L’ORIGINE DELLA VITE (VITIS VINIFERA) E I SUOI CARATTERI BOTANICI
L’origine della vite (vitis vinifera) e i suoi caratteri botanici. La vite (vitis vinifera) è nota anche come vite europea, anche se più
L’origine della vite (vitis vinifera) e i suoi caratteri botanici. La vite (vitis vinifera) è nota anche come vite europea, anche se più
L’utilizzo e il consumo delle leguminose. Negli ultimi decenni, l’utilizzo delle leguminose ha subito notevoli cambiamenti sia per quanto
Le caratteristiche botaniche del frumento. Nel linguaggio comune, con i termini “grano” o “frumento” si intendono le specie di grano o frumento che a loro volta possono essere tenero o duro. Il grano si coltiva allo scopo di ricavare granella,
Il frumento duro si caratterizza botanicamente da cariossidi nude, endosperma vitreo e non farinoso, ricco di proteine.
Il frumento duro si è diffuso nella coltivazione antica soppiantando il farro in tutta l’area mediterranea a clima caldo e siccitoso. Tuttora ha la massima diffusione anche se risulta essere molto limitata rispetto al grano tenero.
Gli stadi fenologici che l’olivo deve seguire sono:
La famiglia dei legumi comprende varie specie differenti e piante erbacee, arbustive o arboree.
Quasi tutte le specie della famiglia hanno foglie composte, pennate o palmate.
I materiali per l’impianto di un vigneto. L’impianto di un vigneto a spalliera prevede l’utilizzo di diversi materiali, dai pali, al filo, includendo tutti gli accessori per un vigneto completo. Quando si realizza un vigneto,
L’olivo è una pianta assai longeva che può facilmente raggiungere alcune centinaia d’anni: questa sua caratteristica è da imputarsi soprattutto al fatto che riesca a rigenerare completamente o in buona parte l’apparato epigeo e ipogeo che siano danneggiati.
La famiglia delle Leguminose è nel regno vegetale una delle più ricche per numero di specie, comprende piante erbacee, arbustive e arboree, che possono essere spontanee o coltivate e sono
Le operazioni per l’impianto di un vigneto. Per impiantare un vigneto di superficie pari a un ettaro (10.000 mq) con sesto di 2,50 m per 1,20 m e forma di allevamento del
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