LA VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA

La valutazione dello stato nutrizionale parte dalla determinazione della composizione corporea.

Le tecniche utilizzate sono molto diverse e, nel corso degli anni, il progresso scientifico ha determinato numerose innovazioni che rendono sempre più esatta la definizione del peso in corrispondenza del quale ogni soggetto può assicurarsi un buono stato di salute.

VALUTAZIONE DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON TECNICHE CLASSICHE

Riportiamo di seguito le principali tecniche di valutazione della composizione corporea.

A) PESO CORPOREO

Il peso corporeo di un individuo è influenzato da numerosi fattori:

B) STATURA

L’aumento dell’altezza (o statura) è regolato da alcuni ormoni (come l’ormone della crescita) particolarmente importanti nella fase infantile adolescenziale; essi contribuiscono all’allungamento delle ossa e all’incremento della riproduzione cellulare nei vari tessuti, determinando, di conseguenza, la statura.

C) INDICE DI MASSA CORPOREA

Oltre a essere utilizzati singolarmente, peso e altezza vengono combinati per ottenere l’Indice di Massa Corporea (IMC o, abbreviando l’espressione in lingua inglese Body Mass Index, BMI).

La formula utilizzata per calcolare l’IMC è la seguente: IMC = Peso (kg) / Altezza (m)²

Questo indice consente di rendere indipendente la valutazione del peso corporeo dall’altezza dell’individuo e di operare un confronto tra soggetti e gruppi di individui.

Per interpretare il risultato del calcolo dell’IMC nella valutazione del peso teorico si fa ricorso a tabelle, che consentono di definire le diverse situazioni, dall’estrema magrezza fino ai casi più gravi di obesità.

D) PESO TEORICO

Il peso teorico di un soggetto, indicato anche come peso normale, peso forma, peso ideale o normopeso, corrisponde al valore del peso corporeo umano raggiunto alla fine di uno sviluppo armonico e in corrispondenza del quale un organismo ha le minori probabilità di ammalarsi.

Il peso teorico non è definito omogeneamente e i metodi ai quali si ricorre per la sua individuazione sono numerosi; per bambini e adolescenti, per esempio, dato che la crescita presenta una grande variabilità individuale nei tempi e nelle misure con cui avviene, sono stati fissati dei limiti di normalità dividendo l’insieme dei dati raccolti in 100 parti, chiamate percentili.

Per gli adulti, invece, si può ricorrere a uno dei seguenti metodi di calcolo: la formula di Bernhardt (altezza corporea × circonferenza torace / 240); la formula di Broca (altezza corporea − 100); l’Indice di Massa Corporea (IMC).

E) LIMITI DELL’IMC

La determinazione dell’IMC non è sufficiente a determinare in maniera chiara lo stato di nutrizione, in quanto non tiene conto di alcune variabili come la percentuale di massa magra e di massa grassa; basti pensare, per esempio, a due soggetti aventi lo stesso IMC derivante da peso e altezza uguali, ma da percentuali diverse di massa muscolare (massa magra) e, di conseguenza, anche di tessuto adiposo (massa grassa).

F) COSTITUZIONE CORPOREA

Oltre al peso e all’altezza, anche la misurazione della circonferenza del polso è importante nella valutazione delle dimensioni corporee di un soggetto; misurando la circonferenza del polso destro alla base della mano, per esempio, si può calcolare la costituzione corporea, detta anche morfologia, per mezzo della seguente formula:

Morfologia = Statura (cm) / Circonferenza polso (cm)

Il risultato di tale calcolo può essere interpretato per mezzo della seguente tabella.

G) RAPPORTO VITA- FIANCHI

La circonferenza della vita, valutata in rapporto con quella dei fianchi, rappresenta un indice della tipologia di distribuzione del tessuto adiposo: quanto più alto è il rapporto vita-fianchi, tanto più androide è tale distribuzione (cioè di tipo prettamente maschile).

Un alto rapporto vita-fianchi (cioè una distribuzione di tipo androide) corrisponde a un elevato rischio di contrarre patologie come il diabete mellito di tipo II o malattie cardiovascolari.

L’obesità di tipo androide è caratterizzata dalla presenza di massa grassa concentrata prevalentemente a carico del tronco, con accumulo a livello dell’addome e gambe sottili: da questa distribuzione deriva il cosiddetto aspetto “a mela”.

Una distribuzione del grasso tipicamente femminile, invece, è detta ginoide ed è caratterizzata da accumulo di grasso sottocutaneo al di sotto dell’ombelico, nei glutei e negli arti inferiori: da questa distribuzione deriva il così detto aspetto “a pera”.

A questa condizione si associa una minore incidenza di malattie metaboliche, diabete e ipertensione, ma una maggiore incidenza di insufficienza venosa e cellulite.

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