LE AVVERSITÀ DELLE PIANTE CAUSATE DA PARASSITI ANIMALI (1° parte)

Le avversità delle piante causate da parassiti animali sono dovute da:

A) INSETTI

insetti

L’insieme degli insetti è costituito da un grandissimo numero di specie, che ha colonizzato l’intera superficie terrestre. Gli insetti si distinguono da altri animali simili per la caratteristica presenza di 3 paia di zampe.

Si stima che le perdite provocate dagli insetti al sistema produttivo agricolo mondiale siano dell’ordine del 10%.

1) INSETTI DANNOSI

2) INSETTI UTILI

Non tutti gli insetti sono nocivi alle piante: la maggior parte di essi non provoca danni alle colture e alcune specie sono utili, in quanto predatori o parassiti di specie dannose oppure come impollinatori.

Questo aspetto va attentamente considerato nella scelta dei prodotti fitosanitari da utilizzare, in particolare insetticidi e acaricidi, e del momento d’intervento.

3) TECNICHE DI DIFESA

Le tecniche di difesa dagli insetti sono molto cambiate negli ultimi 20 anni, e, accanto a prodotti chimici che agiscono in maniera più mirata e selettiva rispetto ai prodotti del passato, sono oggi disponibili soluzioni a basso o nullo impatto ambientale, basati ad esempio sull’uso dei feromoni o di insetticidi microbiologici.

4) RIASSUMENDO

B) ACARI

Un’altra categoria di parassiti animali, meno dannosa rispetto al passato, è quella degli acari o ragnetti.

La differenza principale e facilmente verificabile con una lente a 10 ingrandimenti, rispetto agli insetti, è data dal numero di paia di zampe: 3 paia per gli insetti e 4 paia di zampe gli acari.

A questa categoria appartengono anche gli eriofidi, che sono caratterizzati invece solo da due paia di zampe anteriori; hanno il corpo affusolato e sono più piccoli dei classici “ragnetti rosso o giallo”, a fatica visibili con la lente a 10 ingrandimenti.

1) I DANNI CHE PROVOCANO

I danni provocati dal loro apparato boccale pungente-succhiante consistono per lo più in decolorazioni e bronzatura fogliare, accentuazione di stress idrici, riduzioni qualitative (rugginosità dei frutti).

Come alcune specie di insetti possono provocare la formazioni di galle. È il caso dell’eriofide della vite che provoca evidenti bollosità sulla pagina superiore delle foglie, a cui corrisponde una fitta peluria nella pagina inferiore, dove l’eriofide si protegge.

2) TECNICHE DI DIFESA

La popolazione degli acari è normalmente in equilibrio con la coltura, in quanto controllata efficacemente dai predatori. Quando, a causa principalmente dell’impiego di prodotti fitosanitari non selettivi o per particolari condizioni agro climatiche – alte temperature, piante stressate, viene a mancare questo equilibrio, la presenza di acari dannosi può aumentare rapidamente. Si può rendere necessario il loro contenimento attraverso i mezzi chimici.

I ragnetti rossi che danneggiano le colture agrarie sono controllati normalmente con l’uso di prodotti fitosanitari che hanno il minimo effetto sui loro predatori naturali. Il fenomeno è visibile nelle coltivazioni di soia; è evidenza comune che la soia su terreni adatti, in assenza di stress idrici, non è soggetta ad attacchi di ragnetto rosso.

3) ACARI UTILI

Esistono anche acari utili, in quanto predatori di specie nocive. Fra questi vi sono i fitoseidi, che si nutrono dei ragnetti dei fruttiferi, della vite, e delle colture erbacee; vanno assolutamente salvaguardati in quanto sono in grado di mantenere la presenza di acari dannosi a livelli molto bassi. Vengono anche commercializzati per l’impiego in alcune coltivazioni protette.

4) RIASSUMENDO

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