppo d’acqua.

C) Annaffiature irruente 

Irrigare è necessario, ma nei giorni successivi alla semina bisogna annaffiare con cautela per evitare di scalzare i semi. Utilizzate diffusori ampi e getti d’acqua delicati.

D) Tecnica di semina scorretta

Le piante crescono al meglio quando hanno a disposizione uno spazio congruo alle loro esigenze e la loro disposizione nelle aiuole si decide proprio al momento della semina degli ortaggi, ecco perché è importante farla bene, perché da essa dipenderà il futuro benessere delle piante.

In orto, come in giardino, si può seminare a spaglio (è il caso della rucola o della lattuga da taglio), ma anche a righe (ad esempio le carote o il basilico) o in buchette (come per il pomodoro, il peperone, la cipolla, il cetriolo) mantenendo le distanze richiesta dal tipo di pianta che si desidera coltivare.

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