LE PARTI AEREE DEGLI ALBERI: FUSTO, BRANCHE, RAMI
Le parti aeree degli alberi sono:
- Fusto: è organo di sostegno, conduzione e riserva. E’ collegato alla radice tramite il colletto, zona situata a “filo di terra”.
- Branche: costituiscono lo scheletro della chioma; sono permanenti e inserite sul fusto. Le branche primarie sono inserite direttamente sul fusto, e possono portare branche secondarie.
- Rami: dal germoglio, di consistenza erbacea e di età inferiore ad un anno si sviluppa il ramo, provvisto di gemme. Il ramo propriamente detto ha consistenza legnosa ed almeno un anno di età, i rami di due o più anni si dicono branche. Dalle gemme si sviluppano germogli, foglie, fiori; i rami sono pertanto sede della eventuale fruttificazione.
- Anche i polloni ed i succhioni sono rami; essi risultano indesiderati in frutticoltura e per questo costantemente eliminati. I succhioni sono rami vigorosi di rapido sviluppo, situati sul dorso della chioma; i polloni nascono, invece, dalle radici o dal pedale. Vengono utilizzati per il rinnovamento della chioma nelle piante governate a ceduo o, in campo ornamentale, per la riformazione della parte aerea di giovani piante malformate o danneggiate.
LE GEMME
Sono situate sui rami, all’ascella delle foglie, distribuite secondo l’indice fillotassico della specie. Si presentano protette da perule, nelle specie caducifoglie, mentre sono nude nelle sempreverdi.
In base alla loro funzione si distinguono in:
- Gemme a legno: hanno funzione vegetativa; danno origine a foglie e germogli che poi si evolvono in rami a legno;
- Gemme a fiore: danno origine ad uno o più fiori;
- Gemme miste: sviluppandosi originano oltre a fiori o infiorescenze anche foglie e germogli;
- Gemme di controcchio o sottogemma: hanno funzioni suppletive; accompagnano le gemma principale e si sviluppano solo in seguito ad eventi quali gelate tardive e grandinate che provocano la morte della gemma principale.
Le drupacee portano solamente gemme specializzate, a legno e a fiore; le gemme a fiore possono essere accompagnate (da gemme a legno).
In base al periodo di schiusura le gemme si possono distinguere in:
- Gemme dormienti o normali o ibernanti: sono le più frequenti e si differenziano nell’arco di una anno circa. Si formano, a seconda della specie, tra la tarda primavera e l’estate, trascorrono l’inverno in stato di riposo e schiudono nella primavera successiva.
- Gemme pronte: sono inserite all’ascella delle foglie sui germogli generati da gemme normali. Non svernano e danno origine a germogli esili e lunghi detti “rami anticipati” (o “femminelle” nella vite).
- Gemme latenti: sono gemme particolari che si formano sul fusto o sui rami e che vengono inglobate dal legno in accrescimento; hanno un periodo di stasi superiore a due anni e il loro risveglio è stimolato da forti stress quali, ad es. drastiche potature (capitozzature), forti grandinate o traumi.
- Gemme avventizie: si formano ex novo dal cambio nel tessuto cicatriziale delle ferite, non rispettando l’indice fillotassico. Ammassi di tali gemme si dicono “sferoblasti”.
LA DIFFERENZIAZIONE DELLE GEMME
Nei germogli all’ascella delle foglie, in primavera, il cambio genera una o più gemme ascellari (es.: una nelle pomacee, più nelle drupacee). Sono gemme indifferenziate (neutre), che tali rimangono finché il germoglio è giovane. Nell’autunno tali gemme si sono “differenziate”, diventate cioè a legno, a fiore o miste. La “differenziazione” avviene per le caducifoglie tra metà maggio e metà agosto, in modo scalare fra le gemme dello stesso germoglio. Durante le fasi di differenziazione le gemme presentano varie caratteristiche e stadi in cui si originano gli abbozzi delle varie parti. Eventi sfavorevoli, che si verifichino nei primi stadi di formazione (periodo reversibile o di “predifferenziazione”), possono influire determinando la differenziazione a legno anziché a fiore.
LO SVILUPPO DEI GERMOGLI E DOMINANZA APICALE
Quando le gemme a legno si schiudono il germoglio abbozzato si distende, allungandosi; si formano nuove foglioline e nuove gemme ascellari. Pomacee e drupacee necessitano di temperature medie giornaliere di almeno +4 °C; la vite almeno di + 10 °C.
In primavera l’allungamento del germoglio avviene inizialmente con maggiore intensità, successivamente decrescente fino a bloccarsi con la formazione definitiva della gemma terminale, verso luglio-agosto.
L’accrescimento apicale è determinato da un processo ormonale che prende avvio dalle radici.
Tale processo si può così schematizzare:
- Le citochinine, elaborate dalle radici ed inviate ad apici vegetativi e giovani foglie attivano la sintesi delle auxine che, a loro volta, mobilitano le sostanze plastiche utilizzate per l’accrescimento; nelle giovani foglioline provocano la sintesi delle gibberelline che, insieme alle auxine, determinano la divisione e la distensione cellulare.
- Le foglie adulte, invece, elaborano l’acido abscissico che determina l’arresto dell’accrescimento vegetativo ed induce la dormienza nelle gemme.
IL GRADIENTE DI VEGETAZIONE
Le gemme a legno, dislocate lungo il ramo a diverse altezze secondo l’indice fillotassico, sono fra loro collegate da rapporti particolari. Indipendentemente dalla specie e dalla posizione sul ramo, il germogliamento inizia sempre dalle gemme apicali seguite dalle gemme mediane e quindi dalle basali. Tale controllo sulla schiusura delle gemme è dovuta a diversi fattori:
- La gemma apicale attrae maggiormente le sostanze nutritive.
- Il surplus di auxine elaborate dalla gemma terminale migra, attraverso il floema, verso le gemme sottostanti e ne inibisce l’immediato sviluppo.
Successivamente il graduale vigore dei germogli lungo l’asse del ramo dipende dall’habitus vegetativo tipico delle specie, che determinerà il cosiddetto “gradiente di vegetazione” che può essere acrotono, mesotono o basitono.
Il gradiente di vegetazione può essere modificato con l’uso di ormoni antiauxinici o con pratiche di potatura (cimatura), curvatura, ecc.. che consentono di ottenere più facilmente determinate forme di allevamento.
LA DOMINANZA APICALE
Le gemme situate lungo l’asse del germoglio in accrescimento, all’ascella delle nuove foglie, non sono normalmente in grado di schiudere nello stesso anno di formazione, in quanto devono dapprima superare la quiescenza invernale. Ad eccezione delle gemme pronte, le gemme dormienti sono inibite durante l’accrescimento del germoglio che le porta. L’inibizione è dovuta ad un meccanismo detto “dominanza apicale“, esercitato su di esse dalla gemma terminale.
Il meristema apicale in accrescimento elabora infatti, un surplus di auxine che migra verso la base attraverso i vasi cribrosi ed impedisce il germogliamento delle gemme sottostanti, appena formate. Qualsiasi causa che provochi l’inattivazione dell’apice (cimatura naturale, chimica o meccanica, traumi da grandine, attacchi parassitari, ecc..) favorisce l’immediato sviluppo dei germogli anticipati.
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