SCOPI E PREPARAZIONE DEL TERRENO ALLA SEMINA

scopi e preparazione del terreno alla semina

Le caratteristiche di un terreno sono molto importanti. La tessitura, la dotazione di sostanza organica, l’inclinazione e lo sgrondo delle acque influenzano in modo sostanziale sul tipo di coltura di destinazione. Tra gli altri aspetti principali però ci sono anche l’umidità e la fertilità. A seconda delle sue condizioni quindi dovrà ricevere varie lavorazioni affinché si possa ottenere un letto di semina. Per la riuscita della coltura ci sono comunque anche altri aspetti da considerare, ad esempio è necessario conoscere le esigenze delle colture soprattutto in merito al substrato.

GLI SCOPI DELLE LAVORAZIONI

Gli scopi delle lavorazioni del terreno sono:

TERRENI SPECIFICI PER LE COLTURE

La semina è un evento molto importante nella creazione di un orto o un giardino. Per effettuare tale operazione è importante conoscere a fondo le caratteristiche del terreno ma soprattutto è importante capire come lavorarlo al meglio.

Esistono colture esigenti che richiedono molto nutrimento per svilupparsi al meglio. Altre colture invece richiedono una considerevole umidità come ad esempio melone e angurie, altre ancora necessitano di un terreno sciolto in modo da poter sviluppare una buona radice, tra queste ci sono le carote tanto per fare un esempio.

Quindi ogni coltura deve avere un terreno specifico o quantomeno con caratteristiche molto vicine all’ideale. Se il substrato che useremo per la coltivazione non dovesse avere queste caratteristiche sarà necessario correggerlo apportando modifiche strutturali, incorporando ad esempio del materiale ammendante, del letame e aumentando l’umidità con innaffiature più frequenti. Questa soluzione però è praticabile in misura alle dimensioni dell’appezzamento. Se dovessimo considerare terreni di medie dimensioni svolgere un operazione di sostituzione o correzione diventa molto oneroso in termini economici.

LE LAVORAZIONI DA FARE AL TERRENO

La prima operazione da fare in assoluto per realizzare il proprio orto è preparare il terreno alla semina, soprattutto se ci troviamo di fronte a un appezzamento inutilizzato da un po’ di tempo. La giusta preparazione del terreno è importante. Prima di ogni cosa, è necessaria una pulizia dell’intera area che vorremo andare a coltivare.

Prima ancora di iniziare ad operare sul terreno con attrezzi manuali o meccanici, bisogna quindi eliminare tutte le erbe infestanti e spontanee che saranno di certo presenti.

COME PREPARARE UN SUOLO ALLA SEMINA

Il terreno pronto per la semina deve essere lavorato ed affinato.

Preparare un suolo alla semina è un operazione che viene ripetuta annualmente e spesso più volte durante il corso dell’anno. Un agricoltore conosce bene le colture e le lavorazioni e per questo ha a sua disposizione mezzi e utensili destinati allo scopo.

Diversamente chi si appresta alla coltivazione su un terreno lasciato incolto da tempo dovrà confrontarsi con diversi scenari possibili. Considerando un terreno abbandonato da anni e nelle vicinanze di un boschetto si potrà probabilmente avere a che fare con alberi e arbusti in fase di crescita. Questa situazione richiede la rimozione manuale di queste piante e un lavoro particolarmente intenso in proporzione della quantità di piante cresciute. Non basterà infatti tagliare semplicemente le piante, si dovranno eliminare le radici per evitare una ricrescita.

RIMOZIONE DI ERBE INFESTANTI

Terreni isolati invece probabilmente saranno più soggetti a crescita di rovi o semplicemente specie erbacee infestanti. Avranno quindi bisogno di uno sfalcio e di un dissodamento profondo da realizzare esclusivamente con trattore e aratro da scasso.

Se il terreno ha tutti i requisiti ideali per la coltura di destinazione (le piante che vogliamo coltivare) ed è stato già coltivato precedentemente per poi essere lasciato a riposo, sarà sicuramente pieno di erbe infestanti. Questo è vero a meno che non si è provveduto preventivamente a seminare una coltura da sovescio annuale o perenne, cosa consigliata per terreni che non verranno lavorati per alcuni anni

Tutte queste lavorazioni, che possono richiedere a seconda delle condizioni del terreno e della coltura di destinazione, da poche ore di lavoro a diversi giorni, vanno fatte prima della vera e propria coltivazione e della semina, dando al terreno il tempo di riposare.

LA VANGATURA MANUALE

La prima lavorazione che si effettua è la vangatura manuale oppure meccanica, non sempre è necessaria e molto spesso viene sostituita dall’aratura.
La vangatura è un operazione volta al rivoltamento delle zolle o meglio degli strati più superficiali del terreno di coltivazione. Ha una profondità di circa 25-30cm e può essere sia effettuata a mano che con l’utilizzo di mezzi meccanici

LA ZAPPATURA

L’altra lavorazione importante è la zappatura. Questa operazione è volta all’affinamento della superficie. La zappa è lo strumento utilizzato per tale lavoro. E’ una vera e propria lama di ferro destinata a frantumare le zolle.

Al giorno d’oggi la zappatura viene fatta prevalentemente a macchina con l’utilizzo di motozappe, motocoltivatori e trattori dotati di fresatrici agricole. A volte si sostituisce anche all’aratura e in molti casi è l’unica operazione che viene effettuata prima della semina, soprattutto in vista di successive piogge che svolgono un ulteriore azione di frantumazione delle zolle.

LAVORAZIONI COMPLEMENTARI

Le lavorazioni complementari a volte chiamate anche “di affinamento” sono operazioni svolte dopo quelle di fondo e hanno la finalità di rendere maggiormente fruibile il terreno per la successiva semina.

Si tratta di lavorazioni che si sono evolute nel tempo e che attualmente vengono realizzate unicamente a macchina. Per effettuarle manualmente si può usare un rastrello. Se il terreno non è troppo duro alcuni passaggi con questo utensile possono sminuzzare ulteriormente le zolle e in aggiunta appianare anche la superficie.

Vi consiglio l’acquisto di queste Zappatrici Elettriche:  CLICCA QUI CLICCA QUA
Vi consiglio l’acquisto di queste attrezzature manuali: CLICCA QUICLICCA QUA
Vi consiglio l’acquisto di questo libro “Impatto del Rotavator come attrezzo per la lavorazione del terreno”:   CLICCA QUI
Vi consiglio l’acquisto di questi trattori per chi vuole farsi aiutare dal proprio figlio:  CLICCA QUICLICCA QUA

Questo articolo contiene link di Affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie )

La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL

Vuoi abilitare le notifiche?
Attiva