LE REGOLE PER UNA AGRICOLTURA BIOLOGICA

le regole per una agricoltura biologica

Le regole per una agricoltura biologica sono quelle di utilizzare tecniche di coltivazione in modo da produrre cibo che rispettino i cicli di vita naturali. Sono metodi di produzione agricolo che si basano su principi e regole, volti a tutelare la biodiversità, la sostenibilità e la genuinità degli alimenti.

QUALI SONO I PRINCIPI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

In agricoltura biologica si usano i seguenti principi:

ALTRI PRINCIPI DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

QUALI SONO LE REGOLE PER PRATICARE L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Le regole e i criteri che determinano o meno la corretta certificazione del termine “biologico” sono:

A) L’agricoltura biologica è un sistema naturale e rispetta la biodiversità.

In agricoltura biologica è assolutamente vietato l’uso di sostanze chimiche esterne come fertilizzanti, insetticidi, diserbanti, anticrittogamici, pesticidi e farmaci di qualunque genere. Le sostanze chimiche danneggiano la fertilità del suolo, la genuinità degli alimenti e mettono in grave pericolo la biodiversità.

Le api sono responsabili dell’impollinazione di 71 delle 100 colture più importanti del mondo.

La mortalità delle api ha creato negli ultimi anni è uno dei più gravi danni ecologici e ambientali: ciò è stato a causa dell’uso di sostanze chimiche.

B) Un’altra regola di base fondamentale in agricoltura biologica, è l’assenza totale di OGM (organismi geneticamente modificati). Per questo motivo si aderisce allo stesso principio di salvaguardia e rispetto dell’ecosistema naturale e della biodiversità del nostro pianeta.

I metodi e le tecniche che le aziende devono utilizzare in agricoltura biologica per far fronte agli obiettivi di sostenibilità e genuinità degli alimenti. Sono diversi a seconda del tipo di prodotto che si vuole coltivare.

COME PRODURRE FRUTTA E VERDURA BIOLOGICA

Produrre frutta e verdura biologica non è sempre semplice, perché occorre tenere in considerazione la tipologia di coltura, il clima e le risorse naturali che si hanno a disposizione. Per avviare una produzione vegetale biologica bisogna seguire queste cinque regole utili:

1) Scegliere specie di piante resistenti

Più staremo attenti nello scegliere piante che resistono alle caratteristiche del clima locale, con preferenza per le specie autoctone, e più avremo successo nella coltivazione. Se abitiamo in Veneto ad esempio, sarà più difficile coltivare i pomodori e le arance, mentre sarà più facile coltivare il radicchio rosso o il kiwi.

2) Rotazione delle colture

La rotazione delle colture è una tecnica agricola che si basa sul cambio continuo di colture in una stessa area di terreno. La regola generale è di non coltivare la stessa tipologia di pianta sullo stesso terreno per più anni consecutivamente. Il motivo è semplice: ciascun ortaggio assorbe elementi nutritivi dal terreno in modo selettivo esaurendone alcuni e permettendo l’accumulo di altri. Questo fa si che, se non si cambia di continuo il tipo di coltura, il terreno si impoverisca sempre di più fino a perdere completamente le sostanze nutritive necessarie per la coltivazione. Ogni ortaggio inoltre è attaccato da parassiti specifici, che troveranno condizioni di habitat più vantaggiose se non si apportano mutamenti colturali.

3) Consociazione

La consociazione consiste nel coltivare piante diverse nello stesso terreno, affiancandole l’una all’altra secondo combinazioni di specie favorevoli ad entrambe. Per prima cosa occorrerà consociare piante a crescita lenta (come cavoli, pomodori, piselli e fagioli) con piante a crescita più veloce (come insalate, spinaci o ravanelli). Bisogna poi conoscere quali sono le consociazioni migliori, le più importanti sono: cipolle-carote, fagioli rampicanti-zucchine/cavoli, asparagi-pomodori/basilico, patate-melanzane, porri-sedani, spinaci-fragole/cavoli.

Seguire le regole della consociazione, può risultare molto utile anche per sconfiggere parassiti e malattie delle piante, che, se opportunamente affiancate, si difendono reciprocamente e crescono più sane e forti. Gli ortaggi così coltivati saranno quindi più buoni e più sani.

4) Piantare siepi e alberi

Per combattere i nemici delle nostre piante (parassiti e piccoli roditori) è molto utile piantare siepi e alberi nelle vicinanze della nostra coltivazione biologica. Gli alberi sono in grado di ospitare i predatori naturali di questi parassiti, come ricci, pipistrelli, rane e uccelli. Se vogliamo, possiamo costruire anche delle casette per uccelli da mettere sugli alberi o nei cespugli ai confini della nostra coltivazione che possono proteggere i nostri ortaggi.

5) Lotta biologica e fertilizzazione naturale

La lotta biologica consiste nel favorire i meccanismi naturali di controllo dei parassiti. Si introducono insetti utili a contrastare i vari parassiti dannosi delle coltivazioni biologiche. Si tratta in sostanza di cercare di mantenere l’equilibrio naturale con l’obiettivo di migliorare la produzione agricola senza danneggiare l’ecosistema e l’ambiente.

Fra gli insetti utili che si possono introdurre nell’orto, la più conosciuta è la coccinella, simbolo dell’agricoltura biologica per eccellenza. Questo perché la coccinella è un insetto che non si nutre di piante e germogli ma bensì di altri insetti. I quali vorremmo tener lontano dai nostri ortaggi. La maggior parte di insetti sono dannosi per le nostre coltivazioni; infatti sono detti anche fitofagi.

Nelle coltivazioni biologiche inoltre, è importante utilizzare fertilizzanti naturaliche ci aiutano a mantenere il terreno ricco di sostanze nutritive e rafforzano le nostre piante e fiori.

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