LE CLASSIFICAZIONI DELLE LAVORAZIONI DEL TERRENO

le classificazioni delle lavorazioni del terreno.

Le lavorazioni del terreno si possono classificare in base a:

  1. In funzione della profondità di lavoro in lavorazioni:
  1. In funzione della successione e dello scopo in lavori:
  1. In funzione del lavoro eseguito dagli attrezzi in:

I LAVORI DI MESSA A COLTURA

I lavori di messa a coltura sono:

I LAVORI PREPARATORI

I lavori preparatori sono eseguiti per predisporre il letto di semina e sono:

LAVORI PREPARATORI PARTICOLARI

I LAVORI COMPLEMENTARI (O DI AFFINAMENTO)

Sono lavori eseguiti per preparare il suolo alla successiva semina e per agevolare le prime fasi di crescita delle piante (estirpatura erpicatura).

Consentono di frantumare e sminuzzare le zolle, pareggiare la superficie e in generale rendere il suolo uniforme e ben livellato.

LA LIVELLATURA

Operazione che permette di conferire al suolo la pendenza voluta.

Motivazioni della sua effettuazione:

Intervento consuetudinario in risaia (viene ripetuto anche annualmente, o comunque molto frequentemente).

Intervento straordinario (ripetuto con limitata frequenza) eseguito solo quando è strettamente necessario.

I LAVORI CONSECUTIVI (O DI COLTIVAZIONE O SUCCESSIVI)

Sono lavori che vengono eseguiti dopo la semina con diversi scopi: far aderire il suolo al seme, limitare l’evaporazione, eliminare le infestanti. Sono:

LA RULLATURA

Questa operazione consente di:

Operazione condotta con attrezzature costituite da cilindri o anelli ruotanti, a vario profilo, montati folli su un asse orizzontale.

Le tipologie di rullo sono:

SCARIFICATURA O RIPUNTATURA

È un’operazione che comporta la discissura del suolo (taglio) senza determinarne rivoltamento degli strati.

Le attrezzature impiegate sono costituite da un telaio, rigido e robusto, sul quale sono montate delle ancore (denti) di diversa forma, numero e altezza.

Le attrezzature impiegate possono essere di due tipi:

VIENE UTILIZZATA

  1. In sostituzione dell’aratura: minimo disturbo del suolo, più veloce, idonea in terreni con crostoni, sassosi, coesivi.

Svantaggi: non interra malerbe e concimi organici

  1. Complementare all’aratura: prima: favorisce drenaggio e aerazione profonda di terreni pesanti e compattati, consente poi arature più superficiali (25-30 cm) tempi di lavoro più brevi, minori oneri energetici, non c’è suola di lavorazione, la s.o. viene interrata più in superficie.
  2. Contemporaneamente all’aratura, con aratri ripuntatori.
  3. Dopo l’aratura, con lavoro più superficiale per rompere zolle, migliorare areazione, favorire penetrazione dell’acqua.

L’ERPICATURA

Operazione atta a:

Tipi di Erpici:

LA SARCHIATURA

Lavorazione successiva che consente di rompere la crosta di suolo nelle colture definite sarchiate (mais, barbabietola, patata…).

Scopi principali:

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