LE DIVERSE TIPOLOGIE DI POTATURA

le diverse tipologie di potatura

La potatura consiste in una serie di interventi per modificare il modo di vegetare e di fruttificare delle piante. Serve per aiutarle a crescere in maniera forte e rigogliosa e prevenire la diffusione di malattie.

LE DIVERSE TIPOLOGIE

Per quanto riguarda la potatura si possono distinguere gli interventi in ordinari, programmabili con anticipo e da ripetere con una certa frequenza e straordinari, che vanno a risolvere un determinato problema.

GLI INTERVENTI ORDINARI DI POTATURA

Esistono diversi tipi di potatura che in genere si differenziano a seconda del momento in cui viene effettuata l’operazione. Un’altra differenza può consistere nello stato di crescita della pianta. Dobbiamo distinguere tra le seguenti tipologie:

A) LA POTATURA DI TRAPIANTO

La potatura di trapianto rappresenta gli interventi sui piccoli alberi che stanno per essere trapiantati nel terreno. Si esegue quando le piante vengono messe a dimora nel terreno, in modo da equilibrare le dimensioni della chioma a quella delle radici ed evitare uno spreco di energia dovuto alla presenza di troppi rami.

B) LA POTATURA DI ALLEVAMENTO

La potatura di allevamento o di conduzione si effettua nei primi anni dall’impianto, e serve a dare alla pianta la forma voluta. Per ogni specie ci sono determinate forme di allevamento ritenute adatte a fini produttivi e che spesso agevolano le operazioni di raccolta da terra rendendo superflue le scale. Gli interventi di potatura di allevamento favoriscono la formazione di uno scheletro armonioso e incoraggiano l’entrata in produzione della pianta.

Questa tecnica viene effettuata con le piante in fase giovanile, non ancora in piena produzione.
In questo tipo di operazione non si tagliano mai i rami di un anno, ossia che non presentano ulteriori rametti laterali. L’obiettivo è di ridurre il più possibile la fase improduttiva delle giovani piante, e di favorirne lo sviluppo uniforme.

C) LA POTATURA DI PRODUZIONE

La potatura di produzione, è quella che si esegue con regolarità sulla pianta negli anni successivi all’effettiva entrata in produzione. Lo scopo principale di questo tipo di potatura è di equilibrare lo sviluppo vegetativo e quello riproduttivo, ed evitare inconvenienti come l’alternanza di produzione (annate di carica di frutti alternate ad annate di scarica).

La potatura di produzione, viene eseguita quando le piante sono in produzione e hanno quindi raggiunto la loro maturità. Questo tipo di potatura serve per massimizzare la produzione dei frutti. Mantenendo inoltre l’equilibrio complessivo dell’albero, al fine di assicurare produzioni più costanti e con una qualità dei frutti migliore.

D) LA POTATURA DI MANTENIMENTO

La potatura di mantenimento serve per riequilibrare i rami degli esemplari più maturi.

E) LA POTATURA A TUTTA CIMA O TAGLIO DI RITORNO

La potatura a tutta cima o taglio di ritorno serve per esportare gli apici delle piante.

F) LA POTATURA VERDE

La potatura verde viene eseguita nel pieno del periodo estivo per alleggerire la chioma e ridistribuire il peso sui rami, in modo che la pianta possa sopportare meglio il periodo estivo. Di solito si fa nei mesi di luglio e agosto, quando le piante, per vie delle alte temperature, sono in uno stato di quiescenza vegetativa. E detta “verde” poiché viene effettuata quando la pianta possiede le foglie.
Esempio, tipica in questo periodo è la potatura verde della vite, la spollonatura. Questa consiste nella rimozione dei germogli nati direttamente sul legno vecchio della vite adulta, che risultano solitamente infruttiferi.

G) LA POTATURA SECCA

La potatura secca, vale a dire quella più diffusa e delicata si esegue nel periodo invernale, quando le piante si trovano in uno stato di riposo vegetativo e dunque sono senza foglie. Nel periodo invernale, infatti, che si effettua la maggior parte dei lavori di potatura.

H) LA SPALCATURA

La spalcatura è l’eliminazione dei rami inferiori delle piante per favorire l’aerazione. Si esegue sia sugli alberi da frutto sia sulle piante forestali (olmo, quercia, frassino, ecc..).

GLI INTERVENTI STRAORDINARI DI POTATURA

A) LA CAPITOZZATURA

La capitozzatura è l’asportazione di tutti i rami della pianta. È un’operazione molto rischiosa, da effettuare solamente per evitare un abbattimento, nonostante molti professionisti la sconsiglino in ogni caso.

B) LA POTATURA DI RISANAMENTO

La potatura di risanamento o di ringiovanimento è l’eliminazione di rami ormai compromessi a causa di infestazioni di parassiti o danneggiati dagli agenti atmosferici.  Viene effettuata su piante vecchie e/o ammalate. Si usa per cercare di ringiovanirle o salvarle, e quindi per ridarle nuova vita.

C) LA POTATURA ORNAMENTALE

La potatura ornamentale si effettua su alcuni tipi di piante come le siepi. Serve per conferire la forma desiderata.

E) LA POTATURA DI CONTENIMENTO

La potatura di contenimento o di sicurezza, si effettua quando i rami sono cresciuti e risultano troppo vicini ad abitazioni, strade, linee ferroviarie o cavi elettrici. Serve per contenere lo sviluppo della chioma di un albero. Di norma si rende necessaria quando c’è stato un errore di progettazione (o non c’è stata alcuna progettazione) ed è stato messo a dimora l’albero sbagliato nel momento sbagliato. Si tratta di una potatura delicata perché incide su parti vitali dell’albero e deve essere eseguita con estrema attenzione.

F) LA POTATURA DI RIFORMA

La potatura di riforma, si effettua all’occorrenza, ad esempio nei casi in cui si deve modificare la forma ad una pianta, o dargliela nuovamente dopo anni di crescita “selvaggia” nei quali non ci sono stati interventi di potatura.

GLI INTERVENTI MIRATI DI POTATURA

Ogni fase della vita di una pianta richiede interventi mirati. Per prenderti cura degli alberi o arbusti del tuo giardino in maniera corretta, è fondamentale una potatura costante ed effettuata in maniera corretta.

Esistono le seguenti tipologie di potatura:

Serve per favorire il corretto sviluppo dei rami nelle fasi giovanili. Di solito si esegue in vivaio o nei primi anni di messa a dimora. Se occorre, una potatura di formazione è molto importante per eliminare i difetti strutturali della chioma prima che possano diventare un problema.

Serve per eliminare e rimuovere notevoli quantità di rami disseccati o pericolosi in quanto danneggiati per motivi naturali. In questo modo, pur rispettando la conformazione degli alberi ante-intervento, si incrementa la permeabilità della chioma nei confronti del vento e della neve. A seconda delle specie può essere molto importante per ridurre la propensione al cedimento dell’albero o di parte della chioma.

Serve per correggere precedenti interventi errati di potatura, quali la capitozzatura. Si rende necessaria per ripristinare una chioma danneggiata da potature eccessive. In questo caso è importante valutare la condizione fitosanitaria e fitostatica della pianta in modo da selezionare i migliori candidati per la formazione della chioma secondaria. Se l’albero non è stato in grado di cicatrizzare le vecchie ferite e i patogeni fungini hanno avuto la meglio, talvolta è meglio procedere all’abbattimento e alla sostituzione del soggetto per motivi di sicurezza.

LE VARIE ALTERNATIVE ALLA POTATURA

Ci sono diversi tipi di potatura, esistono delle alternative che non prevedono il taglio come la classica potatura con eliminazione di rami ed eliminazione di alcune parti specifiche.  Si parla di piegatura, torsione, curvatura, la cimatura, la sfogliatura ed infine anche il diradamento dei frutti.

La piegatura e la curvatura come gli stessi termini indicano, consistono nel piegare e o curvare alcuni rami e parti di piante e o di alberi per far rafforzare e irrobustire il vegetale oggetto di questo tipo di potatura. Il fine specifico di questi metodi è di dare spazio ad altre ramificazioni presenti. Questa tecnica agricola è similare a quella definita anche torsione, quest’ultima prevede anche una torsione su se stessi appunto dei rami.

La cimatura è una potatura a taglio che prevede questo intervento sulle parti alte, ossia il taglio delle cime degli alberi e o delle piante, in modo da far sviluppare meglio la pianta e favorire la crescita e la comparsa di ramificazioni nuove.

La sfogliatura consiste nell’eliminare le foglie in eccesso che coprono la luce alla parte bassa della pianta compromettendone il regolare sviluppo, e la sintesi clorofilliana delle foglie coperte e prive di luce.

Il diradamento consiste invece nell’eliminare parte dei frutti presenti sulla pianta, questo si usa quando si presenta una fruttificazione eccessiva. Questa pratica va eseguita con cautela e solo quando strettamente necessario.

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