LA SUDDIVISIONE DEI LIPIDI

la suddivisione dei lipidi

I lipidi, termine di derivazione greca (lipos, ovvero grasso), sono noti anche come grassi.

I grassi, detti anche lipidi, comprendono una grande varietà di molecole, accomunate dalla caratteristica di essere insolubili in acqua (è il classico esperimento con acqua e olio).

Sono composti organici formati da tre elementi: carbonio, idrogeno e ossigeno, gli stessi che costituiscono i carboidrati, ma in proporzioni diverse. Il rapporto tra idrogeno e ossigeno è molto più alto e questa caratteristica li rende più energetici dei glucidi in termini assoluti (forniscono infatti più del doppio dell’energia apportata dai carboidrati), ma il loro rendimento energetico, a parità di ossigeno consumato, è più basso: ciò significa che, consumando ad esempio un litro di ossigeno, riesco ad ottenere più facilmente calorie dai carboidrati che non dai grassi.

LA SUDDIVISIONE DEI LIPIDI

I lipidi sono composti organici insolubili in acqua.

Esistono più di 500 tipi di grassi: alcuni contengono glicerolo, come i più noti trigliceridi, mentre altri ne sono privi, come cere e steroidi; in base alla loro struttura molecolare e chimica vengono classificati in semplici, composti e derivati.

Si possono distinguere in tre tipologie: lipidi semplicilipidi complessi e lipidi derivati o modificati.

I lipidi semplici sono presenti in alta percentuale nel nostro corpo e nella nostra alimentazione, svolgendo un ruolo di riserva energetica. Sono composti in prevalenza da trigliceridi, i grassi maggiormente presenti nel nostro organismo, e costituiscono il principale deposito di grasso nelle cellule adipose. Nei lipidi semplici sono inoltre presenti gli acidi grassi, che si suddividono a loro volta in saturi ed insaturi
Tra questi fanno parte i trigliceridi e le cere.

I lipidi complessi sono invece sostanze formate anche da altri elementi chimici (acido fosforico, zuccheri, amminoalcol) e svolgono funzioni particolari all’interno del nostro corpo.
Tra questi ci sono i fosfolipidi, glicolipidi e lipoproteine.

Tra i lipidi modificati fanno parte: steroidivitamine, colesterolo ecc..

LA SUDDIVISIONE IN BASE ALLA COMPOSIZIONE (ACIDI GRASSI)

Dalla digestione dei lipidi, sia semplici che complessi, si determina la liberazione di acidi grassi (AG), molecole formate da atomi di carbonio di varia lunghezza (da 2 a 36) legati tra loro e all’idrogeno con all’estremità un gruppo carbossilico (COOH).

Si parla di acidi grassi saturi (SFA) quando gli atomi di carbonio sono legati solo da legami semplici o insaturi quando sono legati anche con doppi legami (1 doppio legame=monoinsaturi, 2 o più doppi legami=polinsaturi). A partire dagli AG insaturi, attraverso trattamenti industriali, si ottengono gli acidi grassi trans. L’ eccesso di SFA e acidi grassi trans aumenta alcuni fattori di rischio cardiovascolare.

Gli acidi grassi, costituenti essenziali di alcune classi lipidiche, principalmente i trigliceridi, rappresentano la parte più variabile della molecola di grasso: se ne conoscono circa quaranta, che si distinguono per numero di atomi di carbonio nella catena (ad esempio, l’acido butirrico ne contiene 4 ed è considerato un grasso a corta catena, mentre l’acido docosaesaenoico, meglio noto come DHA, ne contiene ben 22) e per presenza e numero di doppi legami, in corrispondenza dei quali si verificano dei “ripiegamenti” che rendono il grasso meno rigido e compatto.

Esiste anche una precisa divisione dei lipidi in base alla loro composizione.

Fra quelli di origine vegetale troviamo l’olio di palma, l’olio di cocco e la margarina idrogenata, ampiamente utilizzata nei dolci e negli snack in commercio.

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