LA RIPRODUZIONE E LA TRASMISSIONE DEI BATTERI
I batteri sono dei microrganismi unicellulari (una sola cellula), quindi più grandi dei virus, in grado di riprodursi (replicarsi) in vari tessuti del corpo umano.
In alcuni organi, come la bocca e l’intestino, determinati tipi di batteri sono naturalmente presenti, non causano danni e sono chiamati commensali.
Altri tipi di batteri, definiti patogeni, invece, possono essere aggressivi e danneggiare gli organi e i tessuti dell’organismo.
Questi batteri sono resistenti al di fuori del corpo umano e possono essere trasmessi per via aerea, alimentare o nel corso dei rapporti sessuali.
Possono causare infiammazione a livello locale o, più raramente, diffondersi e riprodursi nell’organismo.
Le infezioni batteriche possono essere curate con gli antibiotici ma, per la diversa sensibilità che i diversi tipi di batteri possono avere nei confronti di questi farmaci, la terapia deve essere prescritta dal medico sulla base della natura dell’infezione.
LA RIPRODUZIONE DEI BATTERI
I batteri, in genere si riproducono per via asessuata (ossia il processo che consente la formazione di nuovi organismi da un singolo organismo, unicellulare o pluricellulare) conosciuta anche come scissione binaria che permette alla cellula madre di scindersi in due unità originando due cellule figlie identiche all’originale.
In questo processo si possono formare degli aggregati batterici da cui si originano delle colonie fatte da cellule diverse sia per numero che per posizione. La riproduzione batterica si compie in 2 fasi distinte:
- Incremento delle dimensioni del batterio che sintetizza e sviluppa varie strutture cellulari.
- Divisione della cellula madre per dare due cellule figlie.
Poi c’è anche la crescita della popolazione batterica che avviene in 4 fasi:
- Latenza, ossia i batteri sintetizzano le sostanze necessarie per preparasi alla divisione, ma non aumentano di numero e la sua durata varia da una specie ad un’altra e dipende anche dalle condizioni ambientali.
- Crescita esponenziale, cioè ogni 10-60 minuti il numero dei batteri raddoppia.
- Fase stazionaria, ovvero scarseggiano le sostanze nutritive e il numero di nuove cellule equivale al numero di batteri morti.
- Morte, cioè il drastico calo di nutrienti porta alla morte di un numero di batteri maggiore di quello delle cellule che sono ancora in grado di riprodursi.
LA DIFFUSIONE DEI BATTERI
La diffusione dei batteri patogeni può avvenire con diverse modalità, a seconda della sorgente da cui proviene l’infezione e della via di trasmissione. Le sorgenti possono essere “biologiche”, quando sono rappresentate da altri individui, animali o insetti, oppure “ambientali”, quando il batterio è presente in acqua, cibo, strumenti chirurgici contaminati ecc..
I microrganismi possono penetrare nell’organismo per vie e modalità differenti. Se non sono immediatamente neutralizzati dalle difese dell’organismo (sistema immunitario), possono sopravvivere senza provocare danni in uno stato cosiddetto di latenza (infezione subclinica) oppure, dopo un periodo di incubazione in cui si insediano e si moltiplicano, possono causare una infezione che si sviluppa rapidamente (acuta) e, se non guarisce completamente, può diventare duratura nel tempo (cronica).
L’infezione può rimanere localizzata al punto di ingresso del microrganismo o diffondersi ad un altro organo; può passare nel sangue in maniera temporanea (batteriemia) o provocare una grave compromissione dello stato di salute generale (setticemia o sepsi); in alcuni casi, può anche attraversare la barriera ematoencefalica (meningite).
LA CRESCITA ESPONENZIALE
La maggior parte dei batteri si riproduce mediante il meccanismo della scissione cellulare (mitosi).
Una volta raggiunta una dimensione opportuna, ogni batterio si divide in due cellule identiche, di massa pari a circa la metà di quella originaria. A loro volta, le due cellule figlie si accrescono fino a dividersi ulteriormente. Un batterio si può riprodurre ogni venti minuti circa, proliferando in colonie abbastanza grandi da essere visibili a occhio nudo.
LA TRASMISSIONE DEI BATTERI
La trasmissione dei batteri può avvenire da una sorgente:
- Biologica (individui, animali, insetti).
- Via aerea.
- Contatto sessuale.
- Morso di un animale.
- Puntura di un insetto.
- Contatto/trasferimento di liquidi biologici contaminati (sangue, plasma, urina ecc..).
- Ambientale (acqua, cibo, strumenti chirurgici).
- Contatto di ferite cutanee con la fonte di infezione (come nel caso del tetano).
- Ingestione di alimenti o acqua infettati (come nel caso delle gastroenteriti da E. coli o salmonelle).
- Interventi chirurgici.
I MECCANISMI DI DIFESA DELL’ORGANISMO
I meccanismi di difesa dell’organismo sono molteplici. Le prime barriere alla penetrazione dei germi sono quelle anatomiche, come la cute e le mucose che, con il sebo e il muco, svolgono un’importante attività antimicrobica. Quando i microrganismi sono già penetrati nei tessuti, l’organismo attiva:
- Le barriere fisiologiche (ad esempio, l’innalzamento della temperatura corporea, oppure del pH nello stomaco).
- La fagocitosi, meccanismo mediante cui cellule particolari (fagociti) inglobano al proprio interno gli agenti infettivi e li neutralizzano.
- La reazione infiammatoria.
Queste funzioni fanno parte dell’immunità cosiddetta innata, o aspecifica, perché viene messa in atto indipendentemente dalla natura dell’agente infettivo. Se il microrganismo sopravvive a questo tipo di reazione dell’organismo, segue una risposta di secondo livello, o specifica, basata sulla produzione di anticorpi. Questo tipo di risposta ha bisogno di tempo per svilupparsi.
LA REAZIONE DELL’ORGANISMO AI BATTERI
Quando i batteri riescono a penetrare nell’organismo, vengono riconosciuti come estranei e pericolosi ed evocano immediatamente una risposta immunitaria aspecifica (uguale per qualsiasi tipo di patogeno), con produzione di sostanze che provocano la lisi dei batteri e il richiamo di cellule immunitarie chiamate “macrofagi” che inglobano e uccidono i patogeni.
Se, nonostante questo attacco iniziale, i batteri riescono a moltiplicarsi all’interno dei tessuti o del sangue, il sistema immunitario si attiva ulteriormente, producendo anticorpi specifici contro i diversi tipi di batteri e inviando i linfociti T a distruggerli.
Una volta sconfitta l’infezione, in genere, una piccola quota di cellule che hanno prodotto questi anticorpi viene conservata e va a costituire la “memoria immunologica” alla base dell’immunità nei confronti delle infezioni batteriche già sperimentate (o nei confronti delle quali ci si è vaccinati).
LA TERAPIA ANTIBIOTICA
Purtroppo, la risposta immunitaria naturale può eliminare soltanto le infezioni batteriche più lievi o causate dai microbi meno pericolosi, mentre può fare ben poco contro batteri aggressivi e con elevata capacità di replicazione. Per aiutare l’organismo a eliminare questi agenti patogeni è indispensabile prevedere una terapia con un antibiotico(o, nei casi più gravi, anche con combinazioni di antibiotici diversi).
Una terapia antibiotica condotta correttamente, rispettando dosaggi, tempi e modalità d’assunzione indicati dal medico, permette di eliminare la maggioranza delle comuni infezioni nell’arco di 5-10 giorni. Prima di assumerla, però, si deve avere una diagnosi certa di infezione batterica e, idealmente, anche avere individuato il microrganismo responsabile per poter scegliere e usare l’antibiotico in modo mirato.
Negli anni, le terapie antibiotiche, ma soprattutto i vaccini e i programmi di immunizzazione di massa sono stati in grado di eliminare, nei Paesi industrializzati, molte delle malattie infettive più pericolose, come la lebbra, la peste o la difterite.
Vi consiglio l’acquisto di questi prodotti: CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA – CLICCA QUI – CLICCA QUA
Questo articolo contiene link di affiliazione icona Amazon (Sostienici, Grazie)
La tua donazione significa molto per continuare. Dona/rinnova il tuo sostegno ora. PAYPAL