LE ALGHE

le alghe

Il nome, che non ha valore sistematico, raggruppa organismi vegetali prevalentemente acquatici, con organizzazione relativamente semplice, molto diversi tra loro: forme unicellulari e coloniali, forme pluricellulari, uni-o plurinucleate, organizzate in filamenti semplici o complessi o in talli parenchimatici. Di dimensioni che vanno da meno di un micron a qualche decina di metri (alcune a. brune), spesso le a. presentano un elevato grado di complessità cellulare.

LE CARATTERISTICHE DELLE ALGHE

Le alghe sono organismi eucariotici per lo più foto sintetizzatori, tra loro anche molto diversi, che vengono variamente classificati in almeno otto gruppi principali.

Si tratta per la maggior parte di organismi che vivono nell’acqua, dove rappresentano la vegetazione dominante; sono per lo più unicellulari, ma esistono anche molte forme multicellulari, tra le quali alcune giganti possono raggiungere la lunghezza anche di un centinaio di metri.

Un tempo classificate come Piante, le alghe vengono oggi assegnate tutte al regno dei Protisti, in quanto le forme multicellulari delle alghe sono molto più affini alle forme unicellulari, e quindi ai Protisti, piuttosto che agli altri organismi multicellulari, appartenenti ai regni dei Funghi, delle Piante e degli Animali.

I Cianobatteri, un tempo denominati Alghe verdi-azzurre, vengono oggi associati ai Batteri, nel regno degli unicellulari procariotici.

Le alghe hanno forme, dimensioni e colori variabili e vivono soprattutto negli ambienti acquatici. Hanno un corpo semplice, il tallo, che le distingue dagli organismi vegetali più evoluti provvisti di organi più specializzati, quali radici, fusto e foglie.

Le alghe microscopiche galleggianti che formano il fitoplancton sono indispensabili per la vita di tutti gli ambienti acquatici: senza di loro tali ambienti diverrebbero inospitali per qualsiasi altro organismo. Il fitoplancton è anche alla base delle catene alimentari di questi ambienti perché fonte primaria di nutrimento per tutti gli organismi animali che vi vivono, dal microscopico zooplancton alle forme più complesse.

DOVE VIVONO LE ALGHE

Se provassimo a elencare tutti gli ambienti in cui pensiamo che vivano le alghe e quali sono le loro caratteristiche, risponderemmo subito il mare, i laghi, e forse anche i fiumi, i torrenti e gli stagni, mentre probabilmente non penseremmo alle pozze d’acqua, ai terreni fangosi, ai tronchi degli alberi, alle rocce e, in generale, a tutti i luoghi che si mantengono umidi per almeno un periodo dell’anno.

Inoltre, forse non immaginiamo che alcune alghe possano vivere all’interno di altri organismi come protozoi, idre, spugne, gasteropodi, vermi piatti e funghi, caso quest’ultimo in cui la stretta relazione tra l’alga e il fungo, detta simbiosi, genera un nuovo gruppo di organismi: i licheni.

IL TALLO DELLE ALGHE, UN CORPO PIUTTOSTO SEMPLICE

Per quanto riguarda le caratteristiche delle alghe, a differenza delle piante tipiche in cui troviamo radici, fusto e foglie, esse hanno un corpo piuttosto semplice chiamato tallo, dalle dimensioni alquanto variabili.

Alcune alghe sono unicellulari e quindi microscopiche, altre invece in quanto pluricellulari hanno dimensioni maggiori e possono essere lunghe anche qualche decina di metri. La loro forma è variabile: quelle unicellulari possono essere ovoidali, a sfera, a disco, a filamento o a bastoncino e possedere, talvolta, minuscole code dette flagelli che consentono loro di muoversi come le cellule animali.

Altre sono provviste di una corazza, o scudo di rivestimento, che le protegge; altre ancora hanno una forma filamentosa o a lamina e alcune possiedono una base che consente loro di aderire ai fondali.

Per distinguerle dalle piante terrestri dette cormofite, i botanici chiamano le alghe tallofite.

COME TUTTE LE PIANTE PRODUCONO DA SOLE IL LORO NUTRIMENTO

La caratteristica che accomuna le alghe tra loro e agli altri vegetali terrestri è che sono formate da cellule eucariotiche, cioè provviste di nucleo, con una parete cellulare in cui è presente la clorofilla. Quest’ultima è la sostanza di colore verde indispensabile per catturare la luce del sole e quindi per svolgere la fotosintesi, l’insieme cioè di reazioni chimiche che trasformano l’acqua e l’anidride carbonica in sostanze organiche assai più complesse: queste vengono poi utilizzate dall’organismo vegetale, (alga o pianta terrestre che sia) come nutrimento. Per questa proprietà le alghe, come tutte le altre piante, sono dette organismi autotrofi.

LE ALGHE E GLI EQUILIBRI DEGLI AMBIENTI

Le alghe con la fotosintesi, oltre a fabbricarsi il cibo, liberano ossigeno, gas indispensabile per la vita di tutti i viventi, sia acquatici sia di terraferma. Senza ossigeno, e quindi senza alghe, ben presto oceani, laghi, fiumi e torrenti diventerebbero inospitali per qualsiasi organismo poiché l’ossigeno sarebbe consumato ma non rifornito, e via via tali ambienti morirebbero.

Inoltre, le alghe costituiscono la fonte primaria di nutrimento per quegli organismi animali che non sono in grado di compiere la fotosintesi ma che dipendono dai vegetali per il loro rifornimento alimentare, e che per questo sono detti organismi eterotrofi.

In conclusione, le alghe svolgono negli ambienti acquatici un ruolo simile a quello delle piante negli ambienti terrestri: senza di loro non sarebbe possibile rinnovare la disponibilità di ossigeno e di sostanze organiche indispensabili per mantenere in vita gli ambienti stessi: progressivamente nel tempo, infatti, protozoi, gasteropodi, celenterati, pesci e ogni altra forma di vita eterotrofa si esaurirebbe.

In particolare è indispensabile per la vita nell’ambiente acquatico il fitoplancton, cioè quelle alghe microscopiche che si muovono liberamente nell’acqua e che, oltre a produrre ossigeno, sono il cibo dello zooplancton, l’insieme degli animali unicellulari acquatici. Il fitoplancton, il cibo preferito dei grossi mammiferi acquatici quali le balene, si trova alla base della catena alimentare di questi ambienti.

Oggi però i torrenti, i fiumi e i corsi d’acqua, nel loro cammino verso il mare, ricevono le acque di scarico delle abitazioni, quelle delle industrie e quelle che derivano dalle attività agricole. Le sostanze raccolte sono fortemente inquinanti e, tra l’altro, danno origine a un fenomeno chiamato eutrofizzazione che consiste nella proliferazione eccessiva delle alghe che vivono in tutti questi corsi d’acqua e che finiscono con l’ostacolare il movimento e la vita degli animali acquatici.

COME SI RIPRODUCONO LE ALGHE

Tutte le alghe possono riprodursi attraverso un meccanismo chiamato riproduzione vegetativa che consiste nel generare un individuo identico al precedente.

Questo tipo di riproduzione può verificarsi in modi diversi.

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