LE OPERAZIONI DI POTATURA CORRETTA

le operazioni di potatura corretta

Per potare le piante serve avere delle conoscenze di base di giardinaggio, in quanto errori e imprecisioni possono non solo compromettere il loro sviluppo, ma addirittura farle morire.

È necessario sapere quando è il periodo giusto per intervenire, ma soprattutto la tecnica di taglio da utilizzare. Bisogna sapere quando e come procedere con lo sfoltimento per rimuovere rami troppo vicini, o con il raccorciamento per ridurne l’altezza.

Una procedura scorretta, come interviene direttamente sulla sommità della pianta, al momento sbagliato, la potrebbe danneggiare.

Infine, è necessario avere conoscenze più tecniche, ad esempio sapere se la fioritura e fruttificazione di quell’esemplare avviene sui rami dell’anno precedente o dell’anno in corso, ed intervenire di conseguenza.

COME POTARE GLI ALBERI

La corretta potatura fa anche risparmiare:

LA POTATURA IN TREE CLIMBING

In ogni città densamente abitata e trafficata si ricorre spesso alla potatura in treeclimbing. Oltre che per motivi logistici, questa è la tecnica migliore per potare solo laddove serve.

L’operatore ha un controllo visivo ravvicinato della pianta e riesce a spostarsi lungo le branche raggiungendo ogni punto, anche quelli meno facilmente raggiungibili con le tradizionali piattaforme. 

In questo modo, da terra, la direzione lavori può gestire al meglio la potatura, garantendo tempi di ritorno molto più lunghi: potare bene fa risparmiare perchè sarà necessario intervenire nuovamente solo a distanza di molti anni.

In questo senso la collaborazione tra tree climber e dottore agronomoè fondamentale per avere un lavoro svolto a regola d’arte.

LE OPERAZIONI DI POTATURA

Tecnicamente si parla di asportazione di una branca o di un ramo quando questi vengono recisi alla base, se sono mal posizionati o in soprannumero, o troppo vigorosi. L’importante è fare correttamente il taglio. Bisogna ricordare infatti che con un taglio si crea sempre una ferita alla pianta, la quale deve reagire e poterlo cicatrizzare.

Alla base del ramo vi è una zona di corteccia ingrossata chiamata collare, ed è la sede dei meccanismi di difesa e cicatrizzazione della pianta, da cui si forma un callo che chiuderà la ferita di taglio. Perché ciò avvenga il taglio quindi non essere raso, deve lasciare una piccola porzione di legno.

I TAGLI DI RACCORCIAMENTO

I tagli di raccorciamento dei rami si distinguono in:

I tagli di raccorciamento devono essere eseguiti con cura, evitando di procurare danni alla pianta, destinati ad avere conseguenze anche nell’anno successivo. Il taglio si fa sopra una gemma, ma non troppo vicino ad essa, e deve essere inclinato nella sua stessa direzione. La gemma, che esercita un forte richiamo di linfa, consente una buona cicatrizzazione del taglio.

LE PIEGATURE E LE INCLINAZIONI

Le piegature ed inclinazioni dei rami sono interventi alternativi al taglio, ed influenzano la circolazione della linfa nella pianta. Rami vigorosi piegati verso il basso in genere tendono ad indebolirsi. I rami possono anche essere inclinati o divaricati invece che piegati in modo curvo, e in genere questo ne aumenta l’attività produttiva rispetto a quella vegetativa.

Le operazioni sopra descritte riguardano principalmente la potatura invernale, mentre sul verde ci sono altre possibilità come la scacchiatura dei germogli in eccesso o in posizione non adatta, cimature di germogli e il diradamento dei frutti, utile per alleggerire la pianta ed evitare il fenomeno dell’alternanza di produzione. Infatti, quando una pianta produce molti frutti si ha una scarsa differenziazione a fiore delle gemme per l’anno successivo e quindi una bassa produzione futura. Il diradamento dei frutti però va realizzato con cura e nel momento adatto, né prima né dopo, in genere poco prima dell’indurimento del nocciolo per le drupacee e allo stadio di frutto-noce per le pomacee.

LE OPERAZIONI DA FARE SEMPRE

Ci sono alcune operazioni di potatura di carattere generale che devono essere eseguite ogni volta che ce ne sia bisogno. Una di queste è l’eliminazione dei polloni, ovvero dei rami alla base della pianta, che solitamente si generano dal portinnesto; o anche l’eliminazione dei succhioni, ovvero di altri rami a crescita verticale che però a differenza dei primi, si formano su una branca. Entrambe le tipologie di ramo sottraggono nutrimento alla pianta e non hanno valore produttivo.

Anche i rami secchi o malati vanno regolarmente eliminati, e quelli troppo affastellati tra di loro, devono essere diradati per consentire alla pianta di essere arieggiata e avere una giusta irradiazione solare. I rami troppo pendenti o anche le branche inserite sul tronco con un angolo troppo stretto devono essere recisi perché rischiano di scosciarsi e di provocare quindi una grande ferita alla pianta.

L’IMPORTANZA DELLA POTATURA

Come potare è molto importante poiché, qualunque sia la pianta o il motivo per il quale si pota, occorre fare un taglio sempre netto, senza sfilacciature, perché diversamente la ferita farebbe fatica a rimarginarsi. Inoltre il taglio deve essere sempre obliquo e dalla parte opposta alla gemma perché in questo modo l’acqua non si accumulerà su di essa. Il taglio deve inoltre essere fatto pochi millimetri sopra una gemma o un nodo. 

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