LE PRINCIPALI FORME DI AGRICOLTURA ATTUALE E MODERNA

le principali forme di agricoltura attuale e moderna

Da qualche anno il mondo extragricolo tende ad esaltare l’agricoltura del contadino, basata su antichi sapori, in contrapposizione a quella del tecnico. L’agricoltura del tecnico usa la inquinante chimica, le infernali biotecnologie, la meccanizzazione, ecc.., inquina l’ambiente ed è governata dalle multinazionali.

Molte delle definizioni e delle conseguenti classificazioni dell’agricoltura divulgate dai vari media, e spesso acriticamente accettate, sono artificiose. L’unica differenza vera è fra agricoltura fatta bene e agricoltura fatta male.

L’agricoltura fatta bene è caratterizzata da una parola oggi molto usata: sostenibilità.

La sostenibilità può essere: economica, ambientale e sociale, con priorità diversa dei tre aspetti a seconda delle situazioni.

I MIGLIORAMENTI GENETICI, L’AGRICOLTURA MODERNA

A metà del secolo scorso Baldoni prospettò la possibilità di un agricoltura più dinamica, più attenta al mercato.

Ne seguirono alcuni cambiamenti (nuova foraggicoltura, allevamento, ecc..) con diversificazione fra le aziende in diversi areali del paese.

Ne davano l’opportunità gli straordinari progressi di miglioramento genetico, meccanizzazione, concimazione minerale, diserbo chimico, irrigazione e le nuove conoscenze delle loro interazioni.

I risultati furono:

Era l’inizio dell’agricoltura moderna.

I CAMBIAMENTI IMPOSTI DAL MERCATO COMUNE EUROPEO

Poi sopravvengono i profondi cambiamenti imposti dalla nuova situazione derivata dal Mercato Comune Europeo, con direttive, incentivi, sovvenzioni, contributi, ecc.. Si tende, perciò, ad una agricoltura integrata, con tecnologie morbide, a basso impatto ambientale. Alcune colture sono favorite, altre discriminate, altre poco o molto protette.

Le scelte dell’agricoltore vengono indirizzate. Infatti il reddito lordo non deriva più solo dal prodotto fra resa e prezzi di mercato, ma anche da una serie di fattori diversi. Spesso sono ora soprattutto fattori extratecnici a determinare una molteplicità di tipi di agricoltura.

I MOLTEPLICI TIPI DI AGRICOLTURA

Una classificazione dei diversi tipi di agricoltura può essere fatta:

A) Agricoltura intensiva

B) Agricoltura estensiva

C) Agricoltura integrata o agro coltura

D) Agricoltura biologica

E) Agricoltura ideologica

F) Agricoltura di nicchia

G) Agricoltura multifunzionale

H) Agricoltura senza terra

A) AGRICOLTURA INTENSIVA

L’agricoltura intensiva usa nel modo più efficiente possibile tutti i mezzi tecnici e le conoscenze disponibili. Tende a massimizzare le quantità e le qualità delle produzioni per unità di superficie. Le aziende hanno di solito un indirizzo produttivo prevalente (es. frutticolo, cerealicolo, orticolo, foraggero, zootecnico, ecc..).

Fino a qualche anno fa era l’agricoltura moderna. Ora è considerata tradizionale.

B) AGRICOLTURA ESTENSIVA

L’agricoltura estensiva tende a ridurre investimento, capitali di esercizio, mezzi tecnici, manodopera.

Le caratteristiche sono: grandi aziende in situazioni di bassa potenzialità produttiva, input limitato, rese areiche contenute, reddittività dell’azienda derivante solo dall’ampia superficie.

C) AGRICOLTURA INTEGRATA

L’agricoltura integrata tiene conto di molti fattori. Rispetta le limitazioni volte a favorire la salvaguardia dell’ambiente, sfrutta le opportunità legate a regolamenti, direttive, norme europee, nazionali o regionali, per usufruire dei relativi incentivi e contributi. Tende a ridurre gli input chimici ed energetici, massimizzando la loro efficienza. Quando non eccessivamente influenzata da indirizzi derivanti da esigenze generali di mercato, è l’agricoltura che sfrutta meglio le conoscenze tecniche e tutte le metodologie e gli strumenti moderni. È una agricoltura fatta bene.

D) AGRICOLTURA BIOLOGICA

L’agricoltura biologica esclude i prodotti chimici di sintesi (concimi e fitofarmaci) e gli OGM. Segue regole ben precise, sancite da disciplinari; ad es.:

È simile all’agricoltura dell’inizio del secolo scorso, quindi con rese spesso notevolmente inferiori rispetto a quelle di una agricoltura intensiva.

È rispettosa dell’ambiente, fornisce alimenti naturali.

Le produzioni dell’agricoltura biologica sono certificate, seguono le norme e i regolamenti dell’UE.

In Italia e in Europa si è molto diffusa. È un’agricoltura per ricchi. Il mercato la premia Potrà espandersi ancora, ma per il minor livello produttivo, non potrà mai essere generalizzata. Probabilmente si avranno miglioramenti tecnici rilevanti. Ad es. varietà più resistenti a parassiti, malattie e fattori climatici, messa a punto di fitotecniche specifiche nutrizione, lavorazioni, ecc..).

E) AGRICOLTURE IDEOLOGICHE

Sono agricolture ispirate a teorie e criteri non giustificati dalle attuali conoscenze scientifiche, mescolate con l’applicazione di tecniche risultate soddisfacenti in passato. Sono spesso un atto di fede, con attribuzione di proprietà miracolistiche a qualche fattore.

È basata sulla visione spirituale antroposofica, proposta dal filosofo esoterista Rudolf Steiner. L’equilibrio della natura è mantenuto mediante i due pilastri: il compostaggio e le fasi della luna

Con obiettivi simili a quelli dell’agricoltura tradizionale, vengono seguiti I principi dell’agricoltura biologica, con l’aggiunta di alcune pratiche un pò strane, che considerano gli influssi astrali. Ha seguaci.

Si basa su consociazioni, aromaterapia contro i parassiti, concimazione organica con fosfati naturali e con prodotti ottenuti da alghe. Da grande importanza all’attività biologica del terreno.

Da grande importanza alle attività biologiche, alla sostanza organica, propone lavorazioni ridotte, particolari fertilizzanti biologici, scorie di defosforazione, polvere di roccia, solfati di K e Mg.

Si basa su sostanza organica, equilibrio biologico del suolo, sovescio verde, micorrize, compostaggio di materiali organici aziendali.

F) AGRICOLTURA DI NICCHIA

Sono agricolture molto specializzate basate su una o poche colture di cui si tende a realizzare l’intera filiera sfruttando così anche il valore aggiunto degli anelli successivi a quello produttivo. Ne sono esempi aziende frutticole, vinicole, orticole, ecc.. i grandi vini in bottiglia, colture orticole confezionate (3° e 4° gamma) e vendute già pronte per il consumatore finale.

Vengono applicate le conoscenze tecniche più innovative, dalla scelta del materiale genetico, a tempi e modalità di coltivazione, nutrizione, irrigazione, difesa da avversità, ecc.. È spesso innovativa la gestione della sequenza di operazioni di raccolta, con progressivo risparmio di manodopera.

Un esempio curioso, non italiano, di coltura di nicchia è quello del cranberry. È una specie di mirtillo, in Usa chiamato il superfrutto, divenuta una delle colture commercialmente più importanti in alcuni Stati. In autunno, dopo la raccolta, la coltura viene sommersa per proteggerla dai geli invernali. Si è notato che i frutti maturi galleggiano ed è più facile raccoglierli sull’acqua. Hanno quindi adattato e generalizzato questa tecnica.

G) AGRICOLTURA MULTIFUNZIONALE

Esempio tipico sono gli agriturismi con una enorme diversificazione delle offerte. Cibi particolari, cucina locale, naturale, parchi didattici, sports, possibilità di esperienze lavorative, ecc.. Recentemente produzione di energia, incentivi a termine, enorme diffusione del biogas e del fotovoltaico (oltre 800 impianti operativi e in costruzione), la produzione di bioenergie, biomasse, biocarburanti.

H) AGRICOLTURE SENZATERRE

Non sono ancora diffuse, ma se ne parla molto nel mondo extra‐agricolo. È stata proposta la casa del futuro. Grattacieli con uno o più piani destinati a produrre cibo ed energia per raggiungere una parziale autosufficienza per gli abitanti del fabbricato. Tecnica, riciclo, risparmio. Coltura del mare. Nei parchi eolici, dove è pericolosa la navigazione, si potrebbero effettuare colture (alghe?). Sono in atto parecchi studi.

QUALI SARANNO I TIPI DI AGRICOLTURA PER IL FUTURO

Sono stati ricordati tipi di agricoltura attuali. Più tradizionali le agricolture in ambiente controllato (serre, tunnel, ecc..) dove di solito il livello tecnico degli operatori è molto elevato.

Per le agricolture del futuro possono essere tentate previsioni molto generiche. Dipenderà dall’incremento demografico, dalle esigenze delle popolazioni per cibo, acqua, ed energia e delle necessità di rispettare l’ambiente. A livello globale i fattori limitanti sono principalmente le disponibilità di terreno e di acqua.

Il graduale cambiamento climatico influirà in modo diverso nei differenti areali e richiederà molti adeguamenti tecnici.

L’agricoltura del futuro avrà una regola generale adattata alle specifiche situazioni.

Perciò un’agricoltura sito specifica.  Quindi:

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