QUALE È L’ASPETTO FISICO E CHIMICO DEL SUOLO

La qualità del suolo ha un ruolo fondamentale in agricoltura poiché da esso dipende la fertilità dello stesso.

Il suolo è lo strato più superficiale della crosta terrestre. Il suo spessore può variare da pochi centimetri ad alcune decine di centimetri. Esso si è formato in seguito alla disgregazione delle rocce sottostanti dovuta soprattutto all’opera degli agenti atmosferici.

Il terreno è formato da:

LE PROPRIETÀ DEL SUOLO

Il suolo è un corpo naturale caratterizzato da tre importanti proprietà:

  1. Organizzazione in strutture, specifiche per il mezzo pedologico, che ne determinano la morfologia.
  2. Composizione, caratterizzata da costituenti minerali e organici, che comprende fasi solide, liquide e gassose.
  3. Costante evoluzione nel tempo.

GLI ASPETTI DEL SUOLO

Il suolo è quindi un’entità dinamica in continua evoluzione dall’interazione tra diversi aspetti:

A) ASPETTO FISICO

Le due caratteristiche fisiche più importanti per definire un suolo sono la tessitura e la struttura.

1) La tessitura:

È la classificazione dei terreni in base alle dimensioni delle particelle minerali che lo costituiscono (granulometria): i sassi (< 2 cm), la ghiaia (da 2 cm – 2 mm), la sabbia grossolana (2 – 0,2 mm), la sabbia fine (0,2 – 0,05 mm), i fanghi grossolani (0,05 – 0,02 mm), i fanghi fini (0,02 -0,002mm), l’argilla (< 0,002 mm).

In base alla granulometria caratteristica di un certo terreno è possibile distinguere la tipologia di appartenenza; per questo si individuano normalmente quattro tipi principali di suolo.

La tessitura dipende dalla percentuale con cui sono presenti nel terreno la sabbia, il limo e l’argilla

2) La struttura:

Dipende dalle dimensioni delle particelle che compongono il terreno e dal modo come esse sono disposte entrando in contatto tra loro. Da ciò dipende anche la quantità e la dimensione dei pori presenti nel terreno e di conseguenza la maggiore o minore capacità dello stesso di assorbire acqua e di lasciar passare l’aria.

B) ASPETTO CHIMICO

I parametri che caratterizzano chimicamente un suolo sono:

1) IL PH

Il pH è un parametro chimico che consente di determinare l’acidità o l’alcalinità della soluzione circolante del terreno.

Conoscere il pH del terreno è molto importante poiché le piante presentano diversi gradi di tolleranza e poiché a diversi livelli di pH corrispondono diverse disponibilità di elementi nutritivi. I valori di Ph variano da 1 a 14 e in base a questi si distinguono tre tipi di terreno:

Normalmente i terreni agricoli non sono molto acidi o basici, ma tendono ad avere un PH più o meno neutro. Va anche detto che esistono specie vegetali che crescono bene in un terreno con un PH acido e altre che crescono bene in un terreno con PH basico.

I terreni migliori sono quelli neutri ai quali riescono ad adattarsi la maggior parte delle piante.

2) LA SOSTANZA ORGANICA

Uno dei fattori più importanti che determinano la fertilità dei terreni agrari è la sostanza organica. E’ costituita dall’insieme di tutti i composti di origine non minerale presenti nel terreno, comprende sia il materiale, la biomassa, i tessuti e i residui, vegetali e animali freschi, sia quelli in stato di decomposizione più o meno avanzata.

Una forma particolarmente elaborata di sostanza organica è l’humus. Esso fornisce la maggior capacità nutritiva alle piante. Deriva dalla sostanza organica decomposta negli strati superficiali del terreno, attraverso un ciclo di reazioni biologiche particolarmente articolato.

Una buona dotazione di sostanza organica, e quindi di humus, sta alla base di una soddisfacente fertilità del terreno, di una buona struttura dello stesso e garantisce lo svolgimento delle più importanti attività microbiche.

La sostanza organica è una qualsiasi materia di origine biologica presente nel terreno (biomasse vegetali, resti animali…). Quando la sostanza organica ha subito una notevole trasformazione, causata dall’attacco dei microrganismi, si presenta omogenea e di colore scuro e viene detta humus.

Le funzioni della sostanza organica sono molteplici e rivestono una grande importanza per il mantenimento della fertilità del suolo. In particolare la sostanza organica incrementa la capacità di acqua tra le particelle minerali, apporta sostanze nutritive in modo equilibrato, stimola l’attività radicale e più in generale lo sviluppo complessivo delle piante.

3) GLI ELEMENTI NUTRITIVI

Una delle principali proprietà chimiche del suolo, che ha importanti riflessi in agricoltura, è la presenza in esso di nutrienti, ovvero di elementi essenziali per la crescita delle piante.

Gli elementi nutritivi rappresentano quella categoria di ioni o molecole la cui assunzione è indispensabile per gli organismi viventi, siano essi vegetali, animali, funghi o batteri. Sono costituiti o derivano dalla combinazione di elementi che possono essere raggruppati in:

I macronutrienti sono le sostanze che si riscontrano con maggiore frequenza in tutte le principali molecole biologiche. Ossigeno, azoto, carbonio, idrogeno, sono gli elementi preponderanti, ma grande importanza hanno anche zolfo, fosforo, sodio, potassio, calcio, magnesio e cloro sotto forma di ione cloruro (Cl-).

CARATTERISTICHE BIOLOGICHE DEL SUOLO

Per caratteristiche biologiche del suolo si intendono alcuni processi messi in atto dagli organismi viventi presenti in esso. Tali processi sono:

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