LE VARIE FUNZIONI DELL’IRRIGAZIONE

le varie funzioni dell'irrigazione

L’irrigazione è la pratica attraverso la quale, con opportuni metodi irrigui, si fornisce alla pianta, per mezzo del terreno agrario, l’acqua di cui ha bisogno per il suo ciclo vegetale.

È una pratica agricola consistente nell’apportare acqua al terreno che ne difetta e in genere mirante a integrare lo squilibrio tra l’acqua fornita dalle precipitazioni e la domanda evaporativa (ETc) dell’atmosfera.

Ogni volta che l’evapotraspirazione reale risulta inferiore a quella potenziale la pianta manifesta una diminuita capacità di sintesi di sostanza organica, per cui dà una produzione minore e un peggioramento qualitativo dei prodotti.

In particolare è possibile riconoscere nell’irrigazione le funzioni, di seguito descritte:

1) L’IRRIGAZIONE UMETTANTE

L’irrigazione più comune, nella quale l’acqua soddisfa le esigenze idriche dei vegetali è ta l’irrigazione umettante.

In altri casi, l’irrigazione estrinseca benefici effetti sulla produzione delle colture attraverso azioni diverse.

Lo scopo dell’irrigazione umettante e quello di fornisce l’acqua al terreno ad integrazione delle piogge, al fine di ottenere il migliore risultato produttivo. Può essere di tipo normale se effettuata nel periodo aprile-settembre o maggio-ottobre, ausiliaria quando l’acqua viene somministrata durante l’epoca del trapianto e di soccorso, quando l’irrigazione è praticata nei periodi più siccitosi (estate – autunno).

L’irrigazione umettante è la pratica che mira a soddisfare, in parte o in tutto, le esigenze idriche di una coltura.

Essa può essere distinta nei seguenti tipi:

  1. Irrigazione normale o totalitaria: viene eseguita approvvigionando la coltura, dall’inizio alla fine del suo ciclo, con le quantità di acqua necessarie a soddisfare completamente la sua richiesta.
  2. Irrigazione ausiliaria: si tratta di un intervento programmato, effettuato “una tantum”, quando la disponibilità di acqua è limitata o il suo costo è eccessivo, per permettere alla coltura di superare una fase particolarmente critica: per assicurare la germinazione dei semi in terreni poco provvisti di umidità o somministrando la poca acqua a disposizione nelle fasi di maggiore esigenza della coltura come, ad esempio, allo stadio di bottone fiorale nel girasole.
  3. Irrigazione di soccorso: si tratta di un intervento non programmato, ma che viene eseguito quando una coltura, a causa dell’andamento stagionale particolarmente siccitoso, minaccia di andare perduta.

2) L’IRRIGAZIONE FERTILIZZANTE

Con l’irrigazione fertilizzante si apportano al terreno sostanze concimanti, chimiche o naturali, allo scopo di fertilizzare e/o correggere il terreno. Le sostanze nutritive vengono preventivamente diluiscono nell’acqua per poi essere immesse nella rete di distribuzione irrigua.

Talora l’acqua può contenere disciolte o portare sospese sostanze aventi valore fertilizzante che, depositandosi nel terreno, contribuiscono ad innalzarne la fertilità per azione concimante o ammendante. Si parla di fertirrigazionequando nell’acqua d’irrigazione vengono espressamente disciolti sali fertilizzanti.

La fertirrigazione altro non è che la somministrazione mirata, attraverso l’acqua di irrigazione, di concime o fertilizzante minerale solubile, utilizzata nella cura di pianteornamentali (specie in serra), della vegetazione che compone giardini fuori terra come i giardini pensili e i giardini verticali e in alcuni casi anche nelle coltivazioni orticole.

Questa tecnica, particolarmente adatta agli impianti a goccia o comunque di microirrigazione, è in grado di dosare al meglio le sostanze concimanti, grazie ad una gestione regolata da una centralina computerizzata (banco di fertirrigazione) che fa funzionare un sistema di pompe, valvole, dosatori, richiedendo una manutenzione e un settaggio piuttosto complessi, in modo da poter modulare la composizione e le quantità distribuite durante la giornata, in base alle differenti esigenze delle piante e alle condizioni ambientali.

Questo abbinamento di acqua e fertilizzanti può portare un beneficio doppio alle colture, in quanto l’acqua in cui sono disciolti gli elementi nutritivi (in genere azoto, fosforo, potassio e microelementi) ne migliora nettamente l’assorbimento da parte delle piante, mentre la presenza di sostanze fertilizzanti ottimizza il consumo stesso dell’acqua. Per questo motivo, spesso la resa di questo tipo di concimazione aumenta, tanto che i nutrienti utilizzati sono inferiori di circa il 30% rispetto alle quantità indicate per le tradizionali concimazioni.

3) L’IRRIGAZIONE DILAVANTE

Attuata nei terreni aridi, diluisce i sali minerali, i quali posseduti in quantità eccessiva dal terreno, sarebbero dannosi alla coltivazione.

Lo scopo dilavante dell’irrigazione è di ammendare il terreno da sali nocivi che vi si trovano o vi sono stati apportati dalla stessa acqua utilizzata per l’irrigazione. Viene effettuata a fine primavera.

Quando nello strato di suolo esplorato dalle radici delle piante è presente un’elevata concentrazione di sali, l’irrigazione può svolgere una preziosa opera di miglioramento della abitabilità dilavando e portando in profondità l’eccesso di sali. Analogamente, quando si irriga con acque salse è necessario impiegare ad ogni intervento volumi d’acqua superiori ai bisogni idrici della vegetazione: ciò per esercitare un’azione dilavante sul terreno e asportare i sali portati dall’adacquata precedente.

4) L’IRRIGAZIONE TERMICA

L’acqua è in grado di accumulare ingenti quantità di calore, sfruttando tale proprietà è possibile riscaldare le piante, come nel caso di una risaia.

L’irrigazione termica assolve a funzioni che possono andare da quello di abbassare la temperatura fogliare in estate per favorire la fotosintesi, a funzioni antigelo nel periodo primaverile nei frutteti sfruttando la capacità termica dell’acqua che è maggiore di quella dell’aria.

Un caso di irrigazione termica è quella antibrina.

5) L’IRRIGAZIONE ANTIPARASSITARIA

Lo scopo antiparassitario dell’irrigazione consiste nel combattere certe malattie delle piante, con l’allagamento del terreno (effettuata a fine primavera).

L’irrigazione antiparassitaria è la pratica con cui i prodotti antiparassitari (insetticidi, fungicidi, ecc.) vengono disciolti e fatti trasportare dall’acqua di irrigazione. Ovvero, quando è la stessa acqua ad avere azione antiparassitaria, come, ad esempio, sommergendo i terreni nel periodo di quiescenza delle piante, per controllare talpe, arvicole o altri parassiti presenti in esso.

6) L’IRRIGAZIONE SUSSIDIARIA

Sono quelle irrigazioni eseguite per agevolare qualche altra pratica agricola, come lavorazioni o diserbo. Mediante un’opportuna irrigazione si possono creare nel terreno, al momento desiderato, le condizioni di tempera, così da rendere massima l’efficacia delle lavorazioni.

7) L’IRRIGAZIONE CLIMATIZZANTE

L’irrigazione climatizzante è realizzata con ugelli nebulizzatori. L’acqua viene erogata in forma di goccioline minutissime, la cui funzione è quella di creare, evaporando, un microclima favorevole, aumentando l’umidità relativa e abbassando la temperatura quando troppo alta.

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