LE FAMIGLIE DELLE PIANTE DELL’ORTO

le famiglie delle piante dell'orto

A) LE PIANTE LILIACEAE

Le liliaceae sono una famiglia molto vasta che comprende diverse piante che si trovano spesso e volentieri nei nostri orti come asparago, aglio, cipolla, scalogno e porro. Le caratteristiche comuni di questi ortaggi sono il non aver bisogno di moltissima concimazione, l’essere facilmente trapiantabili a radice nuda e non avere un grande fabbisogno di acqua. Gli ortaggi della famiglia delle lilliacee, come tutte le bulbose, non amano il ristagno idrico, quindi attenzione a coltivarli in terreno drenante.

Tra le liliacee abbiamo verdure da foglia come il porro e l’erba cipollina e da bulbo come l’aglio e lo scalogno.

B) LE PIANTE SOLANACEE

Le solanacee sono una grande famiglia di piante a cui appartengono oltre 1400 specie, molto diverse tra loro. Nell’orto troviamo alcune piante di questa famiglia, ne sono esempio patata, pomodoro, peperone, melanzana. Tutte queste piante sono state importate dall’America, a parte le melanzane che sono di origine asiatica, ma hanno trovato grande diffusione in Europa e sono oggi tra gli ortaggi più coltivati in Italia.

Tra le solanacee troviamo alcune delle più popolari piante da orto come il pomodoro, le patate e le melanzane, ne fanno parte anche i peperoni e peperoncini piccanti. Si tratta di piante abbastanza esigenti come concimazione, che chiedono una buona esposizione solare. Le piante solanacee sono tutte da frutto, a parte la patata che è un ortaggio da tubero.

C) LE PIANTE OMBRELLIFERE

Le piante ombrellifere sono una famiglia che si trova spesso e volentieri tra le coltivazioni del nostro orto. Le principali verdure sono carota e finocchio, vi sono poi altre ombrellifere usate principalmente in cucina per insaporire, come prezzemolo, sedano, aneto, cerfoglio, coriandolo, cumino. Ci sono poi ortaggi più rari come pastinaca e achillea, meno diffusi ma ugualmente interessanti per la coltivazione nell’orto sinergico.

Gli ortaggi della famiglia delle ombrellifere presentano tutti la caratteristica comune di una crescita iniziale molto lenta, in cui temono particolarmente le erbe infestanti. Per questo può essere molto utile seminarle in vasetti e trapiantarle successivamente, operazione da non fare con carota e pastinaca che avendo radice fittonante finisce per fascicolarsi nel vasetto. Tutte le ombrellifere non amano eccessi di concimazione: bastano 0,3 – 0,4 kg di letame pellettato per ogni metro quadrato di orto in cui seminarle.

Le piante ombrellifere offrono verdure da radice (come carota e pastinaca) e verdure da foglia (come il prezzemolo), sono piante poco esigenti in materia di concimazione, per questo nella rotazione delle coltivazioni sono utili a non sfruttare troppo il terreno e si alternano con famiglie più “golose” come le solanacee o le cucurbitacee.

D) LE PIANTE COMPOSITE O ASTERACEE

Le composite, dette anche asteracee, sono un’ampia famiglia botanica di piante e ortaggi, la più numerosa perché comprende circa il 10% di tutte le specie da fiore conosciute. Nell’orto troviamo diverse piante appartenenti alla famiglia delle composite: ad esempio lattughe, cicorie, cardi, carciofi, topinambur e girasole.  Fanno parte di questa famiglia anche diversi fiori da orto come camomilla e calendula. Anche il piretro conosciuto in agricoltura biologica per essere un ottimo insetticida naturale appartiene alle asteracee.

Il nome “composite” non è stato dato per caso: è una famiglia di ortaggi molto composita nella tipologia di verdura. Ci sono ortaggi da tubero come i topinambur, verdure da fiore come cartamo, carciofo e camomilla, ma soprattutto verdure da foglia, infatti in questa classe di piante troviamo le principali insalate: dalla lattuga alla cicoria.

E) LE PIANTE LAMIACEE AROMATICHE

Le piante lamiacee, o più correttamente lamiaceae con il dittongo latino, sono una grande famiglia di piante dicotiledoni, tra cui si possono trovare alcune delle piante coltivate nei nostri orti. In particolare appartengono a questa famiglia molte erbe aromatiche, come origano, timo e basilico.

È la famiglia degli aromi e delle piante officinali perché queste orticole hanno ghiandole sviluppate per la produzione di olii essenziali. Molte lamiacee sono quindi erbe importanti per le loro proprietà medicinali e ancora di più per l’uso in cucina.

Tra le lamiaceae che si possono coltivare nell’orto ricordiamo l’origano, il basilico, la gattaia, l’isoppo, la melissa, la lavanda, la maggiorana, il marrubio, il rosmarino, la salvia, il timo, la santoreggia, la menta.

Le piante lamiacee sono erbe preziose, ricche di oli essenziali, si usano come spezie in cucina o come piante officinali, sono utili al benessere dell’organismo con le loro straordinarie proprietà. Questa famiglia di piante è coltivata soprattutto per usarne le foglie, e in alcuni casi anche i fiori (come per origano e rosmarino ad esempio). La presenza di piante officinali nell’orto è importante anche a garantire la biodiversità, attirare insetti utili e allontanare i parassiti, sono ottime in molte consociazioni. Per questa ragione chi coltiva un orto sinergico o comunque utilizza un metodo biologico non può non mettere nel campo alcune di queste erbe aromatiche.

F) LE PIANTE CRUCIFERE

Le crucifere prendono il nome dalla croce, visto che hanno 4 petali per ogni fiore. Nell’orto le troviamo spesso e comprendono i cavoli di moltissime varietà, appartenenti al genere brassica, altro nome che contraddistingue questa famiglia. La maggior parte dei cavoli (broccoli, cavolfiori, cavolo rapa, cavolo cappuccio,…) sono di origine italiana, ma c’è anche il cavolo cinese molto diffuso nella cucina orientale. Si tratta sempre di piante biennali che accumulano sostanze nutritive nel primo anno di vita e fioriscono nel secondo. L’orticoltore generalmente raccoglie la verdura prima di far andare in seme il cavolo. Oltre ai cavoli tra le crucifere troviamo rapa, cima di rapa, rapanello, raperonzolo, cren o rafano, rucola e crescione, queste sono piante a coltivazione annuale. La famiglia di piante delle crucifere può anche essere chiamata brassicaceae.

Le crucifere sono la famiglia cui appartengono tutti i cavoli, si tratta per la maggior parte di verdure da foglia, con l’eccezione di alcune ottime colture da radice (come rapa, rapanello e rafano). In un orto che si rispetti non possono mancare queste coltivazioni, anche perché comprendono molte varietà resistenti al freddo e quindi utili all’orto autunnale e invernale.

G) LE PIANTE CUCURBITACEE

Le piante della famiglia delle cucurbitacee, come zucca, zucchino, anguria e melone sono conosciute e coltivate sin dai tempi antichi, sia come ortaggi da consumo sia per essere svuotati ottenendo contenitori e altri manufatti.

Si tratta di piante monoiche ossia che presentano fiori maschili e femminili, i fiori dei due sessi crescono separati ma sulla stessa pianta, la fecondazione richiede quindi impollinatori esterni come api o vespe. Questo implica un frequente incrocio di varietà, di cui tener conto se si vuol conservare i semi di anno in anno. La differenza tra fiori di diverso sesso è evidente (si riconosce l’ovario sotto la corolla). Nella lotta biologica ai parassiti occorre stare attenti nell’uso del piretro perché non danneggi gli insetti impollinatori andando a scoraggiare quindi la fruttificazione.

LA COLTIVAZIONE DELLE PIANTE CUCURBITACEE

Le piante della famiglia delle cucurbitacee sono tutte ortaggi da frutto e producono frutti di buone dimensioni. Generalmente richiedono molto al terreno dell’orto in termini di sostanze nutritive e di esposizione solare. Troviamo in questa famiglia non solo alcune delle principali verdure come zucca, cetriolo, zucchina, ma anche gustosi e freschissimi frutti estivi come melone e anguria che potete tranquillamente coltivare nell’orto domestico con successo e soddisfazione. Una cucurbitacea particolare che permette di ricavare una particolarissima spugna è la luffa, davvero interessante e da provare nel vostro orto famigliare.

Le cucurbitacee sono una famiglia di ortaggi da frutto, si tratta di piante molto esigenti in termini di concimazione, per questo l’orto biologico prevede che vengano coltivate in rotazione ad altre colture e mai ripiantate nello stesso terreno da un anno all’altro.

LE PIANTE LEGUMINOSE

Le leguminose sono una famiglia di piante importantissime per il nostro orto biologico. In primo luogo perché ci danno i legumi, un tipo di verdura fondamentale per l’alimentazione visto che è l’unica classe di ortaggi che fornisce proteine. Sono quindi vegetali cardine nelle diete vegetariane.

Dal punto di vista dell’agricoltura le piante della famiglia delle leguminose sono estremamente interessanti perché sono in grado di assorbire azoto dall’aria e rilasciarlo nel terreno, grazie a un’azione di batteri che vivono in simbiosi con l’apparato radicale del legume. Si parla di vegetali azoto fissatori. In corrispondenza delle radici si accumula quindi l’azoto in tubercoli e va ad arricchire il terreno. Per questo motivo sono colture ideali da inserire in rotazione nel progettare l’orto.

I legumi sono ortaggi da seme, fondamentali nell’orto per la loro importanza all’interno di ogni corretto ciclo di rotazione delle colture. Per questo è importante imparare come coltivarli, soprattutto per chi fa l’orto biologico e non utilizza quindi fertilizzanti chimici. Grazie all’apporto dei legumi si può arricchire la terra di prezioso azoto in modo completamente naturale.

LE PIANTE CHENOPODIACEAE

Le Chenopodiaceae sono una famiglia di piante per la maggior parte composta da erbacee perenni. Alcune chenopodiacee sono di grande importanza per l’agricoltura come ortaggi da foglia, troviamo nell’orto diverse piante di questa famiglia. Una caratteristica comune di questa famiglia è quella di accumulare nitrati, arrivando fino a una lieve tossicità per l’uomo. Per questo motivo bisogna stare attenti coltivando le chenopodiaceae a evitare l’eccesso di azoto nel terreno, per poter consumare le foglie. Tra le chenopodiaceae che possiamo coltivare nell’orto ricordiamo gli spinaci, la barbabietola, la bieta da coste, la quinoa, la borsa del pastore.

Tra le piante della famiglia delle chenopodiacee troviamo soprattutto ortaggi da foglia: le coste, gli spinaci e le erbette sono i più diffusi negli orti famigliari. Ma ci sono anche le barbabietole, ortaggi da radice, e la quinoa di cui si consuma il seme.

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