QUALI SONO I VANTAGGI DELLA COLTIVAZIONE BIOLOGICA

quali sono i vantaggi della coltivazione biologica

L’agricoltura biologica è un metodo di coltivazione che sta crescendo sempre di più negli ultimi anni.

Lavorare la terra con l’agricoltura biologica significa utilizzare una tecnica di coltivazione e di produzione del cibo che rispetta i cicli di vita naturali.

Un metodo di agricoltura dove l’ecosistema agricolo viene considerato come modello equilibrato per lo sviluppo delle piante coltivate. E per questo è anche fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici.

QUANDO È NATA L’AGRICOLTURA BIOLOGICA

L’agricoltura biologica o ecologica è nata all’inizio del secolo scorso per opporsi alla deriva distruttiva dell’agricoltura chimica. Tale fattore era già stato percepito dalle le persone più sensibili.

Il settore di “agricoltura biologica” è disciplinata da una legge dell’Unione Europea. Comprende un sistema di controlli e di certificazioni, sotto la responsabilità degli Enti pubblici. In realtà si può parlare anche di “agricoltura ecologica” o di “agroecologia”, che è un altro termine usato dagli studiosi del settore.

I vantaggi dell’agricoltura biologica sono indirizzati verso:

Dividerò l’esposizione in due parti: il bene che l’agricoltura biologica fa verso la natura e quello che fa verso l’uomo, considerando poi due tipologie di persone: l’uomo in generale, e in particolare il consumatore o fruitore dei prodotti agricoli, e il produttore. Concluderò con delle indicazioni sul cosa fare nella situazione attuale.

IL BENE DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA VERSO LA NATURA

Fin dall’antichità i filosofi hanno considerato che la natura sia costituita di quattro elementi:

È evidente che l’agricoltura convenzionale o agricoltura chimica nuoce verso tutti questi 4 livelli basilari della vita della natura.

Vediamo i vari aspetti:

A) RISPETTO DELLA VITA

Essa proibisce l’uso dei concimi chimici e di tutti i pesticidi perché hanno un effetto tossico sia sui prodotti ottenuti, destinati all’alimentazione umana o animale, sia sulla vita del terreno e delle acque. Distrugge la base microbica della vita, nuoce anche agli organismi vegetali e animali più evoluti e sviluppati e anche all’uomo.

B) AGRICOLTURA CONVENZIONALE O CHIMICA

Le attività agricole più usuali e i loro concimi chimici e pesticidi dei vari generi (anticrittogamici, antiparassitari ed altri) hanno debilitato grandemente la vita del terreno, ridotto drasticamente la sostanza organica e l’humus. Hanno cambiato negativamente la struttura del terreno, inquinato sia le acque superficiali che di falda, Hanno contribuito al peggioramento della qualità dell’aria e infine hanno contribuito al cambiamento dell’organismo calorico della terra e ai cambiamenti climatici collegati.

C) RISPETTO DELLA BIODIVERSITÀ

L’agricoltura biologica preserva la biodiversità vegetale e animale che la natura ha sviluppato nel corso delle ere evolutive. La biodiversità è la base della vita.

L’agricoltura biologica è molto più rispettosa della biodiversità rispetto a quella chimica. Non va a distruggere la base microbica della vita del terreno e non fa tabula rasa delle erbe spontanee o commensali, rispetto a quelle coltivate. La biodiversità viene rispettata sui campi coltivati, anche con le aree marginali, delle strade interne, dei lati dei fossi. Mantiene e crea apposite aree naturali, con boscaglia e con la piantumazione di alberi e siepi.

Una maggiore biodiversità viene mantenuta anche verso le specie coltivate. Si tende a mantenere anche varietà antiche, poco produttive o poco ricercate, che altrimenti andrebbero scomparendo.

D) INCREMENTO DELL’HUMUS

L’agricoltura biologica fa un bene verso la natura per quanto riguarda all’incremento dell’humus dei terreni agricoli. L’humus è il grande tesoro della terra. Viene creato attraverso infiniti processi vitali all’interno del terreno, a partire dalla sostanza organica e dai processi della sua decomposizione, trasformazione e rielaborazione.

Intervengono infiniti tipi di microorganismi vegetali e animali (batteri e funghi in testa, oltre al prezioso lombrico). Alla fine si ha un complesso vivente altamente attivo, indefinito nella sua composizione. Ogni terreno presenta un differente tipo di humus. Tale composizione si combina con i minerali del terreno e li rende assimilabili per le piante.

E) L’UTILITÀ DELL’HUMUS

Un terreno ricco di humus è soffice, permeabile, con un equilibrato rapporto fra acqua e aria ritenute in esso, con una ottima ritenzione idrica che favorisce le lavorazioni del terreno e la vita delle piante su di esso.

L’humus inoltre stabilizza la struttura del terreno e lo preserva dall’erosione e dal dilavamento.

Con la sua grande capacità di ritenere anche l’anidride carbonica agisce, come le piante, contro i cambiamenti climatici.

Con la sua capacità di trattenere acqua, per 20 volte il suo peso, si oppone alla tragedia delle continue esondazioni dei fiumi. Nei terreni senza humus, senza capacità di trattenere l’acqua delle piogge, queste provocano lo straripamento, nei punti più a valle dove i danni sono maggiori. Quantità di pioggia che in passato non avrebbero fatto danni, ora si rivelano deleterie.

F) ATTENZIONE ALL’AMBIENTE E AL PAESAGGIO

L’agricoltura chimica, volta al profitto, con la necessità di accorciare i tempi delle lavorazioni, ha fatto una strage di alberi e siepi. Al contrario l’agricoltura ecologica scorge un ruolo positivo nella presenza equilibrata di alberi, siepi e boschetti, anche nell’ambiente agricolo.

Essendo la finalità non il profitto, ma l’attenzione all’ambiente e al cibo, l’agricoltura ecologica cerca di dare un apporto all’armonia e bellezza del paesaggio.

La pratica ecologica ha un altro importante risvolto sull’ambiente: preserva la vita dei fossi, dei fiumi, dei mari. Al contrario la conduzione chimica a concimi, diserbanti e pesticidi rende le acque tossiche e nocive per la vita entro di esse. Nei fossati dei campi agricoli sono scomparse innumerevoli forme di vita vegetali e animali e al posto degli odori gradevoli di un tempo, spesso essi ne emanano di sgradevoli simili a quelli delle fogne.

L’AGRICOLTURA BIOLOGICA NELLE AZIENDE

L’azienda agricola biologica è generalmente a ciclo chiuso. La presenza di bestiame fornisce il letame per fertilizzare il terreno che, a sua volta, produrrà cibo per gli uomini e foraggio per gli animali. L’azienda biologica mantiene la relazione con l’habitat circostante, prevedendo la presenza di spazi non coltivati come siepi o boschetti, per permettere la sopravvivenza di insetti, uccelli e piccoli mammiferi, che costituiscono un valido meccanismo di controllo dei parassiti dannosi alle colture.

L’agricoltura biologica, in definitiva, può efficacemente coniugare produttività e salvaguardia dell’ambiente, oltre a fornire alimenti privi di residui tossici e più ricchi sia di sapore che di sostanze nutritive.

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